Che fine ha fatto Lazlotòz è l'album d'esordio come solista del cantante e chitarrista Giorgio Canali.
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Che fine ha fatto Lazlotòz album in studio | |
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Artista | Giorgio Canali |
Pubblicazione | 1998 |
Durata | 48:23 |
Dischi | 1 |
Tracce | 12 |
Genere | Indie rock |
Etichetta | Sonica-Virgin |
Giorgio Canali - cronologia | |
Album precedente — Album successivo
(2002) |
L'album è stato pubblicato nel 1998 dalla Sonica-Virgin.
Il titolo fa riferimento a László Tóth, il folle che nel 1972 prese a martellate la Pietà di Michelangelo.
Il disco d'esordio di Canali (a cui partecipa la successiva band di Canali, i Rossofuoco) contiene 12 tracce ed è costituito da canzoni tipicamente rock decisamente feroci alternate a canzoni caratterizzate da atmosfere dilatate ed ampio spazio lasciato alla poetica. Nel secondo gruppo spicca Nuvole e Bleriot che, partendo dall'"aria piuttosto densa di un bistrot", cita l'impresa del pioniere dell'aviazione Louis Blériot, per spaziare fino a tematiche esistenziali d'ampio respiro. All'estremo opposto si trova 1,2,3,1000 Vietnam, in lingua francese, rabbiosa e violenta: da notare come Canali suoni da anni una chitarra su cui è presente la bandiera del Vietnam, a ricordo di una resistenza armata risultata vincitrice - con mezzi non pacifici - sull'imperialismo occidentale. Tale scelta, del resto, fa perfettamente parte del personaggio: lo stesso Canali, in un diverso testo, canta: "Non ho nessuna pregiudiziale se sono io a decidere a chi sparare". Di tutt'altro tenore Lazlotoz, riferita al nome volutamente storpiato di László Tóth, ungherese con problemi psichiatrici divenuto famoso per aver vandalizzato la Pietà vaticana; si tratta di una canzone ironica e dissacrante: raffigura Dio in una surreale quotidianità domestica, costretto tra il rumore della Santa Messa in TV e i rimproveri di una moglie isterica.
Durata totale: 48:23
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