Figlio dell'attore Valentin Sardou e della cantante Félix Mayol, dopo aver svolto diversi mestieri e dopo la morte della madre decide di intraprendere la carriera artistica seguendo le orme dei suoi genitori.
Trascorsa l'infanzia e la giovinezza in Marocco, dove si era trasferita la sua famiglia in cerca di fortuna, Fernard Sardou ritorna a Parigi dove, nel 1945, sposa l'attrice Jackie Rollins che dopo il matrimonio adotterà il cognome del marito facendosi chiamare Jackie Sardou.
Nel 1946 Sardou esordisce come cantante[4] al teatro Alhambra di Parigi e l'anno successivo nasce il suo primo figlio, Michel Sardou; dal quel momento la popolarità di Sardou in qualità di cantante incomincia a diffondersi in buona parte della Francia, soprattutto nella parte meridionale.
Nel 1955 Sardou riscuote un certo successo lavorando assieme al collega Tino Rossi, tale successo spinge l'attore a mettere in risalto le sue caratteristiche di intrattenitore aprendo un proprio cabaret il Chez Fernad Sardou nel settembre del 1960 su una rinomata strada di Parigi, la rue Lepic; è il figlio Michel a inaugurare il locale del padre, dove si esibirà in spettacoli comici, canori e recitativi insieme a entrambi i genitori.
Al cinema Fernad Sardou aveva incominciato a recitare già dalla seconda metà degli anni trenta[3], ma la sua carriera di attore è proseguita con una certa continuità solo in contemporaneità di quella canora avvenuta nel 1946; è apparso anche in una co-produzione italo-francese, nel film I tartassati in cui interpreta il ruolo di Ernesto Topponi, recitando assieme a Totò, Aldo Fabrizi e Louis de Funès, per quel film Fernad Sardou venne doppiato in italiano da Paolo Ferrara.
Fernard Sardou era anche il nonno dello scrittore Romain Sardou e dell'attore e comico Davy Sardou, entrambi figli di Michel Sardou; le sue spoglie furono tumulate al cimitero di Neuilly-sur-Seine, dove nel 1998 gli furono collocate anche quelle della moglie Jackie. Nel 2006 le salme di Fernard Sardou e quella di sua moglie Jackie sono state trasferite al cimitero di Cannes, il Grand Jas[5].
Filmografia
Cinema
Le moulin dans le soleil, regia di Marc Didier (1938)
Grand-père, regia di Robert Péguy (1939)
Bifur 3, regia di Maurice Cam (1945)
Les cadets de l'océan, regia di Jean Dréville (1945)
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