Figlio d'arte, il padre suona la tromba e il bandoneón in alcune orchestre; dopo alcune esperienze in complessi milanesi, nel 1961 entra nei Califfi, il complesso che accompagna Clem Sacco, con i chitarristi Gino Santercole e Gigi Rizzi.
Alla fine dell'anno successivo entra come batterista ne Gli Amici, il gruppo di accompagnamento di Guidone, che diventano poi The Ghenga's Friends e infine nel 1965 i Giganti.
Cantagiro 1967 - Enrico Maria Papes e Sergio Di Martino durante una delle esibizioni dei Giganti
Proprio nel periodo dei The Ghenga's Friends Papes scopre le possibilità della sua voce, che ha una tonalità molto bassa, e comincia a cantare nei dischi incisi per l'etichetta La Ghenga; inoltre adotta ufficialmente come nome d'arte il suo secondo nome, Enrico Maria, per evitare confusioni con il bassista Sergio Di Martino.
Dopo il primo scioglimento del gruppo, alla fine del 1968, incide due 45 giri per la Telerecord di cui uno, La filibusta, è la sigla dell'omonimo programma televisivo per bambini.
Torna poi nel 1970 nuovamente nei Giganti, fino allo scioglimento del 1972.
Nel 1973 canta nella canzone Sugli sugli, bane bane, eseguita da Le Figlie del Vento al Festival di Sanremo 1973.
Nel 1977 Papes riforma i Giganti con Marsella e con due nuovi componenti, William Fumanelli e Kambiz Kamboli, ma dopo due anni di attività dal vivo anche questa formazione si scioglie.
Per qualche anno Papes diventa tecnico del suono, seguendo in tournée i Napoli Centrale, Edoardo Bennato e Al Bano e Romina: quindi si ritira dall'attività musicale e apre un ristorante.
Nel 1992 però Sergio Di Martino lo ricontatta per riformare il gruppo ma nel 1993 torna alle proprie attività.
Nel 1998 insieme a Checco Marsella torna sulle scene e nel 2006 forma il quartetto vocale e strumentale che si esibisce tuttora con il nome "Giganti".
Dal 2010 porta in giro il recital Note Note e meno Note dedicato al grande cantautorato e dal 2012 lo spettacolo ...se fossi Fabrizio, dedicato a Fabrizio De André.[1]
Discografia da solista
45 giri
1968: La coscienza/Capita spesso (Telerecord, TLC NP 506)
1969: La filibusta/John Brown e Alice (Telerecord, TLC NP 506)
1996 - I Giganti concerto live (DV More Record, CDDV 5953; registrazione dal vivo del 1968)
1997 - I Giganti (Musicando, MUS 024; ristampa del 33 giri del 1966 con l'aggiunta di una bonus track, Non farlo)
1999 - Il meglio (DV More Record, CDDV 6342; nuove registrazioni)
2000 - Mille idee dei Giganti (On Sale Music, 52-OSM-048; ristampa del 33 giri del 1969 con l'aggiunta di sette bonus tracks, Ce vo' tiempo, Na guagliona yè yè, La tomba dell'amore, Tabù, Summertime, Sixteen Tons e Sono nel sogno verde di un vegetale)
2001 - Proposta (Azzurra Music, TBP 1546; nuove registrazioni con inediti)
Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Dizionario della canzone italiana, ed. Curcio, 1990; alla voce Giganti, i di Nicola Sisto, pagg. 777-778 ed alla voce Guidone, di Antonio Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, pagg. 823-824
Claudio Pescetelli, Una generazione piena di complessi, editrice Zona, Arezzo, 2006 (alla voce Giganti, pagg. 63-65)
Marino Alessio - BEATi Voi! - Interviste e riflessioni con i complessi degli anni 60, edito per la serie "I libri della BEAT BOUTIQUE 67" - vol.1., novembre 2007. (Intervista ad Enrico Maria Papes, include discografia ed inediti e rarità)
Brunetto Salvarani e Odoardo Semellini, Terra in bocca. Quando i Giganti sfidarono la mafia, edizioni Il Margine, 2009
Collegamenti esterni
Enrico Maria Papes, su Discografia nazionale della canzone italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
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