Giovanni "Gianni" Pettenati (Piacenza, 29 ottobre 1945) è un cantante e critico musicale italiano.
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Gianni Pettenati | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Pop Beat |
Periodo di attività musicale | 1965 – in attività |
Etichetta | Fonit Cetra |
Album pubblicati | 4 |
Studio | 4 |
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A sei anni ha vinto un concorso canoro e a otto anni ha iniziato gli studi musicali; da ragazzo ha fatto parte della filodrammatica comunale di Piacenza recitando Pirandello. Esordisce nella musica nel 1965, vincendo il Festival di Bellaria in aprile; si unisce poi agli Juniors e nel 1966, accompagnato dal medesimo gruppo, incide il suo primo 45 giri, una cover di Like a Rolling Stone di Bob Dylan intitolata Come una pietra che rotola. Il 45 giri successivo, nuovamente con gli Juniors, è Il superuomo (cover di Sunshine Superman di Donovan), con sul lato B Puoi farmi piangere (cover di I Put a Spell on You di Screamin' Jay Hawkins, incisa con l'arrangiamento della versione di Alan Price), con il testo italiano di Mogol.
Nel 1966 incide Bandiera gialla (Alberto Testa - Nisa - Steve Duboff - Artie Kernfeld), versione italiana di The Pied Piper del gruppo pop inglese Crispian St. Peters. Nello stesso anno anche Patty Pravo incise il brano in lingua originale, come lato b del singolo Ragazzo Triste per la promozione della famosissima discoteca Piper club di Roma.
L'anno successivo partecipa al Festival di Sanremo con La rivoluzione, a Un disco per l'estate con Io credo in te, al Cantagiro con Un cavallo nella testa (scritta da Paolo Conte) e a Scala reale in squadra con il vincitore di quell'anno, Claudio Villa, e con Iva Zanicchi, battendo Gianni Morandi, Sandie Shaw e Dino. Nel 1968 insieme con Antoine entra in finale al Festival di Sanremo con La tramontana. Seguono altri brani come Caldo caldo, Cin cin e I tuoi capricci.
Critico musicale, è anche autore di romanzi, testi teatrali e libri sulla storia della musica leggera italiana tra cui: Quelli eran giorni - 30 anni di canzoni italiane, scritto insieme con Red Ronnie (Edizioni Ricordi), Gli anni '60 in America (Edizioni Virgilio), Mina come sono (Edizioni Virgilio), Io Renato Zero (Edizioni Virgilio) e Alice se ne va (Edizioni Asefi).
Nel 2009 porta in scena il recital Breve storia della canzone italiana raccontata a memoria assieme a Delia Rimoldi, Raffaele Koheler, Maurizio Dosi e Luca Maciachini.[1]
Con il decreto del presidente della Repubblica del 1 marzo 2018 gli è stato concesso un assegno vitalizio di 24 000 euro annui in applicazione della legge Bacchelli[2] per aver illustrato la Patria.
Risiede con la famiglia ad Albenga.
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