Gianni Cazzola (San Giovanni in Persiceto, 9 maggio 1938) è un batterista italiano, uno dei più prolifici e apprezzati strumentisti della scena jazz italiana.
Gianni Cazzola | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Jazz |
Periodo di attività musicale | 1957 – in attività |
Strumento | batteria |
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Si avvicina allo batteria da bambino, acquisendo in breve tempo una buona padronanza dello strumento, anche grazie alla scoperta e all'ascolto dei grandi batteristi jazz d'oltreoceano. Il suo percorso a livello professionale inizia nel 1957, quando a 19 anni entra a far parte della formazione del chitarrista Franco Cerri. L'anno seguente il sassofonista Gianni Basso e il trombettista Oscar Valdambrini, leaders del quintetto Basso-Valdambrini (con Renato Sellani al pianoforte e Giorgio Azzolini al contrabbasso), lo chiamano per completare l'organico del quintetto. La sua carriera è caratterizzata da un crescendo di esperienze, che lo portano anno dopo anno a collaborare con musicisti e interpreti di grande notorietà, con nomi di spicco quali Billie Holiday, Chet Baker, Tommy Flanagan, Gerry Mulligan, Dexter Gordon, Lee Konitz, Phil Woods, Sarah Vaughan, Helen Merrill e molti altri, partecipando a numerosi concerti e festivals internazionali.
Dopo aver fondato nel 1988 "l'Italian Repertory Quartet", con il bassista Piero Leveratto, il pianista Marcello Tonolo e il tenorsassofonista Jacopo Jacopetti, inizia nel 1992 la collaborazione con il trio del pianista Dado Moroni, con Rosario Bonaccorso al contrabbasso. Nell'estate 1993, in occasione della partecipazione a Umbria Jazz, rappresenta l'Italia per il circuito radiofonico Europeo. Nel luglio 2017, con un omaggio al pianista Newyorkese Fats Waller, è ancora a Umbria Jazz (UJ 17) alla guida di un sestetto composto da Sandro Gibellini (chitarra), Alan Farrington (voce), Alfredo Ferraris (clarinetto), Marco Bianchi (vibrafono) e Roberto Piccolo (contrabbasso).[1]
Ha avuto anche qualche significativa esperienza in ambito pop, suonando con l'orchestra di Pino Presti per la cantante Mina in famosi brani come Grande, grande, grande ed E penso a te, e con l'orchestra di Augusto Martelli (L'Orchestra di Augusto Martelli dal vivo).
Sempre attivo con registrazioni discografiche e concerti, Gianni Cazzola è citato nella enciclopedia Treccani "Tra i musicisti di alto livello espressi dal jazz italiano"[2].
«Mr. Cazzola è più di un musicista: è un pezzo della storia del jazz. I suoi tamburi hanno sostenuto, suonato e corroborato i più grandi jazzisti che il globo abbia ospitato...[3]» |
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