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Sir Roderick David Stewart, detto Rod (Londra, 10 gennaio 1945), è un cantautore e produttore discografico britannico.

Rod Stewart
Stewart nel 2014
Nazionalità Regno Unito
GenerePop rock
Blues rock
Disco
Periodo di attività musicale1964  in attività
Strumentovoce, chitarra, armonica, banjo
Album pubblicati64
Studio32
Live4
Raccolte28
Sito ufficiale

Caratterizzato da una voce rauca e graffiante[1], è uno degli artisti rock di maggior successo di tutti i tempi, avendo venduto complessivamente più di 250 milioni di dischi in tutto il mondo.[2] Nel corso della sua carriera pluridecennale, l'artista ha conquistato per dieci volte la prima posizione nella classifica britannica degli album più venduti, ed è entrato per 26 volte nella top ten di quella relativa ai singoli[3]. Soprannominato Rod the mod ("Rod il ribelle")[4], Stewart ha avuto un notevole successo anche negli Stati Uniti, con 16 singoli entrati nei primi dieci posti della classifica Billboard Hot 100, quattro dei quali hanno raggiunto il primo posto[5]. Inoltre, in occasione di un concerto gratuito davanti a circa 3 milioni e mezzo di spettatori sulla spiaggia di Copacabana, tenutosi la notte di San Silvestro del 1994, il cantautore britannico è divenuto l'artista con maggiore affluenza di pubblico nella storia del rock[6].

Vincitore di numerosi premi, Stewart ha conquistato nel corso della sua carriera un Grammy Award nel 2005, un BRIT Award nel 1993, un American Music Award nel 1994 e due World Music Awards nel 1993 e nel 2001[7]. Nel 2019 la rivista Billboard lo ha inserito al 15º posto nella classifica dei migliori cantanti di tutti i tempi[8], mentre si trova alla 59ª posizione nell'omologa classifica stilata nel 2008 da Rolling Stone (che ha individuato tra i suoi migliori brani Maggie May, Tonight's the Night e Downtown Train).[9] Come artista solista, Stewart è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1994, nella UK Music Hall of Fame nel 2006, e una seconda volta nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2012 come membro dei Faces. Inoltre, dal 2005 il suo nome è scritto sulla Hollywood Walk of Fame.

Nel 2007, è stato nominato CBE (Commendatore dell'Eccellentissimo Ordine dell'Impero Britannico) a Buckingham Palace per i meriti e il contributo dato alla musica[10], mentre nel 2016 è stato nominato Sir dalla regina Elisabetta II[11].


Biografia



Infanzia ed esordi musicali


Ultimogenito di una coppia di origine scozzese, Rod è, assieme alla madre Elsie, l'unico Stewart nato in Inghilterra, più precisamente al numero 507 di Archway Road, nel sobborgo londinese di Highgate. Suo padre, i suoi due fratelli e le due sorelle sono tutti nati in Scozia. Molto fiero della propria origine scozzese, è un acceso sostenitore del Celtic e della nazionale scozzese, nonché calciatore dilettante.

In gioventù Stewart lavorò per un breve periodo come stampatore serigrafico, ma fu proprio il calcio la sua vocazione: combinando un atletismo naturale con un gioco aggressivo, la sua posizione in campo era di mediano. Stewart si distinse presto come lo sportivo più talentuoso della famiglia, e all'epoca era un tifoso dell'Arsenal[12], popolarissima compagine del nord di Londra. Nell'estate del 1960, abbandonata la scuola a causa dei risultati fallimentari, fece un provino per il Brentford, allora militante in Third Division, venendo tuttavia scartato[13]. Tra gli altri mestieri in cui si districò l'artista in giovane età ci sono quello di fattorino di quotidiani, di aiutante nell'attività commerciale di famiglia, di manovale per il cimitero di Highgate e di impiegato per un'impresa di pompe funebri a Barnet.

Lapide dei genitori di Stewart nel cimitero di Highgate
Lapide dei genitori di Stewart nel cimitero di Highgate

La passione per la musica cominciò invece tra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta. In gioventù Stewart fu fortemente influenzato dallo stile di Al Jolson, che ascoltava spesso insieme al resto della famiglia. Il battesimo rock avvenne ascoltando The Girl Can't Help It di Little Richard, oltre alla partecipazione a un concerto di Bill Haley & His Comets e al regalo paterno di una chitarra all'età di 14 anni. Nel 1960 il giovane Stewart si unì a un gruppo skiffle assieme ad alcuni compagni di scuola, i Kool Kats, suonando i successi di Lonnie Donegan e Chas McDevitt. L'anno successivo si recò a Denmark Street con la rock band in cui era da poco entrato, i Raiders, ottenendo un provino con il noto produttore discografico Joe Meek. L'esibizione non fu giudicata positivamente, talché Meek interruppe bruscamente la sessione. Nel contempo, Stewart iniziò ad ascoltare musica folk contemporanea britannica ed americana, specialmente Ewan MacColl, Alex Campbell, Woody Guthrie, Ramblin' Jack Elliott, Derroll Adams e Bob Dylan. In quel periodo si avvicinò inoltre allo spirito beatnik, vivendo per un po' in una casa galleggiante a Shoreham-by-Sea. Negli stessi anni sposò la causa della Campagna per il disarmo nucleare, unendosi alle marce annuali di Aldermaston dal 1961 al 1963 e venendo arrestato in tre occasioni a Trafalgar Square e Whitehall. Come rivelato alcuni decenni dopo dallo stesso artista, l'adesione di Stewart al movimento pacifista fu motivata anche dalla volontà di incontrare e portare a letto le colleghe attiviste[14].

