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Cat Stevens, pseudonimo di Steven Demetre Georgiou, dal 1995 conosciuto anche come Yusuf Islam o Yusuf (Londra, 21 luglio 1948), è un cantautore britannico.

Cat Stevens / Yusuf Islam
Cat Stevens nel 1972
Nazionalità Regno Unito
GenereFolk[1]
Musica d'autore[1]
Folk rock[1]
Soft rock[1]
Album-oriented rock[1]
Musica etnica
Periodo di attività musicale1965  in attività (dal 1995 anche come Yusuf Islam)
Album pubblicati34
Studio22
Live3
Raccolte9
Sito ufficiale

Biografia


Figlio di padre greco-cipriota (Stavros Georgiou) e madre svedese (Ingrid Wickman), cresce a Shaftesbury Avenue, nel quartiere di Soho a Londra, sopra il ristorante di proprietà del padre dove veniva spesso suonata musica popolare greca, dalla quale verrà influenzato.[2] Per un breve periodo della sua infanzia si sposta con la madre a Gävle in Svezia, dove impara i primi rudimenti della pittura dallo zio Hugo. Ciò influenzerà la carriera artistica del futuro Cat Stevens, spesso autore delle copertine dei propri album.

All'inizio della sua carriera musicale, Georgiou adotta il nome Cat Stevens dopo che un'amica gli fa notare che i suoi sembrano gli occhi di un gatto.

Siamo in pieno periodo Swinging London, e Stevens incarna in pieno lo stereotipo del cantante pop commerciale dell'epoca, un'immagine dalla quale egli si distanzierà notevolmente negli anni a seguire. Dopo i primi due album Matthew & Son e New Masters, che ottengono un tiepido successo soprattutto grazie a qualche singolo come I Love My Dog, Stevens si ammala gravemente di tubercolosi e passa un certo periodo in un sanatorio di Midhurst, nella campagna del Regno Unito. Qui comincia a riflettere sul proprio futuro, sulla propria carriera (cambia casa discografica), sul proprio stile di vita, decidendo di operare un drastico cambiamento anche a partire dall'immagine: capelli più lunghi, barba e abiti più informali.

Il periodo lontano dalle scene lascia il segno e nel giro di due anni (1970 e 1971) dà alle stampe Mona Bone Jakon, Tea for the Tillerman e Teaser and the Firecat, che lo faranno diventare famoso in tutto il mondo; Lady D'Arbanville che arriva prima in Francia per quattro settimane, seconda nei Paesi Bassi e ottava nel Regno Unito; Wild World, Father and Son, Morning Has Broken, Moonshadow, Peace Train tra le più celebri. Da segnalare la presenza tra i musicisti di artisti come Peter Gabriel (flauto in Katmandu) e Rick Wakeman, all'epoca quasi sconosciuti ai più[senza fonte].

Lo stile musicale che ne esce fuori è quello che contraddistinguerà Cat Stevens per tutta la sua carriera: chitarre acustiche in primo piano, sonorità delicate, richiami alla tradizione greca, testi a metà strada tra la canzone d'amore ed il misticismo, il tutto condito dalla calda vocalità dello stesso Stevens. In questo periodo partecipa alla colonna sonora del film Harold e Maude, con brani già editi e i due inediti Don't Be Shy e If You Want to Sing Out, Sing Out. Gli album successivi Catch Bull at Four, Foreigner, Buddha and the Chocolate Box e Numbers abbandonano in parte lo stile acustico per soluzioni sperimentali più elettriche.

Yusuf Islam/Cat Stevens (2009)
Yusuf Islam/Cat Stevens (2009)

Decisivo è in tal senso l'ingresso, nel gruppo di musicisti che accompagna Stevens, del tastierista Jean Roussell. Tra i brani di maggior successo di tali album vi sono Sitting, The Hurt e Oh Very Young. Nel frattempo Stevens intraprende una serie di tour intorno al mondo e arriverà a vendere oltre quaranta milioni di dischi. Il suo unico concerto in Italia si tiene a Roma nel 1974. Si trasferisce successivamente in Brasile per motivi di tasse, e comincia ad avvicinarsi a tematiche prettamente religiose. Nel 1976 suo fratello, di ritorno da un viaggio a Gerusalemme, gli regala una copia del Corano, il quale segnerà la vita del cantautore.

Nel 1977, dopo aver rischiato di morire annegato a Malibù, secondo un aneddoto da lui stesso citato più volte, Stevens si converte all'Islam adottando il nome Yusuf Islam. Incide ancora Izitso e Back to Earth dopodiché si ritira completamente dalle scene e diventa un membro eminente della comunità musulmana di Londra, aprendo anche la Islamia Primary School, una scuola nel nord della capitale britannica. Balza agli onori delle cronache nel 1989, quando apparentemente appoggia la fatwā lanciata contro lo scrittore Salman Rushdie per i suoi I versi satanici. In realtà Islam, il quale si trovava al Kingston Polytechnic di Londra per un incontro con gli studenti, si era limitato a spiegare il perché di quella condanna da parte del mondo musulmano, senza mai invocare direttamente alcuna sanzione, precisando successivamente che non avrebbe appoggiato la richiesta dell'ayatollah Khomeini in quanto lesiva della legislazione britannica. Questa controversia comunque gli avrebbe causato l'ostracismo di gran parte del mondo musicale per lungo tempo.

