Face Up è il quinto album solista della cantante pop/soul britannica Lisa Stansfield, pubblicato nel giugno 2001, per la casa discografica BMG/Arista. Il lavoro rappresenta l'ultimo album di inediti di studio della Stansfield per la major, prima del suo temporaneo passaggio all'etichetta ZTT Records/Edel International. La BMG/Arista, però, farà uscire anche "Biography - The Greatest Hits", la prima collection di brani di successo di Lisa, e ristamperà - sia separatamente che in un'unica "The Complete Collection", contenente circa 100 pezzi, tra cui una quindicina di bonus tracks - i primi cinque album solisti dell'artista (dal disco di debutto Affection del 1989 allo stesso Face Up, compresa anche la colonna sonora Swing, da lei composta per l'omonimo film indipendente del 1999, di cui è anche la protagonista femminile), in edizioni rimasterizzate in digipak, su ciascuna delle quali vengono aggiunte diverse bonus tracks, prima di lasciarla definitivamente firmare con la ZTT Records/Edel International (con cui realizzerà, comunque, soltanto il suo sesto album, The Moment, e la relativa ristampa, The Moment - Gold Edition, con bonus remixes e sezione CD-ROM con videoclip di 2 dei 4 singoli).
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Face Up album in studio | |
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Artista | Lisa Stansfield |
Pubblicazione | giugno 2001 |
Durata | 58:14 (album 2001) 78:32 (CD 2003) |
Dischi | 1 |
Tracce | 13 (album 2001) 16 (CD 2003) |
Genere | Funk Dance Disco Soul Pop Rhythm and blues Pop |
Etichetta | BMG / Arista |
Produttore | Ian Devaney |
Arrangiamenti | Ian Devaney (musiche) Lisa Stansfield (voci) |
Registrazione | 2001 (You Get Me: 1997) |
Note | 1 + 1 singoli estratti: Let's Just Call It Love (UK #48, Italia #55, Svizzera #84), 8-3-1 (singolo UK ritirato prima dell'uscita); 3 bonus tracks nell'edizione rimasterizzata in CD del 2003: All over Me, Can't Wait to e You Get Me; l'album (che non è nemmeno entrato in classifica né in Italia, né negli USA, né in Australia) non è andato oltre il #38 in UK, riscuotendo invece un grande successo nell'Europa centrale: #19 in Svizzera, #26 in Austria, #29 in Germania. Face Up è stato l'ultimo album di inediti di studio inciso da Lisa Stansfield per la major BMG / Arista; l'edizione giapponese in CD del 2001 conteneva già, nella normale track listing, sia All over Me che Can't Wait to. |
Lisa Stansfield - cronologia | |
Album precedente Swing (1999)Album successivo
(2003) |
L'ultimo album di inediti di studio di Lisa Stansfield per la major è stato nuovamente prodotto da suo marito e collaboratore, Ian Devaney, che aveva già prodotto i due lavori precedenti, "So Natural" del 1993 e l'omonimo "Lisa Stansfield" del 1997 (e che qui, come altrove, suona anche la chitarra e le tastiere, oltre a curare la programmazione). Tutti i brani di Face Up sono stati composti dagli stessi Lisa ed Ian con il fedele Richard Darbyshire (che, dal 1993, all'epoca del terzo long playing, ha sostituito nella band Andy Morris, con cui la coppia ha confezionato i primi due LP - anche Darbyshire suona la chitarra qui, oltre a partecipare ai cori), tranne You Can Do That e When the Last Sun Goes Down, co-composte anche da Musker, il secondo singolo UK 8-3-1 (ritirato poco prima dell'uscita) e Can't Wait to (una delle bonus tracks), entrambe co-composte anche da Kelly, invece, ed infine il contemporary R&B di Boyfriend, scritta solo dalla coppia Stansfield/Devaney.
Nel complesso, da un punto di vista strettamente commerciale, Face Up, in quanto album, è stato un flop pressoché completo: non è andato oltre il Numero 38 in Gran Bretagna, dove è uscito di classifica dopo due sole settimane di permanenza, e non si è nemmeno piazzato tra i primi 200 né negli USA, né in Australia, né in Italia (rappresentando qui l'unico album di Lisa Stansfield a non essere affatto entrato nella hit parade). Il long playing, però, ha ottenuto un grande successo nei paesi di lingua tedesca dell'Europa centrale - Top 20 in Svizzera, Top 30 sia in Germania che in Austria - dove ha riscosso anche un enorme successo radiofonico, rimanendo in rotazione continua, per tutta la durata dell'anno promozionale.
Dei due singoli tratti dall'album, soltanto il primo, Let's Just Call It Love, un brano di contemporary R&B, che ricorda, a tratti, le sonorità ed i ritmi del moderno jungle, è stato una hit minore, raggiungendo la sua posizione più alta proprio nella madrepatria inglese, stavolta, dove è salita fino al Numero 48 nella UK Top 75 dei singoli, costituendo comunque il suo peggior risultato in formato 45 giri/CD singolo. Non è andata molto meglio altrove, soprattutto in Italia e in Svizzera, dove, anzi, il singolo ha fatto decisamente peggio, fermandosi al Numero 55 nella penisola e stallando al Numero 84 nel paese alpino. Il secondo singolo estratto avrebbe dovuto essere l'inno disco music intitolato 8-3-1 (i numeri provengono dal ritornello, che fa così: '8 letters, 3 words, 1 meaning/feeling', «8 lettere, 3 parole, 1 solo significato/feeling», riferendosi alla frase in lingua inglese 'I love you', «Ti amo», un'unità linguistica, di fatto costituita da otto lettere e tre parole), ma l'uscita è stata bloccata all'ultimo momento, a causa del poco interesse per l'artista all'epoca.