Nel 1962 Stewart iniziò a gravitare intorno all'orbita del chitarrista folk inglese Wizz Jones, che decise di portarlo con sé come corista a Brighton e poi a Parigi, dove dormirono sotto i ponti della Senna, e infine a Barcellona. Fu proprio in Spagna che nel 1963 Stewart venne arrestato e deportato per vagabondaggio[15]. Nel frattempo l'artista decise di sposare la sottocultura Mod, iniziando a sfoggiare l'acconciatura a gallo che sarebbe diventata il suo marchio di fabbrica (modellata con acqua zuccherata o grandi quantità di lacca per capelli delle sue sorelle)[16]. Dopo essere tornato a Londra, Stewart si unì a un gruppo rhythm and blues, i Dimensions, in qualità di armonicista e cantante secondario. Fu questo il suo primo impiego professionale come musicista, anche se per diverso tempo continuò a lavorare nel negozio di pittura e cornici di proprietà del fratello. Nel 1963 il cantante Jimmy Powell, di Birmingham, si unì ai Dimension, che divennero così i Jimmy Powell & the Five Dimensions, in cui Stewart suonava l'armonica. Nel 1964 ebbe brevi esperienze in diversi gruppi di blues britannico, suonando con John Paul Jones (futuro bassista dei Led Zeppelin), Mick Fleetwood, Julie Driscoll, il tastierista Brian Auger e gli Steampacket di Long John Baldry. Successivamente si avvicinò a Jeff Beck, conoscendo Ron Wood, con il quale strinse un'importante e duratura amicizia. Nel 1969 il Jeff Beck Group si sciolse, e così Stewart e Wood si unirono ai Faces, gruppo erede degli Small Faces. Da quel momento, la carriera di Stewart si dipanò lungo il versante solista e quello di gruppo.


La fama internazionale e il trasferimento negli Stati Uniti


Il primo album da solista di Stewart, An Old Raincoat Won't Ever Let You Down (pubblicato negli Stati Uniti col titolo The Rod Stewart Album) del 1969, ottenne qualche timido riscontro in America ma non in patria, dove erano piuttosto i Faces ad avere notorietà. Tuttavia, nel 1971 il singolo Maggie May, incluso nel suo terzo LP Every Picture Tells a Story, riuscì a raggiungere la prima posizione nella Billboard Hot 100 statunitense nonché la vetta delle classifiche britanniche (per cinque settimane) e di quelle australiane (per quattro settimane). Ciò avrebbe avuto inevitabili ripercussioni sui Faces, cui il frontman avrebbe fatto pesare il nuovo status di stella. Nel 1972 fu la volta di un nuovo lavoro da solista, Never a Dull Moment, che si impose al primo posto delle classifiche britanniche e al secondo di quelle statunitensi. Si rivelò l'inizio di un periodo d'oro per Stewart: oltre a Maggie May, quasi tutti i suoi singoli ebbero enorme successo, come Mandolin Wind, Reason to Believe, Every Picture Tells a Story e Mine for Me (scritta assieme a Paul McCartney).

Stewart premiato con il disco d'oro ad Amsterdam (1971)
Stewart premiato con il disco d'oro ad Amsterdam (1971)

La popolarità di Rod the Mod contribuì a spingere le vendite dei dischi dei Faces ancora per qualche anno, ma nel 1975 si consumò la rottura definitiva, due anni dopo la pubblicazione del loro ultimo album in studio: Ooh La La. Scioltisi i Faces, nel 1975 Stewart decise di trasferirsi da Londra a Los Angeles, anche a causa della stretta fiscale nel frattempo decisa dal governo laburista di Harold Wilson. Passato dall'etichetta Mercury a Warner, nell'agosto dello stesso anno l'artista diede alla luce l'album Atlantic Crossing (la cui copertina richiama simbolicamente la traversata transatlantica), il cui primo singolo, Sailing, raggiunse per l'ennesima volta la vetta della classifica britannica ed entrò nelle prime 60 posizioni di quella statunitense. In California proseguì il momento d'oro dell'artista, anche grazie alla popolarissima Tonight's the Night (Gonna Be Alright), singolo di punta dell'album del 1976 A Night on the Town, che peraltro confermò un allontanamento dal rock puro in favore di un romantico soft rock, cui faceva da contrappeso la sua ruvida voce.

