Ultimo di dieci figli, Nino Nipote (per l'anagrafe Antonio Nipote) nasce a Napoli il 24 agosto del 1925, nel Quartiere Vicaria.
Nel 1947 partecipa a L'ora del dilettante, un concorso di voci nuove dell'ENAL al Teatro Tarsia (l'attuale Roberto Bracco). Il presidente della commissione, Vittorio Parisi, gli consiglia un periodo di studio con il maestro Nino Campanino. Dopo due anni di lezioni Nino supera una prima selezione alla radio, e dopo un'altra audizione passa dall'orchestra Campese all'orchestra Anepeta.[1]
Nel 1950 comincia ad incidere i primi dischi per la casa discografica Cetra, con l'orchestra Anepeta e Vinci. L'anno dopo partecipa alla Piedigrottissima della Cetra, insieme ad altri cantanti, tra cui Aurelio Fierro ed Eva De Paoli. Nel 1953 partecipa al programma Vetrina di Piedigrotta, assieme ad altri cantanti dell'orchestra diretta da Luigi Vinci e, nello stesso anno, prende parte alla rivista di Amedeo Greco Poesia e canzoni con Tina De Paolis, Agostino Salvietti, Aurelio Fierro e Alberto Amato. Sempre nel 1953, si fa onore alla Piedigrotta Abici, interpretando Nisciuno di Antonio Vian.[2] L'anno seguente, nel 1954, è nel cast del secondo Festival di Napoli dove, in abbinamento con Katyna Ranieri, esegue Canta cu mme.[3] L'altro brano proposto intitolato Ched'è l'ammore, doppiato da Carla Boni, ha meno fortuna ed è eliminato in prima serata.[4] Nello stesso anno trionfa alla Piedigrotta Acampora con le canzoni Vela sulitaria e Piazzetta azzurra. Sempre nel 1954, prende parte a una trasmissione di "Invito alla canzone", allestita al Teatro Mediterraneo di Napoli, insieme ai cantanti dell'Orchestra napoletana diretta da Luigi Vinci. Nel 1955 alla Piedigrotta Bideri propone il motivo 'O 'nzisto e, nello stesso anno, prova ad aggiudicarsi un posto al Festival di Napoli, con i brani 'Nnammuratella e Chittarre e manduline, ma non riesce a superare le audizioni. Sempre nel 1955, partecipa al 1º Festival della Canzone Italiana e Napoletana organizzato dall'orchestra Anepeta.
Nel 1957 cambia etichetta discografica passando alla Vis Radio di Aldo Scoppa e partecipa al Festival di Napoli con i brani Tutto me parla 'e te e Passiggiatella .[5][6] Nel contempo prende parte a numerosi programmi di varietà con Tecla Scarano, Alberto Amato, Aldo Tarantino e altri.
Inizia poi una serie di tournée in Svizzera, Inghilterra, America (dove si esibisce all'Accademia Musicale di Brooklyn) e Canada, ottenendo i più unanimi consensi.[7] Canta all'estero per l'ultima volta nel 1961, quando il suo contratto viene rinnovato da una città all'altra, per dieci mesi di seguito. Rientrato in Italia, comincia un tour nei teatri di Calabria e Sicilia ed incide alcuni 45 giri con la casa discografica Harmony record, ma con modesti risultati. Si ritira dalla scena musicale nella prima metà degli anni sessanta per dedicarsi al bar-tabaccheria di famiglia, situato a Fuorigrotta.
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