Dopo l'esperienza in night club italiani, diventa noto al fianco di Renato Carosone dal 1954 fino al suo ritiro nel 1959. Nelle frequenti tournée con il complesso di Renato Carosone si esibisce in numerosi teatri internazionali, con concerti anche alla Carnegie Hall di New York e all'Olympia di Parigi.
Successivamente costituisce una sua orchestra (il cui chitarrista era Rinaldo Prandoni) e prosegue una carriera discografica e concertistica, prima di fermarsi per 15 anni negli Emirati Arabi Uniti, dove conosce il trombettista e musicista Andrea Barbara, con cui suona un repertorio costituito da standard e jazz commerciale: tra i successi in comune il brano Tenderly.
In occasione di una tournée a Tripoli si esibisce nel locale "Ghuadan" con Ornella Vanoni. Nel 1960 la sua interpretazione di Marina entra in Hit Parade; nello stesso anno partecipa alla Sei giorni della canzone con il brano Baciami.
Nel 1961 incide i brani 'Na musica e Notte 'ncantata, partecipanti al "Giugno della Canzone napoletana".
L'ultimo 45 giri pubblicato esce nel 1969 (Il comizio).
AA.VV. (a cura di Gino Castaldo), "Dizionario della canzone italiana, Roma, Armando Curcio Editore, 1990, alla voce "Giorgetti, Piero", di Enzo Giannelli, pagg. 788-789
Federico Vacalebre, Un americano a Napoli, Sperling & Kupfer, 2000
A. Mercadante (curatore), Renato Carosone (Napoli, 1920-Roma, 2001). Oltre la musica, la pittura, Gangemi, 2007
Enzo Giannelli, Renato Carosone. Un genio italiano, (con 2 CD audio), Curcio Musica, 2008
Stefano Bollani, L' America di Renato Carosone. Il racconto di Tu vuo' fa' l'americano, Cooper, 2008
Maurizio Maiotti (con la collaborazione di Armando Buscema), "1944-1963: i complessi musicali italiani", Maiotti Editore, 2010, alla voce Renato Carosone e il suo Sestetto, pp.10-19.
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