Lacreme napulitane è una canzone in napoletano pubblicata nel 1925, conosciuta sia in Italia che fuori da essa. Dal brano è nata anche una sceneggiata, dall'omonimo titolo.
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Lacreme napulitane | |
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Artista | Gennaro Pasquariello AA.VV. |
Autore/i | Francesco Bongiovanni Libero Bovio |
Genere | Canzone napoletana |
Stile | Napoletano |
Edito da | Edizioni musicali Santa Lucia |
Esecuzioni notevoli | Mario Merola, Mina, Massimo Ranieri, Roberto Murolo |
Data | 1925 |
Scritta da Libero Bovio e musicata da Francesco Bongiovanni, la canzone fu presentata per la prima volta da Gennaro Pasquariello nel 1925, tratta il tema dell'emigrazione italiana all'estero. Nel giro di poco tempo la canzone diventò molto popolare, ne nacque anche una sceneggiata.[1][2]. Negli anni 70/80 Mario Merola ne fa un suo cavallo di battaglia, portando sia il brano che la sceneggiata in tutta Italia e all'estero. Merola oltre ad occuparsi della rappresentazione teatrale, l'avrebbe portata anche al cinema, diretto da Ciro Ippolito.
«Mia cara madre |
Alla prima interpretazione del brano di Pasquariello fanno seguito quelle di numerosi artisti sia della canzone napoletana che della musica leggera italiana. In particolare, negli anni 70 viene incisa da Mario Merola, che ne fa un suo cavallo di battaglia, sia in teatro che al cinema.
Tra gli interpreti del brano:
Il brano viene cantato nel film Catene (1949), diretto da Raffaello Matarazzo, da Roberto Murolo che, in una comparsata, impersona un emigrante.
Il brano viene cantato da Mario Merola nella sceneggiata cinematografica del 1981 intitolata Lacrime napulitane, diretto da Ciro Ippolito.
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