Stewart (destra) e Ronnie Wood (sinistra) dei Faces in concerto (1975)
Stewart (destra) e Ronnie Wood (sinistra) dei Faces in concerto (1975)

Nel 1977 fu la volta dell'album Foot Loose & Fancy Free, che raggiunse la seconda posizione nella classifica britannica dei dischi più venduti e sfornò singoli di successo quali You're in My Heart, Hot Legs e I Was Only Joking. Nel frattempo, dalla fine degli anni '70 il look di Stewart si caratterizzò sempre più come glam rock, con abbondante uso di trucco e vestiti in elastam. Enorme successo ebbe poi la successiva hit Da Ya Think I'm Sexy?, compresa nell'album Blondes Have More Fun del 1978. Alcuni addetti ai lavori non lesinarono critiche verso il brano, a loro avviso fin troppo influenzato dallo stile disco e perciò una sorta di tradimento artistico delle radici blues rock di Stewart.

Nei primi anni ottanta, l'artista introdusse elementi di synth pop nelle sue interpretazioni, e si mantenne saldamente in testa alle classifiche ancora per qualche anno. Progressivamente, però, pur rimanendo assai popolare come personaggio (specialmente in Inghilterra), le sue frequentazioni con la hit parade diminuirono: egli stesso rimase preso tra la tentazione di ritrovare le proprie radici e il terreno sicuro della ballata pop. Un esempio è Infatuation, ma si ricordano anche brani come Young Turks, Baby Jane, Every Beat of My Heart, People Get Ready (insieme a Jeff Beck), Lost in You, Forever Young e My Heart Can't Tell You No, che diventarono dei classici del decennio.

Negli anni novanta, dopo il successo inaspettato dell'album Vagabond Heart, Stewart incise assieme a Bryan Adams e Sting il singolo All for Love, colonna sonora del film I tre moschettieri. Il brano, il cui titolo si ispira al motto dei tre moschettieri: «Uno per tutti, tutti per uno», fu scritto dallo stesso Adams con Mutt Lange e Michael Kamen. Il singolo raggiunse la vetta della Hot 100 il 22 gennaio 1994, rimanendovi per tre settimane.


Il tentativo di recupero della "vena" rock e il canzoniere americano


Nel 1998 Stewart decise di ritornare alle origini rock, ma un brutto colpo al suo tentativo venne dallo scarso successo di vendite dell'LP When We Were the New Boys. Forse anche per questo i due dischi successivi, Human (2001) e It Had to Be You (2002), seguirono altre strade: quella del soul il primo, quella dello swing il secondo, uscito nel 2002 e composto da reinterpretazioni standard del canzoniere statunitense. Il secondo volume di quest'ultimo progetto, As Time Goes By..., vide la luce nell'autunno 2003, e fu seguito da un terzo nel 2004, che gli valse il primo posto nelle classifiche statunitensi dopo 25 anni; quindi fu la volta dell'album Thanks for the Memory, nel 2005, e infine di Fly Me to the Moon...The Great American Songbook Volume V, nel 2010.

Nel 2007, uscì Still the Same... Great Rock Classics of Our Time, raccolta in cui Stewart reinterpretò successi della storia rock degli anni sessanta e settanta. Con queste sette pubblicazioni di pezzi storici della musica americana, Stewart vendette circa 20 milioni di copie. Nel 2009 uscì la raccolta Session 1971-1998, un cofanetto di 4 CD racchiudente versioni alternative di molte canzoni celebri del cantante, oltre a una serie di inediti mai pubblicati. Nel 2010, fu la volta di Soulbook, un album di classici brani soul della storia della musica, come You Make Me Feel Brand New (con Mary J. Blige), What Becomes of the Broken Hearted, My Cherie Amour (con Stevie Wonder) e molti altri.


Il ritorno al successo com Time e Blood Red Roses e il cinquantennale di carriera


La stella di Stewart sulla Hollywood Walk of Fame
La stella di Stewart sulla Hollywood Walk of Fame

Nel maggio 2013, Stewart tornò sulla scena musicale con Time, il suo ventinovesimo album, composto da dodici inediti, undici anni dopo Human, suo ultimo lavoro di canzoni originali. Prodotto dallo stesso artista insieme a Kevin Savigar, suo collaboratore degli anni ottanta e novanta, il disco segnò il ritorno alle sonorità pop-rock che avevano contraddistinto la pluridecennale carriera del cantante londinese. Time, anticipato dal singolo She Makes Me Happy, schizzò in testa alle classifiche britanniche, 37 anni dopo la prima posizione ottenuta da un album di studio di Stewart (A Night on the Town).

