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The Soft Parade è il quarto album dei Doors, pubblicato dall'etichetta Elektra Records nel 1969. Questo album non ebbe il successo dei precedenti probabilmente a causa dei differenti arrangiamenti dei brani inclusi. Vi troviamo infatti una sezione fiati e strumenti ad arco con sonorità che volutamente si distaccano dall'abituale sound della band.

The Soft Parade
album in studio
ArtistaThe Doors
Pubblicazione18 luglio 1969
Durata33:59
Dischi1
Tracce9
GenereRock sinfonico
Rock psichedelico
Blues rock
Acid rock
EtichettaElektra Records
ProduttorePaul A. Rothchild
Registrazionenovembre 1968 - luglio 1969
Noten. 6
Certificazioni
Dischi d'argento Regno Unito[1]
(vendite: 60 000+)
Dischi di platino Canada[2]
(vendite: 100 000+)
 Stati Uniti[3]
(vendite: 1 000 000+)
The Doors - cronologia
Album precedente
(1968)
Album successivo
(1970)

Il disco



Origine e storia


Nel settembre del 1968, dopo la celebrata tournée in Europa, Manzarek, Densmore, e Krieger fecero ritorno a Los Angeles, mentre Morrison e Pamela affittarono un appartamentino a Londra per una vacanza di un mese. Nella capitale britannica Jim conosce il poeta statunitense Michael McClure, che lo incoraggia a pubblicare le sue poesie. A fine ottobre Morrison torna negli Stati Uniti per ricongiungersi ai compagni che intanto stanno progettando il nuovo album nei nuovi studi di registrazione della Elektra Records appena completati. L'idea della band e del loro produttore Paul A. Rothchild è quella di ampliare gli orizzonti sonori dei Doors. Rothchild, particolarmente impressionato dal Sgt. Pepper's dei Beatles, spinge affinché il gruppo inserisca nel proprio sound un'orchestra per incorporare elementi classici nella musica. Jim Morrison però si estranea dal lavoro di gruppo in studio sentendosi maggiormente coinvolto nella stesura delle sue poesie.[4]


Registrazione


I primi brani ad essere approntati sono Touch Me e Wild Child. Il primo è una composizione di Robby Krieger inizialmente intitolata Hit Me ("colpiscimi") ispirata ad una lite fra il chitarrista e la sua ragazza Lynn, titolo poi modificato in Touch Me ("toccami") su richiesta di Morrison. La canzone è il primo brano di un gruppo rock a contenere un assolo di sax tenore (suonato dal jazzista nero Curtis Amy già con Dizzy Gillespie).[5] Wild Child è invece un brano dalla sonorità più tipicamente alla Doors prima maniera, dedicato, secondo fonti differenti, a Pamela Courson o al "poeta maledetto" Arthur Rimbaud morto a Marsiglia all'età di 37 anni.

A causa dei crescenti problemi con l'alcol di Jim Morrison, il chitarrista Robby Krieger ebbe una presenza più preponderante in The Soft Parade che in ogni altro album del gruppo, contribuendo a circa la metà del materiale sul disco, e cantando la traccia vocale principale del ritornello in Runnin' Blue (brano dedicato alla memoria di Otis Redding da poco deceduto).

Per la prima volta in assoluto, i crediti compositivi delle canzoni sul disco non furono attribuiti genericamente ai Doors come gruppo, ma ai vari membri individuali (in particolare Morrison e Krieger) poiché Morrison era particolarmente scontento del verso "get your guns" ("prendete i vostri fucili") presente in Tell All the People, la prima traccia dell'album. Morrison temeva che gli ascoltatori potessero percepire tale strofa come un incitamento alla violenza, prendendo per buono il significato letterale della frase, e volle quindi prendere le distanze dall'affermazione (anche se non si rifiutò di cantare il verso incriminato).

Mentre dai primi tre album della band erano sempre stati estratti al massimo due brani da pubblicare come singoli promozionali, The Soft Parade conteneva addirittura quattro brani pubblicati su singolo, alcuni dei quali inizialmente pensati come singoli da non includersi nell'album, ma poi inseriti all'ultimo per la scarsità di nuovo materiale pronto. Le uniche due canzoni sull'album che non furono pubblicate su singolo sono Shaman's Blues e The Soft Parade. In controtendenza, solamente un singolo venne estratto dal seguente album dei Doors, Morrison Hotel. È infine importante segnalare che tutti i singoli di maggior successo pubblicati presenti su The Soft Parade erano opera di Robby Krieger.


Accoglienza critica


Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[6]
Robert ChristgauB-[7]
The New Rolling Stone Album Guide[8]
Sputnikmusic2.0 (Poor)[9]
Piero Scaruffi[10]
OndaRock[11]

L'album venne accolto con reazioni contrastanti sia dai fan che dalla critica proprio per l'inclusione di fiati ed archi, in netta opposizione al più semplice e viscerale sound dei primi album della band. La critica inoltre sottolineò il fatto che dal punto di vista lirico e dei contenuti, The Soft Parade non si discostava dai precedenti album dei Doors, e che ciò non era innovativo. In retrospettiva, l'album è stato rivalutato da critici e fan (in occasione della ristampa dell'album per il 40º anniversario del gruppo, nel numero dell'agosto 2007 di Downbeat Magazine, il corrispondente Dan Ouellette dichiarò che il disco era da considerarsi "l'apice creativo" dei Doors), e la title track conclusiva, il lungo brano art rock The Soft Parade, uno dei capolavori sottovalutati della band.[5]

Dopo l'insuccesso dell'album, i Doors ritornarono ad uno stile più semplice e con meno pretese artistiche con gli album Morrison Hotel e L.A. Woman.

