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Off the Wall è il quinto album in studio da solista del cantante statunitense Michael Jackson e il primo pubblicato dall'etichetta Epic Records, il 10 agosto 1979.[19]

Off the Wall
album in studio
ArtistaMichael Jackson
Pubblicazione10 agosto 1979
Durata42:23
60:20 (Special Edition 2001)
Dischi1
Tracce10 (edizione originale)
19 (Special Edition 2001)
GenereDisco[1][2]
Rhythm and blues[3][4]
Pop[3][4]
Funk[4]
EtichettaEpic Records
ProduttoreQuincy Jones
Registrazione4 dicembre 1978 - 7 luglio 1979
NoteRistampato nel 2001 con 9 bonus tracks
Certificazioni originali
Dischi d'oro Danimarca[5]
(vendite: 10 000+)
 Hong Kong[6]
(vendite: 15 000+)
Dischi di platino Australia (5)[7]
(vendite: 350 000+)
 Austria[8]
(vendite: 50 000+)
 Canada (4)[9]
(vendite: 300 000+)
 Europa (4)[10]
(vendite: 4 000 000+)
 Francia[11]
(vendite: 300 000+)
 Germania[12]
(vendite: 500 000+)
 Giappone (2)[13]
(vendite: 500 000+)
 Nuova Zelanda (6)[14]
(vendite: 90 000+)
 Regno Unito (6)[15]
(vendite: 1 800 000+)
 Stati Uniti (9)[16]
(vendite: 9 000 000+)
 Svizzera[17]
(vendite: 50 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oro Italia[18]
(vendite: 30 000+)
Michael Jackson - cronologia
Album precedente
(1975)
Album successivo
(1981)
Singoli
  1. Don't Stop 'Til You Get Enough
    Pubblicato: 28 luglio 1979
  2. Rock with You
    Pubblicato: 3 novembre 1979
  3. Off the Wall
    Pubblicato: 2 febbraio 1980
  4. She's out of My Life
    Pubblicato: 19 aprile 1980
  5. Girlfriend
    Pubblicato: 16 luglio 1980

Giudicato da molti il suo primo vero album,[20][21][22] essendo il disco d'esordio solista della sua età adulta, pubblicato all'età di 21 anni e al quale collaborò in qualità di compositore e cantautore,[22] Off the Wall presenta uno stile più vario rispetto ai precedenti lavori del cantante sia da solista che con i Jackson 5 dell'era Motown, spaziando dal rhythm and blues alla disco music, al funk e al pop.[20][21][22]

L'album ricevette molte critiche e recensioni positive, in particolar modo verso la performance vocale di Jackson, e valse al cantante il suo primo Grammy Award come cantante solista, per l'interpretazione di Don't Stop 'Til You Get Enough che ricevette il premio come miglior interpretazione R&B.[23] Grazie a ciò, Jackson divenne anche il primo artista nella storia della musica ad aver piazzato nella Top 10 della Billboard Hot 100 quattro singoli provenienti dallo stesso album (due dei quali direttamente alla numero uno): Don't Stop 'Til You Get Enough, Rock with You, Off the Wall e She's out of My Life. All'album va attribuito anche il merito di aver rotto ogni barriera razziale, almeno musicalmente parlando, dato che divenne il primo lavoro di un cantante di colore ad entrare in una classifica di artisti bianchi, contribuendo così alla nascita delle classifiche unificate.[24]

Recenti recensioni di All Music Guide, Blender e altri critici musicali hanno continuato a lodare Off the Wall per la sua importanza nel XXI secolo.[25] Nel 2003, la nota rivista Rolling Stone l'ha inserito alla posizione numero 68 della sua lista dei 500 migliori album mentre nel 2020 la rivista ha rivisto e corretto la sua lista per renderla più inclusiva, inserendo Off the Wall alla posizione numero 36.[26] Sempre nel 2003, il network televisivo VH1 nominò Off the Wall il 36º album più importante di tutti i tempi. Nel 2008, invece, entrò nella prestigiosa Grammy Hall of Fame.[27]