Il 23 giugno 2015 Stewart annunciò l'uscita di un nuovo album in studio, intitolato Another Country, pubblicato nell'ottobre dello stesso anno. Nel luglio 2018, Stewart rilasciò il singolo Didn't I (con la partecipazione della cantante Bridget Cady), in vista dell'uscita del suo nuovo album Blood Red Roses, pubblicato il 28 settembre dello stesso anno[17]. Il 22 novembre 2019, in occasione dei cinquant'anni di carriera dell'artista britannico, uscì inoltre l'album You're In My Heart: Rod Stewart With The Royal Philharmonic Orchestra, una raccolta di successi di Stewart ri-arrangiati dalla Royal Philharmonic Orchestra (oltre a un duetto con Robbie Williams e a un brano inedito: Stop Loving Her Today)[18]. Entrambi i dischi arrivarono in prima posizione nelle classifiche settimanali degli album più venduti nel Regno Unito, a cinque anni di distanza dal successo di Time, facendo di Stewart il cantante più anziano a raggiungere la vetta della Official Album Chart (a 74 anni e 11 mesi)[19].

Due anni più tardi, nell'autunno 2021, Stewart ha lanciato il suo 32º album in studio, The Tears of Hercules, contenente nove brani inediti e tre cover[20].


Vita privata


Stewart (a destra), in ossequio alla sua grande passione calcistica, qui con lo juventino Paolo Rossi mentre presenzia alla cerimonia di premiazione del Mundialito per club 1983 a San Siro
Stewart (a destra), in ossequio alla sua grande passione calcistica, qui con lo juventino Paolo Rossi mentre presenzia alla cerimonia di premiazione del Mundialito per club 1983 a San Siro

Nel maggio del 2000, a Stewart fu diagnosticato un cancro alla tiroide, per il quale si sottopose ad intervento chirurgico nello stesso mese[21]. Oltre a costituire un notevole pericolo per la propria salute, l'intervento minacciò la voce dell'artista, che pertanto dovette riprendere a reimparare a cantare.[22] Da allora, Stewart è molto attivo nel raccogliere fondi per la fondazione City of Hope, per trovare cure per ogni forma di cancro, specialmente infantile. Nel 2019 il cantante ha rivelato inoltre di aver sconfitto un tumore alla prostata grazie a una diagnosi tempestiva[23].

Nonostante il padre fosse un tifoso dell'Hibernian, Stewart è un grande fan del Celtic, che egli menziona in "You're in My Heart (The Final Acclaim)". L'artista sostiene la nazionale scozzese e segue inoltre il Manchester United come sua "squadra inglese". Il suo amore per il Celtic e lo United è stato spiegato nel libro Celtic United di Frank Worrall. Stewart ha fatto ulteriore chiarezza nella sua autobiografia del 2012, specificando di avere avuto un semplice "legame affettivo" per il Manchester United negli anni settanta, poiché vi giocavano tanti grandi giocatori scozzesi, tra cui Denis Law. Il cantautore ha inoltre giocato per la squadra di calcio californiana degli LA Exiles, composta da immigrati principalmente inglesi e alcune celebrità, tra cui Billy Duffy del gruppo rock The Cult, in un campionato di calcio senior di Palos Verdes.[24]

Sin da bambino, Stewart è un appassionato di modellismo ferroviario. In un'intervista rilasciata nel 2007 alla rivista statunitense Model Railroader affermò infatti che per lui significasse di più essere in una rivista di modellismo che in una di musica.[25] L'artista è inoltre un collezionista di auto, possedendo un raro esemplare di Ferrari Enzo.

Nel 2007, Rod Stewart è entrato a far parte dell'Ordine dell'Impero Britannico con il titolo di Comandante, per i servizi resi nel campo della musica. In occasione della cerimonia a Buckingham Palace, Stewart commentò: "È un'occasione meravigliosa, siamo l'unico Paese al mondo ad onorare l'uomo comune". Inoltre, nel 2016, gli è stata concessa l'onorificenza di Knight Bachelor.

Si stima che Stewart possegga una fortuna di circa 215 milioni di sterline, secondo la Sunday Times Rich List del 2022, facendone il tredicesimo artista più ricco dell'industria musicale britannica.[26]


Frequentazioni e matrimoni


Stewart con la moglie Penny Lancaster (2013)
Stewart con la moglie Penny Lancaster (2013)

Nel corso dei decenni, Stewart ha avuto numerose frequentazioni, specialmente con modelle bionde, che sono culminate in tre matrimoni e otto figli: il primo rapporto stabile fu quello che il cantautore ebbe, nel 1961, con la studentessa d'arte londinese Susannah Boffey, dalla quale nacque la figlia Sarah (data poi in adozione ma rimasta in ottimi rapporti con l'artista). Tra le altre frequentazioni a cavallo tra gli anni sessanta e settanta sono menzionabili quelle con le modelle Jennie Rylance e Dee Harrington nonché con l'attrice svedese Britt Ekland. Il primo matrimonio venne invece celebrato nel 1979 con la statunitense Alana Hamilton, concludendosi con una separazione nel 1984, dopo aver avuto i figli Kimberley (1979) e Sean (1980). Già prima che il matrimonio terminasse, infatti, Stewart stava portando avanti una relazione con la modella texana Kelly Emberg, al cui fianco sarebbe rimasto per sette anni e avuto la figlia Ruby (1987). Il secondo matrimonio avvenne invece nel 1991 con la supermodella neozelandese Rachel Hunter, dalla cui unione nacquero altri due figli: Renée (1992) e Liam (1994). Tuttavia, la coppia si separò nel 1999, divorziando nel 2006[27].

