Kendrick Jeru Davis (New York, 14 febbraio 1972) è un rapper statunitense.
Jeru the Damaja | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Hip hop East Coast hip hop Hardcore hip hop Conscious hip hop |
Periodo di attività musicale | 1992 – in attività |
Album pubblicati | 5 |
Studio | 5 |
Sito ufficiale | |
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L'etimologia dello pseudonimo deriva da:
Questo artista vede il suo periodo migliore negli anni novanta, in particolare tra il 1993 e il 1996 collaborando con artisti dello spessore di DJ Premier e Guru dei Gang Starr.
Jeru nasce e cresce a East New York quartiere della contea di Brooklyn (zona citata frequentemente dal rapper nelle sue liriche), i suoi primi approcci con l'hip hop li ha tra i parchi locali dei sobborghi di East New York, a 7 anni diventa writer. Il ragazzino inizia a rimare quando ha circa 10 anni, ispirato da sua zia Sweet G (anch'essa una rapper) e partecipa ai block parties dove si fa conoscere come D. Original (D. Original Dirty Rotten Scoundrel), uno degli pseudonimi che lo accompagnerà per tutta la carriera. È in questo ambito che conosce DJ Premier, e quindi entra a far parte della Gang Starr Foundation (contemporaneamente ad un'altra rap band, i Group Home), ossia il collettivo degli MC che hanno iniziato la loro carriera attraverso i Gang Starr.
Nel 1992 il rapper fa il suo debutto in "I'm The Man", traccia di Daily Operation, terzo album dei Gang Starr. Nell'anno successivo, il 1993, esce il suo primo singolo "Come Clean", prodotto da DJ Premier.
La canzone è un successo immediato nell'underground: il singolo ha un'importanza cruciale in un periodo in cui il West Coast hip hop, il Gangsta e il G-funk dominano la scena del panorama della musica rap e l'East Coast, dopo lo scioglimento dei Boogie Down Productions e il declino dei Public Enemy, è in crisi. Il singolo è una piccola ribalta; va totalmente contro la corrente del rap di quel periodo. Iniziando dal testo: dove, infatti, entra in conflitto con il gangsta rap, che attraverso una serie di metafore prende in giro considerandolo un genere montato, in un certo senso esagerato, che ha perso attitudine con la realtà. Il beat è campionato da "Throw Ya Gunz" degli Onyx, particolare e grezzo; la goccia che si può udire nella base rappresenta la tortura della goccia cinese, o meglio per l'autore rappresenta un senso di sofferenza, di oppressione e di ribellione, rappresentato a pieno nel video musicale.
Nel seguente anno Jeru ricompare in "Speak Ya Clout", traccia di Hard to Earn, nuovo album dei Gang Starr e fa la sua apparizione in "Graffiti", uno dei brani di "Blowout Comb", album del gruppo jazz rap Digable Planets.
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: The Sun Rises in the East. |
Kendrick qualche mese dopo realizza il suo primo album "The Sun Rises in the East", affiancato da un giovane Afu-Ra e prodotto interamente da DJ Premier e nel quale viene compresa anche "Come Clean". Il CD è un "instant classic", diventa subito disco d'oro superando le 500 000 copie vendute (parecchie per un disco underground), tutto ciò avviene grazie anche a uno stile innovativo, toni polemici, tipici del Conscious hip hop uniti ai toni e ai suoni aggressivi dell'Hardcore hip hop.
Il titolo "The Sun Rises in the East", in italiano "il sole sorge da est", ha un grande impatto sull'album:
Per di più, la stessa "Da Bichez", lirica dove Jeru fa un'ironica riflessione sul lato più materialista del gentil sesso, è al centro di polimiche.
I Fugees la criticano definendola troppo volgare. In "Zealots" (termine di derivazione ebraica che sta a significare "uomo attaccato alle tradizioni", "tradizionalista"), traccia dell'album "The Score", lo menzionano commentando alcune rime di una delle canzoni di Jeru, precisamente "You Can't Stop the Prophet".
