Kim Min-ki[1] (김민기?, 金民基?, Gim Min-giLR, Kim MinkiMR; Iksan, 31 marzo 1951) è un cantautore, compositore, drammaturgo e regista teatrale sudcoreano. È noto soprattutto per la canzone del 1970 Morning Dew, considerata un inno simbolico del movimento pro-democrazia degli anni 1970 e 1980.[2]
Kim Min-ki | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Folk |
Periodo di attività musicale | 1970 – 2002 |
Album pubblicati | 8 |
Studio | 7 |
Raccolte | 1 |
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Kim nasce il 31 marzo 1951, ultimo di dieci figli, a Iri (la moderna Iksan); sua madre, originaria di Wonsan, era una levatrice, mentre non ha mai conosciuto il padre, ucciso dall'Armata dell'esercito coreano prima della sua nascita. La famiglia si trasferisce a Seul nel 1963, dove Kim frequenta la Jaedong National School e la Gyeonggi High School: nel 1966 la sua terza sorella gli regala una chitarra, e impara a suonarla da autodidatta, componendo alcune canzoni. Nel 1969 si iscrive alla facoltà di belle arti dell'Università nazionale di Seul, formando il duo Dobidu con un compagno di classe.[3] Nello stesso periodo, oltre a continuare a comporre, stringe legami con il poeta Kim Ji-ha e la cantante Yang Hee-eun.[2] Per quest'ultima scrive la canzone di debutto Morning Dew, pubblicata nel 1970, con cui si fa conoscere per la prima volta al pubblico, aprendo un nuovo capitolo nella storia della musica coreana e aiutando a imporre il folk tra i generi pop grazie a numerosi pezzi che rappresentano la cultura giovanile del decennio.[4] Pubblica il suo primo album nel 1971.[5]
Nel 1972, dopo essere stato arrestato dalla polizia per aver insegnato le sue canzoni agli studenti universitari, viene punito con la censura e il ritiro dei suoi album dai negozi.[2] Poiché molti dei suoi pezzi vengono usati dai populisti, viene messo sotto controllo costante dal governo, non riuscendo a pubblicare nessuna nuova canzone fino al 1987.[4] Dopo essersi arruolato nel KATUSA (il Korean Augmentation To the United States Army) nel 1974, venendo assegnato al servizio di trasmissione American Forces Korean Network, nel 1975 viene convocato dalle forze di sicurezza per comporre una canzone, ma, non riuscendo a produrre un pezzo soddisfacente, viene inviato al fronte;[5] resta nell'esercito fino a maggio del 1977, dopodiché trova un impiego da sarto a Bupyeong, Incheon, mentre continua a studiare, ottenendo la laurea e una licenza da insegnante.[3] Contemporaneamente compone Evergreen Tree per Yang Hee-eun, inserita nell'album della cantante con lo pseudonimo "Kim Ah-young" per superare i controlli della censura.[5] Il 26 ottobre 1979 si trasferisce a Gimje, vivendo come agricoltore.[3]
Nel 1983 torna nella capitale come drammaturgo, scrivendo e producendo un gran numero di spettacoli e musical, tra cui Line 1, adattamento dell'omonima opera tedesca di Volker Ludwig e Wolfgang Kolneder, che diventa una delle sue opere più famose: dal debutto nel 1994 viene messa in scena oltre mille volte, e rappresentata anche in Cina, Giappone e Germania.[2] Contemporaneamente, è una delle figure di spicco nello sviluppo di un nuovo movimento musicale di canzoni di protesta che contestano l'influenza americana sulla Corea del Sud esprimendo lo scontento politico di quel periodo.[6]
Dal 2002 si dedica completamente alla produzione teatrale.[7] Nel 2007 riceve la Medaglia Goethe,[8] mentre nel 2018 gli viene riconosciuto l'ordine al merito culturale di seconda classe dalla presidenza della Corea del Sud.[9]
Nel 1985 sposa Lee Mi-young, conosciuta lavorando a un musical per bambini. La coppia ha avuto due figli maschi.[5]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 260171132 · Europeana agent/base/14882 · LCCN (EN) n89126364 · GND (DE) 1089533322 · WorldCat Identities (EN) lccn-n89126364 |
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