Il 6 ottobre 2001, in occasione dell'anniversario dei 30 anni di carriera solista di Jackson, l'album fu ristampato in una edizione speciale contenente 2 demo inedite e varie interviste a Quincy Jones e a Rod Temperton. Il 26 febbraio 2016 uscì un cofanetto contenente il CD originale rimasterizzato, un nuovo libretto di 15 pagine e il DVD o il Blu-Ray del documentario di Spike Lee intitolato Michael Jackson's Journey from Motown to Off the Wall.[28][29][30]


Descrizione



Antefatti


Michael Jackson nel 1977.
Michael Jackson nel 1977.

Dopo l'uscita di una serie di album da solista pubblicati sotto l'etichetta Motown Records tra il 1972 e il 1975, dove Jackson, all'epoca adolescente, non era mai stato coinvolto ai processi di scrittura o composizione dei brani l'artista, assieme ai fratelli, passò alla nuova etichetta discografica, la Epic Records, che aveva promesso loro maggiore libertà artistica. Nel 1976 nell'album The Jacksons, Michael pubblicò la prima canzone scritta e composta da lui, intitolata Blues Away. Negli anni seguenti lui e i fratelli pubblicarono sempre più canzoni scritte e composte da loro.[31] Nel 1978 Michael Jackson recitò nella parte dello spaventapasseri nel film-musical The Wiz: fu il suo primo ruolo da attore protagonista e, nonostante il film sarà un flop, la sua interpretazione venne lodata dai critici[32] ed ebbe modo di collaborare alla colonna sonora assieme all'amica Diana Ross e al produttore Quincy Jones, conosciuto sul set. Jackson chiese a Jones di aiutarlo a trovare un produttore per il suo primo album da solista per la Epic, e Jones propose se stesso.[31][32] Il 17 dicembre 1978 uscì Destiny, primo album in cui Michael e i fratelli Jackson avevano scritto e composto insieme tutte le tracce, tranne una. Jackson una volta passato alla Epic, aveva solo realizzato album coi fratelli, venendo percepito nuovamente come membro di un gruppo e non come cantante solista; il film The Wiz e il nuovo album sul quale stava per iniziare a lavorare, erano un chiaro segnale della sua volontà di distaccarsi dai fratelli.[32]


Genesi e produzione


Quincy Jones, produttore dell'album.
Quincy Jones, produttore dell'album.

L'album fu influenzato dalle atmosfere disco music degli anni precedenti, come dal successo di Saturday Night Fever, del 1977, dai generi jazz, funk, soul, pop e, ovviamente, rhythm and blues, di cui è considerato uno degli album simbolo.[33] Il 29 agosto 1978, Jackson festeggiò il suo ventesimo compleanno allo Studio 54 di New York e da qui trasse parte dell'ispirazione per le atmosfere dell'album, dichiarando[25][31]:

«Le persone che venivano allo Studio 54 sembravano dei personaggi ed era proprio come andare a teatro. Credo che sia questa la ragione psicologica della mania per la disco: puoi essere ciò che sogni di essere. Le luci e la musica ti fanno impazzire e ti ritrovi in un altro mondo.»

Inoltre, come dichiarato nella sua autobiografia, Moonwalk (1988), dopo il successo dell'album dei Jacksons, Destiny, Jackson dichiarò che non voleva rimanere ancorato al passato e a quel sound[31]:

«Non volevo che Off the Wall sembrasse un'imitazione di Destiny. [...] Quincy e io discutevamo spesso di Off the Wall, nel tentativo di costruire attentamente il sound che desideravamo ottenere. Quando mi domandò quale fosse il risultato che mi sarebbe piaciuto, gli risposi di voler raggiungere un sound diverso da quello dei soliti Jackson 5.»