Nel 1995 diventa membro, del gruppo Crooklyn Dodgers '95, progetto rap composto anche da O.C. e Chubb Rock che produce un ottimo singolo, "Return of the Crooklyn Dodgers". Contemporaneamente, The Damaja collabora col supergruppo D&D All-Stars e insieme, realizzano il singolo "1, 2 Pass It", per l'album "The D&D Project". L'anno seguente, prende parte persino come attore in "Gang In Blue", film thriller/drammatico diretto da Melvin Van Peebles e il figlio Mario Van Peebles. Nel 1996 è la volta di "Wrath of the Math", di cui ne viene realizzata anche una versione "Clean", ovvero censurata; Jeru è arrabbiato, ha molto da dire e lo dimostra. È sempre affiancato da Premier nel nuovo lavoro, che si presenta meno duro sonoramente, di impronta spirituale, ma ossessivamente polemico. Beat originali e accuse al rap commerciale caratterizzano questo album, questa volta le vittime di Jeru sono due case discografiche: Death Row Records e Bad Boy Entertainment. Entra difatti al centro dell'attenzione "One Day", dove l'autore deride Foxy Brown, la rapper membro dei The Firm, e immagina metaforicamente che Puff Daddy durante una rapina prenda un ostaggio: l'hip hop. Nell'intro di "Me or the Papes", ma in particolare in "Black Cowboys", vi è una reazione a un diss subito dai Fugees, infatti in quest'ultima fa delle osservazioni circa "Cowboys", traccia anch'essa inclusa nell'album "The Score". Dopo la realizzazione di "Wrath of the Math", Jeru entra in rottura con Guru e DJ Premier, causata anche dalla partecipazione del secondo in un album di The Notorious B.I.G. Life After Death, di conseguenza, l'MC e il duo prendono due strade differenti. "Tha Bullshit" infierisce ancora sul Gangsta rap; il brano parla di un sogno, dove l'MC stesso diventa un gangster, fa in modo ridicolo tutto ciò che in genere i gangsta rapper dicono di fare nei testi delle loro canzoni e alla fine si risveglia. Quella del sogno in verità non è una semplice banalità, ma un'allegoria per dire che ciò che fanno i gangsta rapper è immaginario, come avviene nei sogni.
In conclusione, "The Sun Rises in the East" e "Wrath of the Math" possono essere considerati dei classici, avendo contribuito alla rinascita dell'East Coast hip hop ed avendo rappresentato un periodo.
Negli anni successivi Jeru the Damaja, ostacolato[non chiaro], inizia a perdere peso nel contesto musicale hip hop.
Nel 1999 tocca a "Heroz4Hire" (Jeru's Supahuman Klick), che nonostante il discreto successo non raggiunge il livello dei due precedenti album e segna una lenta discesa. Questo è il primo lavoro in cui non vi sono produzioni di DJ Premier, infatti è per una metà auto-prodotto, per l'altra è prodotto da Miz Marvel (che performa anche in quattro dei dodici pezzi) con etichetta indipendente KnowSavage Records. "99.9 Percent", uno dei singoli che estrapola, è un attacco verbale ai Gang Starr suoi ex-affiliati.
John Bush del datebase musicale Allmusic contento della produzione, afferma che è simile ai precedenti lavori con Premier, ma non altrettanto orecchiabile.[1]
Q Magazine, invece, nella terza uscita del '99 (6/00, p.108), definisce l'album:
(EN)
«"Creative and coherent... the lyrics are intelligent, and the record benefits from contributions by the very talented Mizmarvel."» |
(IT)
«Creativo e coerente... le liriche sono intelligenti, e le produzioni beneficiano del contributo del grande talento di Miz Marvel» |
(Q Magazine) |
Nello stesso anno il cantante collabora con il gruppo hip hop spagnolo Violadores del Verso in "Solo quedar consuelo".
L'artista prende contatto anche con l'hip hop giapponese, infatti nel 2000 assieme a Dj Honda realizza El Presidente e nel 2002 con la collaborazione di Nipps e con la produzione di Dj Hazu esce il singolo Sword Heads. Passa un anno e il rapper incide "Verses of Doom", per la compilation hip hop dello skater professionista Chad Muska intitolata Muskabeatz, oltre Jeru partecipano al progetto MC's come Biz Markie, Ice-T e Flavor Flav. Il brano viene inserito tra le colonne sonore del videogames sportivo di skateboard "Tony Hawk's Pro Skater 4".
Poco tempo dopo, termina "Divine Design", affiancato dal singolo/EP "Rap Wars/Don't Get It Twisted", non incluso all'interno dell'album. Questo è il quarto dei suoi album, ma il primo con label Ashenafi Records e soprattutto il primo a non entrare nemmeno in classifica. Le produzioni questa volta sono affidate a Ed Dantez ed a Sabor.
Nel 2005 si avvicina all'hip hop italiano, partecipando in "Un cuore che batte", traccia dell'album "Guerra fra poveri" (featuring Il Turco) di Mr. Phil. Nel 2006 Pete Rock remixa un suo classico, "You Can't Stop the Prophet", per "Underground Classics", album dove vengono riproposti vecchi successi dell'underground; nel 2007, Jeru pubblica "Still Rising", sempre con etichetta discografica Ashenafi Records. Nel 2012 partecipa all'albu Remix with the Sun del collettivo francese Chinese Man nel pezzo The Mourning Son. Recentemente, uno dei suoi pezzi, "D. Original", è stato inserito tra le colonne sonore del videogioco d'azione/sparatutto Grand Theft Auto IV.
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