Il 16 giugno 2007 Stewart si è risposato a Santa Margherita Ligure con la modella e personalità televisiva Penny Lancaster, sua ultima fiamma conosciuta nel 1999. Il rito è stato celebrato a Villa Durazzo-Centurione e la festa si è svolta all'Abbazia della Cervara[28]. Dal 2009 Rod e Penny, in attesa dell'ottavo erede (Aiden, nato nel 2011), hanno deciso di risiedere stabilmente in Inghilterra. Attualmente la coppia vive nella Durrington House, una residenza ottocentesca situata a Harlow[29], nell'Essex[30].


Controversie



Discografia



Album in studio



Album dal vivo



Raccolte



Singoli



Anni '60/'70

Anno Singolo Posizione[34][35][36] Certificazioni Album
UK AUS CAN GER IRL NLD NZL SWE SWI USA USA
AC
1964 Good Morning Little Schoolgirl/I'm Gonna Move to the Outskirts of Town /
1965 The Day Will Come/Why Does It Go On
1966 Shake/I Just Got Some
1968 Little Miss Understood/So Much to Say
1969 Street Fighting Man An Old Raincoat Won't Ever Let You Down
1970 It's All Over Now 126 Gasoline Alley
1971 Reason to Believe/
Maggie May 1
1124
1
1 Every Picture Tells a Story
Every Picture Tells a Story/Reason to Believe (Spagna)
(I Know) I'm Losing You 664411424
Dirty Old Town An Old Raincoat Won't Ever Let You Down
1972 Handbags and Gladrags 6942
You Wear It Well 113735213 Never a Dull Moment
In a Broken Dream
(con Python Lee Jackson) 2
3[38]56 In a Broken Dream
Angel 41140 Never a Dull Moment
What's Made Milwaukee Famous (Has Made a Loser Out of Me) 3 47111
1973 I've Been Drinking
(con The Jeff Beck Group)
27 /
Twistin' the Night Away 9859 Never a Dull Moment
Oh! No Not My Baby 657859 /
1974 Farewell/Bring It On Home to Me/You Send Me 74711 Smiler
Mine for Me 91
You Can Make Me Dance, Sing or Anything (Even Take the Dog for a Walk, Mend a Fuse, Fold Away the Ironing Board, or Any Other Domestic Shortcomings)
(con i Faces) 4
12 Snakes and Ladders
1975 Sailing 5 12411313258 Atlantic Crossing
This Old Heart of Mine 44541383
1976 Tonight's the Night (Gonna Be Alright) 53126252712 A Night on the Town
The Killing of Georgie (Part I and II) 23833362530
Get Back 1129392310 All This and World War II [Soundtrack]
Maggie May 3113 The Best of Rod Stewart
1977 I Don't Want to Talk About It 6 119141246 Atlantic Crossing
The First Cut Is the Deepest 6 1111415213 A Night on the Town
You're in My Heart (The Final Acclaim) 31128247 Foot Loose & Fancy Free
You're Insane
1978 Hot Legs 5424483128
I Was Only Joking 535448562231
Ole Ola (Mulher Brasileira)
(con la Nazionale scozzese di calcio del 1978)
444 /
Da Ya Think I'm Sexy? 11191621181 Blondes Have More Fun
1979 Ain't Love a Bitch 1144452922
Blondes (Have More Fun) 6323
"—" indica una registrazione non presente in classifica o non pubblicata in quel dato Paese.

Anni '80

Anno Singolo Posizione[34][35][36] Album
UK AUS CAN GER IRL NLD NZL SWE SWI USA USA
AC
USA
Main.
1980 (If Loving You Is Wrong) I Don't Want to Be Right 23 Foot Loose & Fancy Free
Passion 1716213657545 Foolish Behaviour
My Girl 32214142
1981 Somebody Special 71
Gi' Me Wings 45
Oh God, I Wish I Was Home Tonight 744
Tonight I'm Yours (Don't Hurt Me) 862501611092029 Tonight I'm Yours
Young Turks 11323014119523
1982 How Long 4126495
Jealous 44
Just Like a Woman
Tora, Tora, Tora (Out with the Boys) 38
The Great Pretender (live) Absolutely Live
Guess I'll Always Love You (live) 6021
I Don't Want to Talk About It (live) 6 7
1983 Baby Jane 110119143214 Body Wishes
What Am I Gonna Do (I'm So In Love with You) 3689231335
Sweet Surrender 23421421
1984 Infatuation 273215271236131665 Camouflage
Some Guys Have All the Luck 9516581110327
All Right Now 72
Trouble 95
1985 People Get Ready
(con Jeff Beck)
23351524485 Flash
1986 Love Touch 27121481711136526 Every Beat of My Heart
Every Beat of My Heart 22614211321183
Another Heartache 54245245
In My Life 80
1987 Twistin' the Night Away (versione del 1987) 2780 Colonna sonora di Salto nel buio
1988 Lost in You 212225143430123 Out of Order
Forever Young 5794414612313
My Heart Can't Tell You No 49214350
1989 Crazy About Her 60410341112
Dynamite 16
This Old Heart of Mine (Is Weak for You) (versione del 1989)
(con Ronald Isley)
5194512549101 Storyteller /
The Best of Rod Stewart
Downtown Train 102939134230311
"—" indica una registrazione non presente in classifica o non pubblicata in quel dato Paese.