Il 1979 fu segnato dell'arrivo del movimento quasi-razzista "Disco Sucks" (la disco fa schifo); l'album è stato pubblicato pertanto verso la fine dell'era della disco music ed è riuscito a comprendere gran parte di ciò che ha reso quello stile così contagioso, ma spingendosi anche oltre.[34] Secondo il produttore Quincy Jones, nonostante le chiare influenze disco, l'idea era quella di distanziare lo stile il più possibile da quello della musica imperante in quel periodo[35]:

«Il nostro piano di fondo era di tenere fuori la musica disco. Questa era la linea di fondo. Ammiravo la disco, non fraintendermi. Ho solo pensato che fosse andata già abbastanza lontano.»

(Quincy Jones)

La produzione del disco iniziò ufficialmente nel dicembre del 1978[20] agli Allen Zentz Recording Studios e, dopo circa sei mesi di lavoro, si concluse ai Westlake e ai Cherokee Studios per le ultime rifiniture.[33] Il titolo originale doveva essere "Girlfriend", per approfittare del traino della canzone omonima scritta da Paul McCartney per Jackson, ma venne infine cambiato in "Off the Wall" perché si prestava meglio allo stile "coming of age" dell'album.[33]

Paul McCartney scrisse la canzone Girlfriend per Jackson.
Paul McCartney scrisse la canzone Girlfriend per Jackson.

Le collaborazioni


Off the Wall segnò la prima collaborazione con Quincy Jones come produttore (avrebbero ancora collaborato a Thriller nel 1982 e a Bad nel 1987), nonché con Paul McCartney, che scrisse per Jackson il pezzo Girlfriend, anche se ne registrò una sua versione col gruppo Wings per l'album London Town nel 1978. I due avrebbero collaborato ancora nel 1982 a The Girl Is Mine nell'album Thriller e, nel 1983 a Say Say Say e The Man nell'album Pipes of Peace di McCartney. Un'ulteriore collaborazione fu quella con Stevie Wonder, che scrisse per Jackson il brano I Can't Help It, i due avrebbero lavorato ancora insieme nel 1987 in Just Good Friends per l'album Bad di Jackson e in Get It per l'album Characters di Wonder.[36] Parteciparono al disco anche Patti Austin e Carol Bayer Sager in It's the Falling in Love. Tra gli strumentisti presero parte al lavoro in studio Jeff Porcaro dei Toto (batteria), Greg Phillinganes (sintetizzatori) e Paulinho da Costa (percussioni).[33]


La copertina e la nuova immagine di Jackson


Fu posta molta attenzione sulla scelta della foto di copertina e sulla nuova immagine del cantante. Nonostante il recente successo di Destiny (1978), realizzato coi The Jacksons, che vedeva un Michael Jackson già adulto e in totale controllo sul suo lavoro, il pubblico generalista aveva ancora in mente l'immagine del Jackson bambino prodigio dei Jackson 5. Uno degli obiettivi principali di Off the Wall era pertanto quello di presentare il "nuovo" Michael Jackson adulto. Fu così che il suo manager di allora, Ron Weisner, in accordo con Quincy Jones, ebbe l'idea del "Frank Sinatra nero" e consigliò al cantante di indossare lo smoking perché, secondo lui, quell'abito rappresentava un "rito di passaggio", perché veniva spesso usato ai matrimoni o alle feste di laurea. L'unica idea di Jackson furono i calzini bianchi, che erano già diventati un suo marchio di fabbrica.[33] Si affidarono allora a Mike Salisbury, un fotografo ed esperto di pubblicità. Una prima serie di foto vennero scattate vicino ad un muro al primo piano dell'Osservatorio Griffith al Griffith Park di Los Angeles, ma non convinsero del tutto né il cantante né il suo team. Quella stessa sera, durante un incontro tra il fotografo e Jackson al 7801 di Beverly Boulevard sempre a Los Angeles, in quello che allora era uno studio fotografico, Salisbury uscì per una boccata d'aria e, non lontano dallo studio, trovò un muro che faceva al caso loro, sul retro di una farmacia, al 7771 di Beverly Boulevard. Così chiamò Jackson, che si mise in posa, e il fotografo scattò l'iconica foto che sarebbe diventata la copertina ufficiale dell'album.[37]

