Canzoni della cupa è il decimo album in studio del cantautore italiano Vinicio Capossela. L'album, pubblicato il 5 maggio 2016, è prodotto da La Cùpa e distribuito da Warner Music.
Canzoni della cupa album in studio | |
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Artista | Vinicio Capossela |
Pubblicazione | 5 maggio 2016 |
Durata | 120:00 |
Dischi | 2 |
Tracce | 28 |
Genere | Folk |
Etichetta | La Cùpa , Warner Music Italy |
Produttore | Vinicio Capossela, Taketo Gohara, Alessandro Stefana |
Registrazione | Prima sessione nel 2003 a Cabras (Oristano) e seconda sessione nel 2015 a Calitri (Avellino) |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | ![]() (vendite: 25 000+) |
Vinicio Capossela - cronologia | |
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(2019) |
L'album parla soprattutto dell'Irpinia, terra d'origine dei genitori dell'artista e ha richiesto 13 anni di gestazione[2]. L'uscita, anticipata dal brano Il Pumminale e programmata per il 4 marzo 2016[3], è stata rimandata al 5 maggio 2016 a causa di problemi di salute del cantautore che si è dovuto sottoporre ad un delicato intervento chirurgico alle corde vocali[4].
Diverse tracce dell'album sono riscritture o reinterpretazioni di vecchi brani di Matteo Salvatore, storico cantautore della provincia di Foggia.
Qui di seguito sono riportate la note di presentazione dell'album pubblicate sul sito dell'Autore[5]
[...] un'opera originale in cui l'artista esplora quel territorio giacimento di culture, racconti e canti che hanno ispirato il suo ultimo romanzo, “Il Paese dei Coppoloni”. Un mondo che la Storia ha seminterrato, ma che fa sentire l'eco e il suono se gli si presta orecchio e ci si dispone al sogno, come lo ha definito proprio Capossela.
“Canzoni della Cupa” è un disco composto da due lati, Polvere e Ombra.
«Se la gratitudine si nutre di attesa, queste Canzoni della Cupa, sono l'opera per la quale ho maturato più gratitudine – racconta Vinicio Capossela – Gratitudine ricambiata, visto che dal 2003 ad oggi si sono riprodotte fino a presentarsi ora al pubblico in disco doppio e vinile quadruplo. Del resto sono un po' l'opera della vita, dunque sono vitali, come maggio, il mese in cui usciranno… Il mese delle rose, dei rosari e delle spine. Che la loro nuova vita gli sia lieve. Grazie a tutti».
Alla pubblicazione di “Canzoni della Cupa” seguirà un tour estivo in tutta Italia, anticipato da una sorpresa live.
"Il Pumminale" deriva dal nome che la cultura popolare dava all'antico Licantropo, il cane mannaro, che misura guardando alla luna l'ampiezza della sua solitudine. “Il Pumminale”, primo brano estratto da “Canzoni della Cupa”, è ispirato a una delle doppie anime dell'uomo che la cultura popolare – dove più labile era il confine tra Realtà e mondo della Verità – ci ha abituato a conoscere. Un mondo in cui non c'è distinzione netta tra umano e animale, in cui tutta la natura è espressione della divinità e per questo inconoscibile, se non con l'esperienza diretta.
Il video del brano è un vero e proprio “short movie” girato in Irpinia dal regista americano Lech Kowalski, figura di culto nella scena cinematografica underground.[5]
Classifica (2016) | Posizione massima |
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Italia[6] | 1 |
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