Fu scritta dal batterista del gruppo Roger Taylor e commissionata insieme ad altre canzoni, tra cui la celebre Who Wants to Live Forever, per il film Highlander - L'ultimo immortale del regista Russell Mulcahy.
Il singolo raggiunse la Top 10 in diverse classifiche mondiali, rilanciando definitivamente i Queen con il Magic Tour.
Registrazione
Nome
La battuta «a kind of magic» è effettivamente usata nel film Highlander - L'ultimo immortale con Christopher Lambert. Questa impressionò a tal punto Taylor che la inserì come tema centrale della nuova canzone. Sono presenti riferimenti al film nel testo: «one prize, one goal»; «no mortal man»; «there can be only one» (it. un premio, un unico obiettivo; nessun uomo mortale; ne può restare soltanto uno)
Composizione
Taylor scrisse la melodia e gli accordi per la versione del film. Freddie Mercury introdusse una nuova parte di basso, aggiunse dei break strumentali e cambiò il finale del brano. Furono Mercury e David Richards a produrre questa nuova versione, successivamente inclusa nell'album A Kind of Magic. La traccia originale di Taylor invece fu usata esclusivamente nel film.
Video musicale
Il videoclip del brano è stato diretto da Russell Mulcahy, regista di Highlander. Freddie Mercury, vestito da mago, entra in un vecchio teatro abbandonato (il Playhouse Theatre di Londra) dove gli altri componenti della band, vestiti come degli hobo, stanno dormendo e vengono risvegliati proprio dal suo ingresso. In seguito i Queen appaiono vestiti regolarmente con i loro strumenti. Durante il video, figure di cartoni animati, realizzati dalla Disney, danzano al ritmo della musica. Nel filmato, Brian May, stranamente, non utilizza la sua tradizionale chitarra Red Special, bensì una copia del 1984.
Album/single version - 4:25 - inclusa nell'omonimo album
Extended version - 6:25 - versione inclusa unicamente nel singolo 12" del 1986 e successivamente nella raccolta The 12" Collection, del 1992. Sul finire del brano vi è una parte inedita dell'assolo di Brian May che non è inserita nel brano originale.
A Kind of 'A Kind Of Magic' - 3:38 - inclusa come bonus track unicamente nella versione CD EMI del 1986 dell'album A Kind of Magic. Si tratta di una versione remixata del brano originale. Come per la versione precedente, anche in questa è stata inserita la parte inedita dell'assolo di Brian May che non compare nella versione album.
Highlander version - 4:22 - versione originaria del brano, solo successivamente modificata nella versione più conosciuta. Fu utilizzata nel 1986, insieme alla versione album per la colonna sonora del film Highlander - l'ultimo immortale e, nel 2011 è stata inserita come bonus track nell'edizione rimasterizzata dalla Island/Universal dell'album A Kind Of Magic - CD 2).
Lato B
A Dozen Red Roses for My Darling non è mai stata pubblicata su album.
La canzone è comparsa solo nel 1986 come lato B di A Kind of Magic (in Europa), di Princes of the Universe (in Australia, Giappone e Stati Uniti) e nel film Highlander - L'ultimo immortale dello stesso anno.
Si tratta di una versione strumentale remixata del brano Don't Lose Your Head.
Entrambi i pezzi sono stati scritti da Roger Taylor.
Gimme the Prize (il cui sottotitolo è Kurgan's Theme[5]) è stato composto da Brian May.
Il brano compare nel film di Russell Mulcahy Highlander - L'ultimo immortale. Il testo fa un esplicito riferimento a uno dei leitmotiv del film, ovvero il conseguimento di una ricompensa.
La canzone è strettamente legata ad un'altra composizione dello stesso album, Princes of the Universe, con la quale condivide una parte dell'accompagnamento e la tematica.
All'interno compaiono alcuni spezzoni audio tratti dalla pellicola: risate del Kurgan, combattimenti con la spada, oltre alla celebre frase «There can be only one» e alla massima «I have something to say: it's better to burn out than fade away!» (it. Ho una cosa da dire: è meglio bruciare subito che spegnersi lentamente!).
(ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ªed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN84-8048-639-2.
(EN) Queen – Chart history, su Billboard. URL consultato il 19 maggio 2015.
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