Commentando la cattiva accoglienza riservata al disco dalla critica, Morrison disse: «Le cose ci sfuggirono un po' di mano, ed impiegammo troppo per realizzarlo. Ci vollero più di nove mesi. Un album dovrebbe essere come un libro di racconti con un unico filo conduttore, dovrebbe avere uno stesso feeling e uno stile armonioso, il che è proprio quello che manca a The Soft Parade».[12]

Robby Krieger invece la pensava in maniera differente, ma ugualmente rassegnata: «A noi piaceva, ma, a quanto pareva, eravamo i soli».[12]

Ray Manzarek: «Volevamo inserire nel nostro sound dei fiati e anche una sezione d'archi, per sentire cosa veniva fuori».[4]

Nonostante le perplessità dei critici, l'album raggiunse comunque la posizione numero 6 nella classifica di Billboard, mentre il singolo Touch Me fu quello che nella classifica dei singoli raggiunse la posizione più alta, cioè la terza. Con tutto ciò l'album si aggiudicò il disco d'oro e successivamente quello di platino.


Tracce


Lato 1
  1. Tell All the People – 3:21 (Krieger)
  2. Touch Me – 3:12 (Krieger)
  3. Shaman's Blues – 4:48 (Morrison)
  4. Do It – 3:09 (Krieger, Morrison)
  5. Easy Ride – 2:43 (Morrison)
Lato 2
  1. Wild Child – 2:36 (Morrison)
  2. Running Blue – 2:27 (Krieger)
  3. Wishful Sinful – 2:58 (Krieger)
  4. The Soft Parade – 8:36 (Morrison)

40th Anniversary Edition CD con tracce bonus


  1. Who Scared You
  2. Whiskey, Mystics and Men (version 1)
  3. Whiskey, Mystics and Men (version 2)
  4. Push Push
  5. Touch Me (studio dialogue)
  6. Touch Me (take 3)

Formazione



Altri musicisti



Classifica



Album


Anno Chart Posizione
1969 Pop Albums 6

Singoli


Anno Singolo Chart Posizione
1968 Touch Me / Wild Child Pop Singles 3
1969 Wishful Sinful / Who Scared You Pop Singles 44
1969 Tell All the People / Easy Ride Pop Singles 57
1969 Runnin' Blue / Do It Pop Singles 64

Note


  1. (EN) Doors, The Soft Parade, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 2 settembre 2015.
  2. (EN) Gold/Platinum, su musiccanada.com, Music Canada. URL consultato il 2 settembre 2015.
  3. (EN) The Doors - The Soft Parade – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 2 settembre 2015.
  4. Rapizza, Fabio. The Doors 1967-2007. Le porte sono ancora aperte, Editori Riuniti, 2007, pag. 67
  5. Rapizza, Fabio. The Doors 1967-2007. Le porte sono ancora aperte, Editori Riuniti, 2007, pag. 68
  6. (EN) Richie Unterberger, The Soft Parade, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 22 giugno 2016.
  7. da The New Rolling Stone Album Guide di Nathan Brackett with David Hoard, pagina 254
  8. Pasini, Aurelio. The Doors. Until the End - Testi commentati, Arcana Edizioni Srl, 2008, pag. 102, ISBN 978-88-6231-012-3

Collegamenti esterni


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На других языках


[de] The Soft Parade

The Soft Parade ist das vierte Album von The Doors. Es erschien im Juli 1969.

[en] The Soft Parade

The Soft Parade is the fourth studio album by American rock band the Doors, released on July 18, 1969, by Elektra Records. Most of the album was recorded following a grueling tour during which the band was left with little time to compose new material. Record producer Paul A. Rothchild recommended a total departure from the Doors' first three albums: develop a fuller sound by incorporating brass and string arrangements provided by Paul Harris. Lead singer Jim Morrison, who was dealing with personal issues and focusing more on his poetry, was less involved in the songwriting process, leaving guitarist Robby Krieger to increase his own creative output.

[es] The Soft Parade

The Soft Parade es el cuarto álbum de estudio de la banda de rock estadounidense The Doors, publicado en 1969.
- [it] The Soft Parade

[ru] The Soft Parade

The Soft Parade (с англ. — «Тихий парад») — четвёртый студийный альбом американской рок-группы The Doors, выпущенный 18 июля 1969 года на лейбле Elektra. Запись большей части диска началась по окончании напряжённого европейского турне, после которого у группы оставалось малое количество времени для сочинения песен. В свою очередь, продюсер пластинки, Пол Ротшильд, посоветовал The Doors отойти от привычного им звучания и последовать примеру популярных в то время групп The Beatles, The Byrds и Blood, Sweat & Tears, что часто обращались к духовым и струнным инструментам. В то же время фронтмен группы, Джим Моррисон, увлёкся алкоголем и уделял больше времени поэзии, нежели написанию песен, и потому руководство над записью альбома полностью легло на плечи гитариста Робби Кригера.



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