Character è il settimo LP pubblicato dal gruppo melodic death metal svedese Dark Tranquillity.
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Character album in studio | |
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Artista | Dark Tranquillity |
Pubblicazione | 24 gennaio 2005 |
Durata | 19:46 |
Dischi | 1 |
Tracce | 11 |
Genere | Melodic death metal |
Etichetta | Century Media |
Produttore | Dark Tranquillity |
Registrazione | Studio Fredman Göteborg, Svezia |
Formati | CD, 2 CD, LP |
Dark Tranquillity - cronologia | |
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(2007) |
Sono trascorsi ormai 10 anni da The Gallery e anche di più dall'esordio Skydancer: è da quei tempi che la fantasia di Micheal Stanne e soci non si è mai arrestata nel suo continuo innovare e rinnovare. Innovare il cosiddetto "Gothenburg Sound", di cui i Tranquillity sono rimasti fra i pochi portabandiera, dopo il cambio di stile degli In Flames e lo scioglimento degli At the Gates. L'album è sostanzialmente una conferma di quello che è lo stile musicale ed artistico del gruppo, forse a scapito dello spirito di sperimentazione, che i Dark Tranquillity avevano lasciato a "briglia sciolta" in Projector.
"The New Build", opener del disco, è un brano che ben rappresenta il ponte fra gli esordi del gruppi e le ultime produzioni; è veloce e dura, il growl di Mikael Stanne richiama molto le sonorità di The Mind's I e l'elettronica di Martin Brändström si integra, finalmente, in maniera ottimale con il resto della linea sonora.
"Through Smudged Lenses" e "Out of Nothing", si presentano come una rivisitazione di temi e sperimentazioni già trattati in Damage Done: le commistioni tra nuovi elementi quali gothic, elettronica e industrial, con il tradizionale sound death del sestetto svedese, appaiono interessanti senza però sorprendere eccessivamente.
"One Thought" e "Dry Run", sono brani interessanti, che ben interfacciano le linee sonore di tastiere e pianoforte, con forti tappeti ritmici di chitarra. Lo stesso si può dire di "Am I 1?", che a tratti richiama le sonorità di Projector
Chiudono il disco "Senses Tide" e "My Negation": se la prima si presenta con una pregevole introduzione di tastiere, ma tutto sommato segue le linee melodiche dei precedenti brani, la seconda si rivela essere un piccolo capolavoro, forte di un pathos e di una certa vena di drammaticità.
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