Nonostante lo scarso successo generale, la cantante e l'album hanno ottenuto una recensione a dir poco entusiasta, da parte del critico Nigel Williamson. In questa recensione, di cui seguono sotto alcuni estratti, in traduzione italiana, Williamson (che ha preso parte all'intero progetto delle ristampe masterizzate, a cui ha partecipato in prima persona, riscrivendo le note di copertina aggiornate per l'artista) descrive il lavoro nel dettaglio, traccia per traccia, paragonando l'abilità compositiva della Stansfield e di Ian Devaney a quella del grande Burt Bacharach, indicando chiaramente la canzone preferita dalla stessa Lisa sull'LP, ricordandone anche il leggendario ispiratore di sempre, il cantante soul Barry White, che ha persino duettato con lei in una riedizione della sua prima Numero 1 britannica, la hit internazionale All Around the World, e sottolineando che non ci sono Alicia Keys, Macy Gray o la ex Destiny's Child Beyoncé che tengano: nessuna di queste giovani artiste, per quanto brave, è riuscita a mettere minimamente in ombra l'innegabile, indubbio, indiscutibile talento della «ragazza di Roachdale», secondo Williamson.
"Da quando è entrata nell'immaginario collettivo, nel 1989 (...), la voce soul di Lisa Stansfield è diventata (...) parte integrante della colonna sonora delle nostre vite. Ha vinto quasi ogni premio assegnato dall'industria musicale, lanciandosi in una parallela carriera di successo come attrice. Ma il suo primo album del nuovo millennio le presentava una nuova prova da superare. Con l'emergere di un'intera nuova generazione di cantanti soul giovani e brave, quali Alicia Keys e Macy Gray, c'era ancora spazio per Lisa Stansfield? Non c'era bisogno di preoccuparsi, ovviamente. (...) Face Up, pubblicato nel 2001, (...) colpisce non solo per il modo senza tempo con cui approccia il funky e il soul più classici, ma anche per la maniera avventurosa e coraggiosa in cui ha abbracciato ogni varietà del moderno R&B, rendendole completamente proprie. (...) Il brano di apertura, I've Got Something Better, è un classico soul, un po' démodé, del genere che è diventato un marchio di fabbrica tra i più riconosciuti di Lisa Stansfield. Il brano successivo, però, Let's Just Call It Love (primo singolo estratto), vede l'artista cimentarsi con i contemporanei ritmi urbani dell'R&B (a tratti, presenta degli innesti jungle appena accennati, ma che danno al pezzo quella marcia in più). La ballata mozzafiato How Could You? ha una melodia così potente che sembra quasi avere origine dalla penna del grande Burt Bacharach; invece, si tratta di un'altra composizione della collaudata coppia formata da Lisa e dal marito e collaboratore Ian Devaney, insieme autori di numerosi successi. L'intelligente Wish on Me e l'appassionata Didn't I (la canzone da lei preferita sull'album) non fanno che illustrare più a fondo la varietà emotiva di Lisa. L'inno disco music intitolato 8-3-1 (secondo e ultimo singolo estratto, ma ritirato dal mercato poco prima dell'uscita, a causa del flop commerciale dell'album) rimanda al funky anni settanta con cui Lisa è cresciuta, mentre il tenero soul della title track ricorda l'ispiratore di sempre, il leggendario Barry White. D'altro canto, Boyfriend rappresenta il tipo di contemporary R&B che avrebbero potuto registrare le Destiny's Child di Beyoncé. Infine, l'album si chiude in crescendo, con l'irresistibile funky di All over Me (già sull'edizione giapponese, aggiunta nell'edizione anglo-europea soltanto nel CD rimasterizzato del 2003 - la versione originale del 2001 si chiudeva invece con un'altra ballad, intitolata When the Last Sun Goes Down). La diversità stilistica ha rappresentato una decisione cosciente (...). Face Up è rifinito e sofisticato come abbiamo imparato ad aspettarci da Lisa Stansfield. Tuttavia, l'album ha, allo stesso tempo, una freschezza degna di nota - che, rivela lei, deriva dal fatto che gran parte delle tracce vocali sono state registrate in uno o due soli takes." (...)
Tutti i brani di Stansfield/Devaney/Darbyshire,
tranne #3 e #13 (Stansfield/Devaney/Darbyshire/Musker); #7 e #15 (Stansfield/Devaney/Darbyshire/Kelly); e #9 (Stansfield/Devaney).
Paese | Posizione |
---|---|
Australia | - |
Austria | 26 |
Germania | 29 |
Italia | - |
Svizzera | 19 |
UK | 38 |
U.S. Billboard Hot 200 | - |
Date | Title | Australia | Italia | Svizzera | UK | USA |
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2001 | "Let's Just Call It Love" | - | 55 | 84 | 48 | - |
2001 | "8-3-1" | ritirato dal mercato | - | - | - | - |
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