Hippopotamomus è un album in studio del cantautore scozzese Momus, pubblicato nel 1991. Registrata con strumentazione economica e di seconda mano da questi nel suo appartamento di Londra e dedicata a Serge Gainsbourg, quest'opera è stata accolta in maniera molto positiva dalla critica, che la identifica come una delle migliori del cantante e anche come una delle più importanti, in quanto segna il definitivo distacco dalla classica "forma canzone", spingendosi verso forme più sperimentali e naif di musica pop.[1]
Hippopotamomus album in studio | |
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Artista | Momus |
Pubblicazione | 1991 |
Durata | 38:20 |
Dischi | 1 |
Tracce | 11 |
Genere | Synth pop Musica elettronica |
Etichetta | Creation Records |
Produttore | Momus |
Momus - cronologia | |
Album precedente Don't Stop the Night (1989)Album successivo
The Ultraconformist (Live Whilst Out of Fashion) (1992) |
Recensioni professionali | |
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Recensione | Giudizio |
AllMusic | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
La traccia Made of Rubber fu al centro di una causa legale intentata dalla Michelin a Momus. Infatti essa era inizialmente intitolata Michelin Man e paragonava la mascotte dell'azienda ad un pupazzo erotico gonfiabile. Nelle stampe successive dell'album le venne cambiato titolo, per poi però non venire affatto inclusa nella tracklist, risultando pertanto una sorta di "traccia fantasma".
Bluestocking è basata su un campionamento del pezzo Time of the Season, singolo del gruppo musicale britannico The Zombies del 1968. Riguardo alla genesi dell'album, Momus scrisse:[2]
(EN)
«Momus makes a record about sex for children. At least, he makes a record about sex for the child in all of us: the part of us that refuses guilt [...]. He abandons melancholy, he abandons satire and politics - the negative elements which have earned him a reputation as 'the gaunt minstrel of modern angst'. He presents, in songs which gurgle with babyish delight, a utopia of sorts, a place where sex without consequence is celebrated without censorship.» |
(IT)
«Momus fa un album sul sesso per i bambini. Almeno, fa un disco sul sesso per il bambino [che è] in tutti noi: la parte di noi che rifiuta il senso di colpa [...]. Abbandona la malinconia, abbandona la satira e la politica - gli elementi negativi che gli hanno fatto guadagnare la reputazione di "magro giullare dell'angoscia moderna". Presenta, in canzoni che gorgogliano con delizia infantile, un'utopia di sorta, un luogo in cui il sesso senza conseguenze viene celebrato senza censura.» |
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