Anni '90

Anno Singolo Posizione[34][35][36] Certificazioni Album
UK AUS CAN GER IRL NLD NZL SWE SWI USA USA
AC
1990 I Don't Want to Talk About It (reincisione) 6 2 Storyteller
It Takes Two
(con Tina Turner)
5162243191110 Vagabond Heart
1991 Rhythm of My Heart 32412161795213
The Motown Song
(feat. The Temptations)
10262122311103
Broken Arrow 5463712126203
Rebel Heart 17
You Are Everything
My Town
(Glass Tiger feat. Rod Stewart)
34 Simple Mission
1992 People Get Ready (versione del 1992)
(con Jeff Beck)
49 Storyteller
Your Song 4160416 Two Rooms (tributo ad Elton John)
Broken Arrow 4160 Vagabond Heart
Tom Traubert's Blues (Waltzing Matilda) 661184440399 Lead Vocalist
1993 Ruby Tuesday 11571921
Shotgun Wedding 21
Have I Told You Lately (live) 5125913413951 Unplugged...and Seated
Reason to Believe (live) 5179192
People Get Ready (live) 45
Cut Across Shorty (live) 16
All for Love
(con Bryan Adams e Sting)
211135111 Colonna sonora de I tre moschettieri
Having a Party (live) 366 Unplugged...and Seated
1995 You're the Star 19534230 A Spanner in the Works
Leave Virginia Alone 535210
Lady Luck 5665
This 33
1996 So Far Away 742 Tapestry Revisited: A Tribute to Carole King
Purple Heather
(con la Nazionale scozzese di calcio del 1996)
16 A Spanner in the Works
If We Fall in Love Tonight 5870544 If We Fall in Love Tonight
1997 When I Need You
Da Ya Think I'm Sexy?
(N-Trance feat. Rod Stewart)
7315102311521 Happy Hour
1998 Ooh La La 167392393 When We Were the New Boys
Cigarettes and Alcohol 13
Rocks 5531
When We Were the New Boys 75
Superstar
1999 Faith of the Heart 60993 Colonna sonora di Patch Adams
"—" indica una registrazione non presente in classifica o non pubblicata in quel dato Paese.

Anni '00

Anno Singolo Posizione[34][36] Album
UK AUS GER NLD NZL USA USA
AC
2000 Run Back Into Your Arms 74 Human
2001 I Can't Deny It 2689903618
Don't Come Around Here
(con Helicopter Girl)
7930
2002 These Foolish Things 13 It Had to Be You: the Great American Songbook
2003 They Can't Take That Away from Me 27
Bewitched, Bothered and Bewildered
(con Cher)
17 As Time Goes By: the Great American Songbook Volume II
I Only Have Eyes for You
(con Ana Belén)
2004 Time After Time 21
Smile
What a Wonderful World
(con Stevie Wonder)
8513 Stardust: The Great American Songbook Volume III
Baby, It's Cold Outside
(con Dolly Parton)
2
2005 Blue Moon
(con Eric Clapton)
23 Stardust: the Great American Songbook III
I've Got a Crush on You
(con Diana Ross)
19 Thanks for the Memory: The Great American Songbook Volume IV
I've Got My Love to Keep Me Warm 22
2006 Have You Ever Seen the Rain? 6 Still the Same... Great Rock Classics of Our Time
2007 Fooled Around and Fell in Love 13
It's a Heartache
2009 It's the Same Old Song Soulbook
"—" indica una registrazione non presente in classifica o non pubblicata in quel dato Paese.

Anni '10

Anno Singolo Posizione[34][36] Album
UK AUS GER NLD NZL USA USA
AC
2010 My Cherie Amour
(con Stevie Wonder)
Soulbook
Everybody Hurts 1281617 /
I've Got You Under My Skin Fly Me to the Moon... The Great American Songbook Volume V
Beyond the Sea
2012 Let It Snow! Let It Snow! Let It Snow! 1[40] Merry Christmas, Baby
Merry Christmas Baby
(con Cee Lo Green e Trombone Shorty)
11118
Winter Wonderland
(con Michael Bublé)
26
We Three Kings
(con Mary J. Blige)
Have Yourself a Merry Little Christmas 5128
2013 She Makes Me Happy 12 Time
It's Over 91
Brighton Beach
Can't Stop Me Now 19922
Forever Young [A] 55 Time - Special Edition
2014 Beautiful Morning Time
2015 Everyday
(con ASAP Rocky, Miguel e Mark Ronson)
564992 At. Long. Last. ASAP
Love Is 37 Another Country
Please
2017 Da Ya Think I'm Sexy?
(feat. DNCE)
11 /
2018 Didn't I 10 Blood Red Roses
Look in Her Eyes
"—" indica una registrazione non presente in classifica o non pubblicata in quel dato Paese.

