Memorie è un album del gruppo italiano dei Pooh, pubblicato nel 1969 dalla casa discografica Vedette. L'album è stato il primo firmato ufficialmente da Valerio Negrini e Roby Facchinetti, e il primo con Dodi Battaglia nel gruppo. Nonostante una tournée in Giappone successiva all'album,[1] Memorie non fu ancora il disco con cui si sarebbero lanciati ai vertici delle classifiche di vendita, cosa che sarebbe accaduta solo nel 1971 dopo il singolo Tanta voglia di lei.[2]
Memorie album in studio | |
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Artista | Pooh |
Pubblicazione | 20 maggio 1969 |
Durata | 36:21 |
Dischi | 1 |
Tracce | 12 |
Genere | Beat |
Etichetta | Vedette VPA 8083 |
Produttore | Armando Sciascia |
Note | tecnico del suono Severino Pecchenini. |
Pooh - cronologia | |
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(1971) | |
Singoli | |
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Si tratta di un concept album su una biografia immaginaria.[3]
Dopo l'uscita di alcuni concept album, come Diario di una sedicenne che fu il primo in Italia,[senza fonte] anche i Pooh furono tra i primi a realizzare un album di questo tipo: si trattava dunque di collegare con una storia i testi dei vari brani dell'LP. Nella copertina interna del disco, i Pooh motivarono questa scelta con le critiche mosse al gruppo.[4] Infatti, dopo l'uscita dell'orecchiabile singolo Mary Ann, il complesso era stato tacciato di eccessiva commercialità. Concordemente alle correnti dell'epoca, i testi dell'album criticano consumismo e militarismo, narrando la storia di un individuo perennemente disadattato. Nato per sbaglio, egli cresce in una famiglia che lo trascura (brani Zero, un minuto e... come anche Addio in febbraio). Continua a soffrire di solitudine anche in età adulta, soprattutto dopo che la sua storia d'amore non va a buon fine (Mary Ann, Johnny e Lisa, Solo nel mondo). La guerra, che lo vede protagonista al fronte (Waterloo '70) pare eterna: una volta scampato il pericolo delle battaglie, la pace si rivela illusoria dato che una nuvola nera provocata da un'esplosione si alza sui cieli sul mondo. Il protagonista resta infine abbagliato dal fascino superficiale del denaro (La ballata del miliardo). Al termine della sua vita si accorge, troppo tardi, di aver sbagliato tutto e di aver fatto passare alla sua donna "vent'anni inutili di giorni stupidi" (Memorie).
Rispetto al singolo Mary Ann il tono di fondo risulta senza dubbio più serio, anche se restano alcune ingenue strizzatine d'occhio al genere letterario della favola.[senza fonte] Da notare che il retro del 45 giri, E dopo questa notte, fu escluso dall'album (come del resto sarebbe accaduto spesso in molti LP dei Pooh). Probabilmente la canzone non si adattava al concetto della storia narrata dell'album.[senza fonte]
Per decenni, i pezzi dell'album furono reperibili solo variamente sparsi in diverse ristampe economiche (Revised, La solita storia o raccolte che portavano gli stessi nomi di album originali, pur non coincidendo la tracklist: Memorie, Per quelli come noi e così via). Così facendo,[5] si produsse esattamente l'effetto contrario rispetto al desiderio espresso dagli artisti nella copertina originale dell'album, nella quale insistevano sul fatto che, pur essendo ascoltabili come canzoni a sé stanti, i pezzi dovevano piuttosto essere fruiti nello spirito del concept album.[4] Fu solo nel 1987 che Memorie venne ristampato su CD secondo la compilazione originale, ad opera della Duck Record e dalla Dischi Ricordi nella serie Orizzonte.[4]
Il disco inizia con un medley che riassume tutta la storia dell'album in pochi secondi.[3] Tale forma musicale rispecchia la copertina del disco (curata da Domizia Gandolfi), basata su un collage vero e proprio. Il patchwork di suoni, musiche e rumori vari si conclude con un monologo di Roby Facchinetti manipolato in sala di registrazione per simulare la parlata di un dittatore;[3] alla sua voce seguono una detonazione di carattere bellico ed il pianto di un neonato.
Le parti di canto solista di Memorie vennero affidate tutte a Riccardo Fogli, caso unico nella discografia del gruppo, eccetto Amo lei, interpretata da Roby Fachinetti, e La fata della luna, in cui Valerio Negrini interpreta le strofe e Roby Facchinetti i ritornelli; di conseguenza in questo album manca l'apporto solistico di Dodi. Tipica dei Pooh di questo periodo era la combinazione di testi abbastanza tristi e musiche allegre e sbarazzine. Comunque, le sonorità beat iniziavano a lasciare il posto a quello che con l'album successivo sarebbe diventato l'inconfondibile marchio pop rock del gruppo.
I Pooh si avvalsero della collaborazione musicale di Francesco Anselmo con l'orchestra di archi e fiati.
Voce solista: laddove non altrimenti specificato, Riccardo Fogli.
Lato A
Lato B
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