Proveniente da una famiglia di musicisti, inizia la sua carriera sin dall'infanzia a seguito delle insistenze del padre che suonava il violino e la batteria. Il suo primo strumento è stato il violino. Successivamente studia sassofono, clarinetto e flauto.
Si avvicina al jazz dopo il 1945 ascoltando i dischi di John Coltrane, Charlie Parker e Stan Getz.
Nel 1950 un dirigente del Jazz Club di Padova lo ascolta per caso e lo presenta ad un gruppo di appassionati. Comincia così il suo ingresso nel mondo del jazz: successi e difficoltà non tardano ad arrivare.
Carriera
Nel 1955 lascia l'Italia per esibirsi in Francia, Germania e Svezia: suona con i jazzisti locali ed incontra Chet Baker, Lionel Hampton, Lars Gullin.
Nel 1957 prende il volo verso l'Estremo Oriente con una propria formazione: un quintetto con Mario Costalonga (tromba-trombone-vibrafono); Silvano Salviati (pianoforte); Alfredo Bendini (batteria); Sandro Paganucci (contrabbasso e canto). Singapore, Saigon, Tokio, Hong-Kong diventano le sue “basi” ed è qui che incontra e suona con Tony Scott, Milt Jackson, Percy Heat, Jack Teagarden, Frank Sinatra.
Nel dicembre dello stesso anno partecipa con l'Orchestra di Gil Cuppini alla Gershwiniana al Teatro alla Scala e, con il suo sassofono soprano, esegue un apprezzato improvvisato assolo.
Nell'anno 1972 viene inviato dalla RAI a rappresentare l'Italia nella International Big Band al Festival del Jazz a Parigi. Suonano anche Ole Molin, Nicls Hemming, Niels-Henning Ørsted Pedersen, Bengst Hallberg, Daniel Humair, Malcolm Griffiths, Lee Konitz. Il Direttore d'orchestra è Martial Solar.
Nel 1973 partecipa a Roma, come aggiunto all'Orchestra RAI, al Concerto di Frank Rosolino, Conte Candoli, Tony Scott.
Per parecchi anni, in tutta Italia, effettua concerti con Enrico Intra ai quali si affiancano sovente Severino Gazzelloni, Pino Presti, Tullio De Piscopo e Sergio Farina; partecipa a manifestazioni canore come il Festival di Sanremo e la Gondola d'oro di Venezia con l'Orchestra RAI.
Da ricordare la sua partecipazione alla registrazione dell'album Gerry Mulligan meets Enrico Intra (1976), con vari interventi da solista al sassofono soprano e al flauto.
Si dedica inoltre alla composizione di musiche da commento, senza tralasciare peraltro lo studio delle tecniche di registrazione.
Nel 1977 lascia l'attività di musicista. Non l'abbandona però: completa la sua carriera musicale aprendo un suo Studio di Registrazione nel quale incide numerosi albums per musicisti di jazz americani che si trovano in tournée in Italia.
Lo studio Barigozzi
Nel 1974 nasce dunque a Milano in via E.Nöe (accanto allo storico Bar Basso)
lo “Studio Barigozzi” e decolla sia nel campo della musica leggera che nella registrazione di jingle pubblicitari. Il Jazz arriva allo Studio nel 1975 quando Barigozzi entra in contatto prima con Sergio Veschi della Red Records poi con il produttore Giovanni Bonandrini della Black Saint/Soul Note.
Lo “Studio Barigozzi” diventa così nel corso di un ventennio un valido punto di riferimento per molti musicisti jazz italiani e stranieri.
2011 - Rare and Unissued Jazz concerts - Jazz in Italy in the 50s (Riviera Jazz Records RJR cd 018)
Note
Comune di Milano, App di ricerca defunti Not 2 4get.
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