Nico Lomuto, conosciuto principalmente con il solo nome di battesimo Nico (Bari, ...), è un cantante italiano che ha avuto un periodo di breve notorietà come interprete di canzoni beat a metà degli anni sessanta. Dopo l'incisione di due 45 giri che registrarono un certo successo, si trasferì negli Stati Uniti. Ha segnato come una meteora il panorama musicale italiano.
Nico Lomuto | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Beat Folk |
Periodo di attività musicale | 1962 – 1967 |
Strumento | chitarra |
Etichetta | Columbia |
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«Voi non parlate che di amori ormai finiti, / e raccontate a tutti dei vostri cuori spezzati, / ma ormai l’abbiam capito, voi non pensate che a far grana.» |
(Nico, Signori cantanti) |
Autore di un non vasto repertorio, è ricordato come interprete di brani di protesta dal contenuto sociale scomodo, tale da fare scalpore - sia pure nell'era della contestazione - perché indirizzato anche verso lo stesso establishment musicale italiano dell'epoca (un tentativo di critica dall'interno che sarebbe stato replicato in tempi successivi da altri artisti, fra cui Antonello Venditti, Francesco De Gregori e Alberto Fortis con l'eclatante caso di Milano e Vincenzo).
Iniziò la carriera come chitarrista del gruppo musicale Giovani Giovani, che accompagnava in tournée e su disco Pino Donaggio, incidendo anche come gruppo; ma divenne cantante solista nel 1966 quando lo stesso Donaggio gli fece firmare un contratto con la Columbia.
«Nico, il chitarrista dei Giovani Giovani, era molto bravo: gli ho fatto fare anche due quarantacinque giri da solista con delle canzoni molto dure, molto arrabbiate, di protesta, ma di protesta dura, non all’acqua di rosa» |
(Pino Donaggio, da Tre minuti di musica (cantati da cane), intervista pubblicata su Musica leggera n° 7, 2009) |
Il primo singolo conteneva sul lato A il brano Signori cantanti, una sorta di libello concepito sul canone della canzone folk beat alla Bob Dylan, il cui testo si scagliava contro gli stagionati protagonisti della musica leggera accusati di non saper stare al passo con i tempi; nel testo vi era un palese riferimento ad un cantante della British invasion, Ricky Shayne, nei versi "Perfino un tizio che non sa cantar per niente / vuol far successo e cosa fa? Si veste da pezzente /e va dicendo in giro che lui viene da Liverpool...", ed un altro riferimento a Ricky Gianco, nei versi "Uno di voi che il movimento l'ha capito / col berrettino Beatles crede di essere cambiato, / ma sei una pappamolla, torna a cantare nei tuoi night".
Il lato B conteneva Che vita è questa qua, brano inserito poi nella compilation 60's Beat Italiano Vol. 1.
A questo 45 giri ne seguì un altro l'anno seguente, che seguiva pressappoco lo stesso canovaccio: un testo di protesta su un riff di chitarre elettriche distorte su una base ritmica tipicamente beat. Il testo di Segui la fila, ad esempio, prende di mira il consumismo che caratterizzò il boom economico degli anni sessanta.
La Columbia non ritenne a questo punto di far incidere un terzo disco al cantante che decise così di trasferirsi negli USA.
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