Anni '20

Anno Singolo Posizione[34][36] Album
UK AUS GER NLD NZL USA USA
AC
2021 One More Time 19 The Tears of Hercules
Hold On
I Can't Imagine
"—" indica una registrazione non presente in classifica o non pubblicata in quel dato Paese.

Note: * [A] Presente anche in album precedenti.

1 Sebbene Reason to Believe fosse il lato A, il singolo fu elencato nelle classifiche britanniche come Maggie May/Reason to Believe.
2 In a Broken Dream fu accreditata a Python Lee Jackson e pubblicata come singolo alla fine del 1969. Tuttavia, il singolo non entrò in classifica nel Regno Unito fino al 1972.
3 What's Made Milwaukee Famous (Has Made a Loser Out of Me) fu pubblicata come doppio lato A con Angel in Regno Unito ed Irlanda.
4 You Can Make Me Dance... fu accreditata a Rod Stewart/Faces, almeno in Regno Unito.[41]
5 Sailing fu usata nel 1976 come colonna sonora della serie-documentario BBC Sailor sulla HMS Ark Royal, e quando fu successivamente ri-pubblicata raggiunse la posizione n. 3 nella Official Singles Chart. Nel 1987, il brano entrò di nuovo in classifica nel Regno Unito poiché fu ri-pubblicata come singolo di beneficenza dopo il disastro del traghetto Herald of Free Enterprise.
6 The First Cut Is the Deepest e I Don't Want to Talk About It furono pubblicate come doppio lato A in Regno Unito nel 1977. A livello internazionale, la prima fu pubblicata nel 1977 e la seconda nel 1979. Tuttavia, una nuova versione di I Don't Want to Talk About It, inclusa nell'antologia di Stewart Storyteller, raggiunse la posizione n. 2 nella classifica Adult Contemporary di Billboard nel 1990.


Gruppi


Durante la sua carriera è stato un membro dei seguenti gruppi:


Onorificenze


Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico
«Per i servizi alla musica.»
 30 dicembre 2006
Knight Bachelor
«Per i servizi alla musica e alla carità.»
 11 giugno 2016[42]

Note


  1. What Makes This Singer Great? Rod Stewart, su Ken Tamplin Vocal Academy. URL consultato il 13 novembre 2021.
  2. Sir Rod Stewart is closing the show!, su brits.co.uk.
  3. Rod Stewart, su Official Charts Company. URL consultato il 17 settembre 2021.
  4. Rod "the Mod" è diventato Sir
  5. Rod Stewart, su Billboard. URL consultato il 17 settembre 2021.
  6. Largest Free Rock Concert Attendance, su Guinness World Records. URL consultato il 2 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2006).
  7. Rod Stewart - Awards, su imdb.com.
  8. Greatest of All Time Artists Chart, su Billboard. URL consultato il 17 settembre 2021.
  9. 100 Greatest Singers of All Time: Rod Stewart, su Rolling Stone. URL consultato il 22 giugno 2015.
  10. Rod Stewart honoured with a CBE, su Irish Times. URL consultato il 18 settembre 2021.
  11. Sir Rod Stewart knighted at Buckingham Palace, su BBC. URL consultato il 18 settembre 2021.
  12. Football and Fancy Free, su rollingstone.com. URL consultato il 7 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2009).
  13. Tim Ewbank e Stafford Hildred, Rod Stewart: The New Biography, Piatkus, 2004.
  14. Rod Stewart Joined '60s Anti-War Protests to Meet Women, su ultimateclassicrock.com. URL consultato il 7 novembre 2021.
  15. Enduring career of Rod the Mod, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 13 aprile 2022.
  16. Tim Ewbank e Stafford Hildred, Rod Stewart: The New Biography, Piatkus, 2004, p. 21–23.
  17. Gennaro Mansi, Blood Red Roses: l'eterno ritorno di Rod "the Mod" Stewart [collegamento interrotto], su radio1088.it, 1º agosto 2018.
  18. rodstewart.com, 17 settembre 2019, https://www.rodstewart.com/2019/09/17/rod-stewart-with-the-royal-philharmonic-orchestra-out-22-november/.
  19. officialcharts.com, 13 dicembre 2019, https://www.officialcharts.com/chart-news/rod-stewart-claims-tenth-number-1-album-with-youre-in-my-heart-and-sets-a-new-chart-record__27970/.
  20. rollingstone.com, 16 settembre 2021, https://www.rollingstone.com/music/music-news/rod-stewart-new-album-the-tears-of-hercules-1227578/.
  21. Rod Stewart faces thyroid cancer, in USA Today, 22 febbraio 2001. URL consultato il 22 maggio 2010.
  22. Rod Stewart's cancer battle, su edition.cnn.com, CNN. URL consultato il 28 settembre 2014.
  23. Sir Rod Stewart says he's 'in the clear' after cancer diagnosis, su bbc.com, BBC. URL consultato il 14 novembre 2021.
  24. Palos Verdes Football ground, palosverdesrealty.net; accessed 14 giugno 2016. Archiviato il 21 novembre 2008 in Internet Archive.
  25. Nigel Reynolds, Rod Stewart is a model railway enthusiast, in The Daily Telegraph, London, UK, 24 ottobre 2007. URL consultato il 22 maggio 2010.
  26. Sir Rod Stewart net worth — Sunday Times Rich List 2022, in The Times, 20 maggio 2022. URL consultato il 27 maggio 2022.
  27. Inside Rod Stewart's racy love life - from wearing women's knickers to getting 'bored' of sex, su mirror.co.uk.
  28. Rod Stewart sposo in incognito Archiviato l'8 ottobre 2009 in Internet Archive., tgcom.it
  29. Rod Stewart settles into new £4.6m home after years of renovation, in Daily Mail, 22 luglio 2016. URL consultato il 2 luglio 2020.
  30. Precisamente qui, su maps.google.com.
  31. Al dittatore piace la musica, su lettera43.it, 6 novembre 2011. URL consultato il 12 gennaio 2022.
  32. Singer Sir Rod Stewart and his son plead guilty to simple battery, su edition.cnn.com, 13 aprile 2021. URL consultato il 12 aprile 2022.
  33. Nel mercato statunitense l'album fu commercializzato come The Rod Stewart Album
  34. allmusic (((Rod Stewart > Charts & Awards > Billboard Singles)))
  35. The Irish Charts - All there is to know - Search the charts - Search by Artist > Rod Stewart
  36. dutchcharts.nl - Rod Stewart
  37. (EN) Rod Stewart – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 12 settembre 2020.
  38. Chartstats: Python Lee Jackson: In a Broken Dream
  39. (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 12 settembre 2020.
  40. Barry Manilow, Richard Marx Return To AC Top 10, su Billboard. URL consultato il 3 dicembre 2012.
  41. John Gray, Rod Stewart: The Visual Documentary, London, Omnibus Press, 1992, pp. 92–94, ISBN 0-7119-2906-8.
  42. (EN) The London Gazette (PDF), n. 61608, 11 June 2016, p. B2.

