Born in the U.S.A. è una canzone di Bruce Springsteen tratta dall'omonimo album e pubblicata come singolo nell'ottobre del 1984. È senza dubbio uno dei brani più famosi che abbia realizzato, nonché un pezzo celebre rock.[6]
Born in the U.S.A. singolo discografico | |
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Artista | Bruce Springsteen |
Pubblicazione | 30 ottobre 1984 |
Durata | 4:39 |
Album di provenienza | Born in the U.S.A. |
Genere | Heartland rock Album-oriented rock |
Etichetta | Columbia Records |
Produttore | Jon Landau, Chuck Plotkin, Bruce Springsteen, Steve Van Zandt |
Registrazione | maggio 1982 a New York |
Formati | 45 giri |
Certificazioni originali | |
Dischi d'oro | ![]() (vendite: 45 000+) ![]() (vendite: 5 000+) ![]() (vendite: 400 000+) |
Dischi di platino | ![]() (vendite: 3 000 000+) |
Certificazioni FIMI (dal 2009) | |
Dischi di platino | ![]() (vendite: 70 000+) |
Bruce Springsteen - cronologia | |
Singolo precedente (1984) Singolo successivo
(1985) |
La canzone è stata inserita alla posizione numero 275 nella lista delle 500 migliori canzoni secondo Rolling Stone e nel 2001 la RIAA l'ha inclusa al 59º posto tra le 365 canzoni del secolo.
Inizialmente la canzone fu scritta nel 1981 per un film che Paul Schrader aveva intenzione di realizzare. Born in the U.S.A. andò talmente bene che Springsteen decise di usarla per il suo album.
Nel marzo 1982, Springsteen riprese la canzone con una struttura musicale diversa. La versione che registrò in seguito con tutta la E Street Band fu quella che due anni dopo, nel 1984, appare sull'album Born in the U.S.A..
Alla fine del 1984, il singolo di Born in the U.S.A. ebbe un enorme successo, raggiungendo il nono posto nella Billboard Hot 100 e il quinto posto nel Regno Unito.
La canzone tratta degli effetti della Guerra del Vietnam sugli statunitensi, sebbene sia spesso interpretato come un tema patriottico, fraintendendo così il significato. Il presidente repubblicano Ronald Reagan volle utilizzare la canzone per la sua campagna elettorale, ma Springsteen rifiutò.[7]
È in parte un tributo agli amici di Springsteen che combatterono nella guerra, alcuni dei quali non tornarono.
In generale la canzone parla delle sue umili origini, di come venga mandato in guerra e del suo ritorno in patria. Inoltre è presente una parte che descrive la tragica morte del fratello del protagonista, morto nell'assedio di Khe Sanh, nonostante quest'ultimo abbia riguardato l'Armata popolare vietnamita e non i Viet Cong come viene detto nel brano. Alla fine gli Americani prevalsero nell'assedio, solo per poi ritirarsi dall'avamposto pochi mesi dopo, e quindi l'assedio divenne il simbolo della futilità di tutto lo sforzo compiuto dai soldati americani durante la guerra; ciò infatti viene denunciato nella strofa:
(EN)
«They're still there, he's all gone» |
(IT)
«Loro sono ancora là, lui non c'è più» |
(Bruce Springsteen, Born in the U.S.A.) |
Pubblicato anche su CD nel 1988 (Columbia 38K-04680-S1)
Remix di Arthur Baker
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