Nel 2004, Islam è di nuovo nell'occhio del ciclone quando gli viene negato l'ingresso negli Stati Uniti poiché il suo nome è nella lista degli indesiderati dopo gli eventi dell'11 settembre 2001. Il cantautore si trovava su un volo Londra-Washington, quando all'improvviso l'aeroplano viene dirottato in un altro aeroporto e Islam viene trattenuto e fatto tornare indietro. Il caso fa mobilitare anche l'allora Ministro degli Esteri del Regno Unito Jack Straw in difesa del cantante. Yusuf Islam vive tuttora a Londra con sua moglie e i suoi cinque figli. Ha fondato associazioni benefiche come Muslim Aid e Small Kindness per assistere le vittime della carestia in Africa. Inoltre, il cantante ha donato parte delle royalties del suo box set statunitense del 2001 al fondo per le vittime degli attentati dell'11 settembre 2001.

Tornato a calcare le scene, collaborando di nuovo con Peter Gabriel in occasione di un concerto in onore di Nelson Mandela a Johannesburg nel 2013, duettando con Ronan Keating il brano Father and Son, nel 2006 ha pubblicato l'album An Other Cup. Nel 2007 pubblica un DVD live, Yusuf's Cafè Session, registrato durante un concerto tenuto al Porchester Hall di Londra, mentre nel 2009 esce il suo album Roadsinger, per il quale nel 2011 si è esibito in un tour europeo. Nel 2012 ha scritto, sceneggiato e prodotto un suo musical, denominato Moonshadow, in world première a Melbourne, con 58 appuntamenti in Australia: il tour europeo è ancora da definire. Nel 2014 partecipa come ospite alla serata iniziale del Festival di Sanremo dove propone Peace Train, Maybe There's a World (con citazione di All You Need Is Love dei Beatles) e Father and Son e annuncia il suo prossimo album, in fase di ultimazione. Nel 2014 esce il suo album Tell 'Em I'm Gone, metà cover e metà scritte da lui, accompagnato dal nuovo tour Peace train… late again tour con un'unica data italiana al Mediolanum Forum.

Il 15 settembre 2017 pubblica il nuovo album The Laughing Apple, edito dalla Decca, con dieci tracce nuove ed il riarrangiamento di una vecchia canzone, Blackness of the Night[3].

A distanza di tre anni dall'ultima pubblicazione ufficiale, il 18 settembre 2020 Cat Stevens è tornato con un disco celebrativo del 50º anniversario di Tea for the Tillerman[4].


Discografia



Come Cat Stevens



Album in studio


Album dal vivo


Colonne sonore


Raccolte


Come Yusuf Islam



Album in studio


Album dal vivo


Premi e riconoscimenti



Note


  1. (EN) Cat Stevens, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 23 febbraio 2018.
  2. Dieci canzoni di Cat Stevens, su ilpost.it, 18 febbraio 2014. URL consultato il 23 maggio 2015.
  3. http://www.rockol.it/news-677127/cat-stevens-esce-a-settembre-il-nuovo-album-the-laughing-apple
  4. http://spettacoliculturaeventi.it/2020/09/cat-stevens-tea-for-the-tillerman-nuova-edizione/

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Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 84231098 · ISNI (EN) 0000 0001 2030 4544 · SBN SBLV179897 · Europeana agent/base/60804 · LCCN (EN) n88014408 · GND (DE) 103789243 · BNE (ES) XX877206 (data) · BNF (FR) cb170296382 (data) · J9U (EN, HE) 987007312554005171 · NSK (HR) 000062321 · WorldCat Identities (EN) lccn-n88014408
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[en] Cat Stevens

Yusuf Islam (born Steven Demetre Georgiou; 21 July 1948),[1] commonly known by his stage names Cat Stevens, Yusuf, and Yusuf / Cat Stevens, is a British singer-songwriter and multi-instrumentalist.[2] His musical style consists of folk, pop, rock, and, later in his career, Islamic music. He returned to making secular music in 2006.[3][4][5] He was inducted into the Rock and Roll Hall of Fame in 2014.[6]

[es] Cat Stevens

Yusuf Islam, por su nombre tras su conversión al islam, más conocido por su nombre artístico Cat Stevens (nacido como Steven Demetre Georgiou; Londres, 21 de julio de 1948), es un cantautor, compositor y multinstrumentista británico.[1]

[fr] Cat Stevens

Steven Demetre Georgiou, dit Cat Stevens, est un chanteur, musicien (guitariste et claviériste) et auteur-compositeur-interprète britannique né le 21 juillet 1948 à Londres. Après avoir rencontré un grand succès dans les années 1970, il se convertit à la religion musulmane en décembre 1977[1] et prend le nom de Yusuf Islam. Il abandonne la musique pour se consacrer à diverses causes philanthropiques. Toutefois, il revient à la musique dans les années 1990 et entame, en 2010, une tournée internationale sous le nom de Yusuf/Cat Stevens.
- [it] Cat Stevens

[ru] Кэт Стивенс

Кэт Стивенс (англ. Cat Stevens, имя при рождении Стивен Деметр Георгиу, англ. Steven Demetre Georgiou, в 1978 году изменено на Юсуф Ислам; род. 21 июля 1948, Лондон) — британский певец, автор песен и мультиинструменталист, в 1970-х годах продавший 60 миллионов копий альбомов[4], два из которых (Tea for the Tillerman[en] и Teaser and the Firecat[en]) стали трижды платиновыми в США. В 1979 году Кэт Стивенс покинул поп-сцену, принял ислам и, взяв новое имя, Юсуф Ислам, посвятил себя просветительской и благотворительной деятельности в мусульманском сообществе. В 2006 году музыкант вернулся на сцену и выпустил свой первый (после 26-летнего перерыва) альбом An Other Cup[5].



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