Nata nella Trieste ancora sotto l'Impero austro-ungarico, si trasferì a Firenze e dovette studiare a lungo dizione per poter portare alla norma del toscano il suo scorretto vocalismo, derivato dal dialetto triestino; mutò il suo cognome anagrafico (tedesco e di difficile pronuncia: Tscheliesnig) in Merlini, debuttando sul palcoscenico teatrale a diciassette anni con Annibale Ninchi.
Nel 1930 entrò nella Compagnia Niccodemi e negli anni successivi si affermò come attrice dal repertorio brillante e comico lavorando al fianco di Sergio Tofano e Luigi Cimara con cui costituirà la ditta Merlini-Tofano-Cimara che sarà attiva sino al 1933.
Renato Cialente ed Elsa Merlini, insieme sulla scena e nella vita. Foto del 1931
Nel 1934 costituì con Renato Cialente - che fu anche suo compagno nella vita - una nuova compagnia (la Merlini-Cialente) con la quale poté cimentarsi nel teatro drammatico, grazie ai lavori più impegnati di Pirandello, Rosso di San Secondo e Čechov, oltre a quello moderno con una memorabile edizione di Piccola città di Thornton Wilder.
In questo periodo inizia anche la sua attività di cantante, incidendo molti 78 giri e duettando anche con Vittorio De Sica (ad esempio in Non ti conosco più, canzone tratta dal film omonimo).
Al termine del secondo conflitto, superato il trauma della tragica morte di Cialente, torna attivamente al teatro recitando a fianco di Cesco Baseggio, Renzo Ricci ed Eva Magni, Alberto Lupo (in un'indimenticabile edizione de Il mago della pioggia del 1957), Paolo Carlini, Sandro Ruffini, Armando Migliari e Ivo Garrani.
Il cinema
Lavorò anche al cinema, protagonista di molti film del cosiddetto filone del cinema dei telefoni bianchi e che la vide recitare in titoli come La segretaria privata (1931) di Goffredo Alessandrini e La dama bianca (1938) di Mario Mattoli.
Attrice versatile e prolifica, lavorò nel teatro di rivista con De Sica, passando poi al repertorio goldoniano fino a tornare, soprattutto negli anni cinquanta alla sua verve comica che l'aveva accompagnata negli anni del debutto.
Frequenti le partecipazioni alla prosa radiofonica EIAR e Rai.
Sul finire degli anni cinquanta approdò in televisione, in sceneggiati come Orgoglio e pregiudizio (1957), Le anime morte (1963), Il mulino del Po (1963) e I promessi sposi (1967), mentre nel 1968 lavorò in radio nella rubrica La maga Merlini.
Tra le sue ultime interpretazioni va ricordata Mela di Dacia Maraini, tre anni prima della morte avvenuta a Roma a 79 anni.
Teatrografia parziale
Triangoli di Dino Falconi e Oreste Biancoli, regia Dario Niccodemi, prima al Teatro Manzoni di Milano il 18 gennaio 1930.
La veggente, di André Roussin, regia di Carlo Di Stefano, Milano, Teatro del Convegno, 28 dicembre 1965.
Discografia parziale
Singoli
1934: Manuela/Il cuore sogna (Columbia, CQ 1219; con Nino Besozzi)
1934: Cercasi modella/Una notte con te (Columbia, CQ 1220; con Nino Besozzi)
1934: Paprika/Walzer della felicità (Columbia, CQ 1342)
1934: Mi sento un non so che/Czardas (Columbia, CQ 1347)
Filmografia
Elsa Merlini durante le riprese del film La segretaria privata negli studi sonori della Cines (1931)
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии