È l'uomo per me/So che non è così è il 60° singolo di Mina, pubblicato a marzo del 1964 su vinile a 45 giri dall'etichetta Ri-Fi.[1][2]
È l'uomo per me So che non è così singolo discografico | |
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Artista | Mina |
Pubblicazione | marzo 1964 |
Album di provenienza | Studio uno |
Genere | Musica leggera Pop |
Etichetta | Ri-Fi RFN NP 16050 |
Arrangiamenti | Augusto Martelli |
Registrazione | mono |
Formati | 7" |
Note | Grafica di Romano Vitale |
Mina - cronologia | |
Singolo precedente (1964) Singolo successivo
Città vuota/È inutile (1964) |
Ristampato con copertina analoga, ma con differente colorazione dei bordi: arancione nella prima versione, rosa nella successiva.
Esiste anche la versione per jukebox.
Arrangiamenti, orchestra e direzione orchestrale di Augusto Martelli.
Secondo singolo pubblicato con la Ri-Fi, media casa discografica ma l'unica disposta a dar fiducia alla cantante durante il periodo di accanimento mediatico nei suoi confronti (con conseguente cacciata dalla Televisione di Stato), per la scandalosa relazione con Corrado Pani, sposato, e alla successiva nascita di un figlio, Massimiliano.[3][4]
RiFi è la nuova etichetta per cui Mina incide le novità, mentre Italdisc ormai si accontenta di vecchie registrazioni inedite o di raccolte di materiale già stampato all'epoca del sodalizio con la cantante.[4]
Il brani È l'uomo per me e Città vuota, quest'ultimo pubblicato a dicembre 1963 nel primo singolo della Ri-Fi ristampato a febbraio, sono le due canzoni che maggiormente contribuirono al rilancio dell'immagine personale e musicale dell'artista e al suo rientro in televisione dopo l'allontanamento imposto da ipocriti chiesaiuoli.[4] L'enorme successo dei due singoli e dell'album che li conterrà (Studio uno fu il più venduto del 1965),[5] il precedente bagno di folla entusiasta ai concerti per il rientro sulle scene alla Bussola di Focette in Versilia durante l'estate 1963,[6] la costante presenza di Mina nei caroselli per l'Industria Italiana della Birra, girati a fine 1962 e messi in onda tra aprile e agosto 1963 dalla stessa televisione che l'aveva bandita, testimoniano il rapporto di stima tra l'artista e il pubblico, che non l'aveva abbandonata in un difficile periodo della vita e della carriera.[7]
Nel maggio del 1964 È l'uomo per me conferma la leader-ship di Mina nella hit-parade, con l'intero mese al primo posto, contemporaneamente alla terza piazza di tre settimane ottenuta con Città vuota.
Classifica ![]() |
Posizione | Settimane |
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11 aprile | 10 | 1 |
18 aprile | 4 | 1 |
25 aprile | 3 | 1 |
2 maggio - 27 giugno | 1 | 9 |
4 luglio | 5 | 1 |
11 luglio | 6 | 1 |
18 luglio | 5 | 1 |
Data | Posizione | Settimane |
---|---|---|
25 luglio | 8 | 1 |
1 agosto | 7 | 1 |
8 agosto | 9 | 1 |
15 agosto | 12[9] | 1 |
22 agosto | 10 | 1 |
29 agosto | 7 | 1 |
5 settembre | 9 | 1 |
Entra direttamente tra le prime dieci per rimanervi per circa 6 mesi, con 9 settimane consecutive al primo posto e 13 in totale tra le prime 5.
Tra i singoli più venduti alla fine del 1964 sarà il 7º, ancora meglio di Città vuota, solo 9º.[10]
Cover di He Walks Like a Man, primo successo discografico (1964) della cantante country statunitense Jody Miller, inserita nell'LP Studio uno del 1965. Dal punto di vista musicale, la cover ha l'insolita particolarità di avere un inciso completamente differente rispetto all'originale.
Una registrazione dal vivo del brano intero (durata 2:25) per la prima puntata della trasmissione Johnny 7 del 2 luglio 1964[11] è presente nel DVD Gli anni Rai 1962-1965 Vol. 9, inserito in un cofanetto monografico di 10 volumi pubblicato da Rai Trade e GSU nel 2008.
Un frammento (durata 0:38) tratto da un medley per la 3ª puntata di Senza rete (programma televisivo) dell'11 luglio 1968[12] è invece disponibile sul DVD Gli anni Rai 1967-1968 Vol. 5.
La canzone è usata come sottofondo per i titoli iniziali del film Due partite del 2009 diretto da Enzo Monteleone, che racconta le angosce dell'universo femminile degli anni sessanta, paragonate a quelle che vivono le figlie delle quattro protagoniste trenta anni più tardi. Significativa la scelta di brani di Mina (che nel finale canta anche Se telefonando sui titoli di coda, senza comparire mai nel film), per introdurre lo spirito e rappresentare l'atmosfera sociale di un'epoca.
Nel 1964, Mina incide la versione in spagnolo, intitolata Mi hombre será (non è noto l'autore del testo) per l'EP El crossfire/Ciudad solitaria/Mi hombre será/Se que no es así (Belter 51.374), che verrà inserita nella raccolta Mina latina del 1998.
Nel 1965 Graziella Caly con il complesso gli Enigmisti incide un 45 giri con la versione italiana (Nuova Enigmistica Tascabile, N. 506), testo di Vito Pallavicini e Gaspare Abbate.
Uno dei pochi brani di Bruno Martelli scritti insieme al figlio Augusto, pianista ed arrangiatore, nonché futuro compagno di Mina nella vita.
Nel 1964, Mina incide la versione in spagnolo, intitolata Se que no es así (non è noto l'autore del testo) per l'EP El crossfire/Ciudad solitaria/Mi hombre será/Se que no es así (Belter 51.374), nella raccolta Mina latina del 1998. La versione italiana fu pubblicata in Spagna sull'EP del 1964 Città vuota/Valentino vale/È inutile/So che non è così (Belter 51.405).
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