Ho ucciso paranoia è il terzo album dei Marlene Kuntz, pubblicato nel 1999.
Ho ucciso paranoia album in studio | |
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Artista | Marlene Kuntz |
Pubblicazione | 1999 |
Durata | circa 116:00 |
Dischi | 2 |
Tracce | 29 |
Genere | Rock alternativo Noise rock Indie rock Post-grunge |
Etichetta | Consorzio Produttori Indipendenti |
Produttore | Gianni Maroccolo |
Registrazione | registrazione di Marco L. Lega |
Note | Disco pubblicato in due versioni: disponibile solo il disco 1 (Ho Ucciso Paranoia), oppure entrambi i dischi (Ho Ucciso Paranoia + Spore) |
Marlene Kuntz - cronologia | |
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(2000) | |
Singoli | |
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Dopo due anni di lavoro e una nascita sofferta in studio di registrazione, il 14 gennaio 1999 esce l'album Ho ucciso paranoia, in due edizioni:[1] quella a CD singolo contenente l'album, e quella doppia, con l'aggiunta di un secondo CD contenente sedici tracce tratte da delle jam sessions. Di queste improvvisazioni, chiamate Spore, ve ne sono già due nell'album e per lo stile ricordano la già pubblicata La vampa delle impressioni (parte I). L'unica cosa che distingue le due produzioni è il colore dominante della copertina: verde per l'album singolo, viola per l'album doppio, intitolato Ho ucciso Paranoia + Spore.
Il tour che segue la pubblicazione dell'album dura da gennaio a settembre 1999, fino a raggiungere un totale di più di ottanta date distribuite in giro per l'Italia, durante le quali vengono registrati i brani che entrano a far parte del primo album dal vivo dei Marlene Kuntz: H.U.P. Live in Catharsis, che esce il 10 novembre 1999 e contiene diciassette tracce.[2]
L'album, dai testi sempre forti e ricercati di Cristiano Godano, è caratterizzato da un "compromesso" tra l'anima più melodica del gruppo e quella più inquieta. Infatti, ad alcune canzoni abbastanza convenzionali (L'abitudine, Una canzone arresa) si affiancano sprazzi di desolante alienazione (L'odio migliore) e di intenso lirismo (Infinità).[3]
Cd 1
Cd 2
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