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[de] Rod Stewart

Sir Roderick David „Rod“ Stewart, CBE (* 10. Januar 1945 in Highgate) ist ein britischer Rock- und Pop-Sänger. Er gehört mit mehr als 250 Millionen[1] verkauften Tonträgern zu den erfolgreichsten britischen Sängern.[2] Vom Rolling Stone wurde er auf Rang 59 der 100 besten Sänger aller Zeiten gewählt.[3] In den USA rangiert er in der Rangliste der männlichen Interpreten mit den meisten Albumverkäufen auf Platz 14.[4] Einige seiner bekanntesten Songs sind Baby Jane, Da Ya Think I'm Sexy?, Every Beat of My Heart, I Don't Want to Talk About It, Rhythm of My Heart und Sailing.

[en] Rod Stewart

Sir Roderick David Stewart CBE (born 10 January 1945)[1] is a British rock and pop singer and songwriter. Born and raised in London, he is of Scottish and English ancestry. With his distinctive raspy singing voice, Stewart is among the best-selling music artists of all time, having sold over 250 million records worldwide.[2] He has had 10 number-one albums and 31 top ten singles in the UK, six of which reached number one.[3] Stewart has had 16 top ten singles in the US, with four reaching number one on the Billboard Hot 100. He was knighted in the 2016 Birthday Honours for services to music and charity.[4]

[es] Rod Stewart

Roderick David "Rod" Stewart (Londres, 10 de enero de 1945) es un músico, compositor y productor británico de rock, conocido mundialmente por haber sido vocalista en las bandas The Jeff Beck Group y Faces, como también por su exitosa y extensa carrera como solista. Con su distinguida voz rasposa inició su carrera como músico callejero para luego participar en The Dimensions y en el supergrupo The Steampacket durante los primeros años de la década de los sesenta. Sin embargo alcanzó el éxito después de ingresar a The Jeff Beck Group, donde solo participó en sus dos primeros álbumes, y luego en Faces hasta 1975 cuando la agrupación inglesa se separó.
- [it] Rod Stewart

[ru] Стюарт, Род

Сэр Родерик Дэвид «Род» Стюарт (англ. Roderick David "Rod" Stewart, род. 10 января 1945 года) — британский певец и автор песен, получивший известность сначала в The Jeff Beck Group, затем в The Faces. Наибольшего успеха Род Стюарт добился на сольном поприще, в основном в Великобритании, где 7 его альбомов поднимались на первое место UK Albums Chart, а из 62 хит-синглов 22 входили в первую десятку[1]. В списке журнала Q «100 величайших певцов» (англ. 100 Greatest Singers) Род Стюарт занимает 33-е место[2].



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