Fra la via Emilia e il West (1984) è il dodicesimo album di Francesco Guccini e il suo terzo dal vivo.
Fra la via Emilia e il West album dal vivo | |
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Artista | Francesco Guccini |
Pubblicazione | 1984 |
Durata | 88:50 |
Dischi | 2 |
Tracce | 18 |
Genere | Musica d'autore |
Etichetta | EMI |
Registrazione | Morning Studios di Milano |
Francesco Guccini - cronologia | |
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La band che ha collaborato alla registrazione dell'album, pubblicato in versione doppio vinile, comprende Antonio Marangolo (sax), Ares Tavolazzi (basso), Ellade Bandini (batteria), Vince Tempera (piano e tastiere), Juan Carlos Biondini (chitarre).
Le canzoni inserite nel disco sono state registrate dal vivo al Kiwi di Piumazzo (MO) il 5 giugno; in Piazza Maggiore a Bologna il 21; il 3 luglio al Parco della Pellerina di Torino e il 15 settembre al Teatro Tenda di Lampugnano a Milano.
L'album non contiene alcun inedito. Infatti:
«Fra la via Emilia e il West» è un verso della canzone "Piccola città" in cui Guccini parla di Modena. Ecco cosa dice nel testo che accompagna l'album:
«La via Emilia tagliava Modena in due; la strada dove abitavo, da una parte, si incrociava con essa. Dall'altra parte c'erano già gli ampi campi della periferia. Erano un po' il nostro "West" domestico: bastava fare due passi, o attraversare una strada, e c'erano già indiani e cow-boys, cavalli e frecce; c'era, insomma, l'Avventura, tradotta in "padano" dai film e dai fumetti. Poi la via Emilia continuò a tagliare Modena in due, ma il West aveva volto diverso, e il "mito americano", quello di tante generazioni oltre alla mia, parlava lingua diversa, quella del rock, delle copertine dei dischi, della faccia di James Dean in Gioventù bruciata, dei libri che altri appena prima di noi avevano scoperto e voltato in italiano. Ma i due riferimenti esistevano sempre, un piede di qua e uno di là, il sogno (meglio, l'utopia) e la realtà...»
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