Folle banderuola/Un disco e tu è il 19º singolo di Mina, pubblicato su vinile a 45 giri nel dicembre 1959 dalla casa discografica Italdisc.[1][2]
Folle banderuola/Un disco e tu singolo discografico | |
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Artista | Mina |
Pubblicazione | dicembre 1959 |
Genere | Musica leggera Pop |
Etichetta | Italdisc MH 40 |
Registrazione | mono |
Formati | 7" |
Mina - cronologia | |
Singolo precedente (1959) Singolo successivo
(1960) |
È stato pubblicato con due copertine diverse (ufficiale). Da questo 45 giri lo pseudonimo Baby Gate scompare definitivamente dalle copertine.
Nei due brani la cantante è accompagnata da Giulio Libano con la sua orchestra.
Riesce ad entrare nelle classifiche del 1960, con un modesto riscontro di vendite (arriva al 22º posto nella graduatoria settimanale e chiude al 78º di quella annuale), nonostante sia contemporaneo a grandissimi e popolarissimi successi dell'artista, come Il cielo in una stanza e Tintarella di luna rispettivamente primo assoluto e tredicesimo lo stesso anno.[3]
Come tutti i singoli pubblicati in questo periodo dall'artista, anche le canzoni di questo disco sono contenute nell'antologia specializzata Ritratto: I singoli Vol. 1 del 2010.[4]
È presente nell'EP Folle banderuola/La luna e il cow boy/Un piccolo raggio di luna/Vorrei sapere perché e nell'album di debutto dell'artista Tintarella di luna, entrambi pubblicati i primi mesi del 1960.[5]
Il cofanetto monografico Gli anni Rai, composto da 10 DVD e pubblicato da Rai Trade e GSU nel 2008, contiene due registrazioni dal vivo del brano tratte da altrettante trasmissioni televisive:
Mina ha inciso anche la versione francese, intitolata Folle girouette (testo di Roger Berthier), reperibile nella discografia straniera dell'artista sull'EP del 1963 Folle Girouette/Confettis/Ho paura/Confidenziale (Festival Records IT 45 1013 S) e nella raccolta Notre étoile del 1999. In Italia è stata inclusa nel CD Internazionale del 1998.[4]
Cover del brano cantato da Sergio Endrigo con il complesso di Riccardo Rauchi (coautore della musica), inciso lo stesso anno.[10] La versione di Mina si trova anche nella raccolta Mina ...Di baci del 1993.[4]
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