Il 6 novembre 1979, proprio mentre l'album iniziava a decollare, Michael Jackson scrisse un messaggio motivazionale a se stesso, ritrovato dopo la sua morte[38][39]:

«MJ sarà il mio nuovo nome, non più Michael Jackson. Voglio un personaggio completamente nuovo, un look completamente nuovo, dovrei essere una persona completamente diversa. La gente non dovrebbe mai pensare a me come al ragazzino che ha cantato ABC e I Want You Back [...] Dovrei essere un nuovo incredibile attore, cantante, ballerino che sconvolgerà il mondo. Non rilascerò interviste. Sarò magico. Sarò un perfezionista, un ricercatore, un formatore, un maestro [...] studierò e guarderò indietro a tutto il mondo dell'intrattenimento per perfezionalo e per portarlo un passo avanti rispetto a dove si erano interrotti i grandi.»

(Michael Jackson, 6 novembre 1979)

Accoglienza



Critica e lascito artistico


Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[40]
Rolling Stone[41]
Robert Christgau[42]A

Il disco ricevette molte recensioni positive, in particolar modo per l'interpretazione vocale di Jackson[21], ed è inoltre ampiamente considerato dalla critica e dalle pubblicazioni musicali più famose come uno dei più grandi album di tutti i tempi ed è spesso definito come uno dei due "capolavori" di Jackson, assieme al suo successivo album, Thriller.[25][36][43][44]

Il critico di Rolling Stone, Stephen Holden, nella sua prima recensione all'album nel 1979, lo descrisse così: «Off the Wall segna il primo passo decisivo di Jackson verso una personalità matura del mondo dello spettacolo [...] Un pop-R&B raffinato e sofisticato; presentato con un taglio decisamente disco, Off the Wall presenta Michael Jackson come lo Stevie Wonder degli anni Ottanta. [...] Un trionfo per il produttore Quincy Jones così come per Michael Jackson, Off the Wall rappresenta il glamour disco post-Motown al suo massimo livello».[45] La stessa rivista lo descrisse in seguito come «l'album che ha inventato il pop moderno come lo conosciamo oggi».[46]

Robert Christgau per The Village Voice descrisse l'album come «il ritmo dance dell'anno» aggiungendo: «Il vocabolario di Michael di grugniti, strilli, singhiozzi, gemiti e digressioni è un vivido promemoria del fatto che è cresciuto», dando all'album la massima valutazione "A".[47]

Stephen Thomas Erlewine di AllMusic ha commentato con entusiasmo: «Off the Wall [...] è stato la sua svolta, l'album che lo ha reso un'artista di talento sorprendente e una stella brillante a pieno titolo. [...] un album visionario, un disco che ha trovato un modo per spalancare la disco in un nuovo mondo in cui il ritmo era innegabile [...] un disco enormemente fresco, che rimane vibrante e vertiginosamente eccitante anni dopo la sua uscita. [...] Questa è musica altamente professionale, altamente artigianale e i suoi dettagli sono evidenti, ma l'effetto complessivo non è altro che puro piacere.» dando all'album 5 stellette su 5.[48]

Il The Guardian, in una retrospettiva per gli oltre 30 anni dell'album, dichiarò tramite il critico Tom Ewing che ciò che colpiva, più di 30 anni dopo, era quanto l'album fosse «autodisciplinato» e «gioiosamente compatto». Parlando di Don't Stop 'Til You Get Enough, il critico confronta Jackson ad un supereroe della Marvel: «l'introduzione parlata lo vede lottare come un personaggio dei fumetti Marvel con il potere dentro di lui, per poi rilasciarlo in modo glorioso. In questa fase, non è il Peter Pan del pop quanto il suo Peter Parker, un giovane travagliato che impara a usare le sue abilità sbalorditive, e ogni emozione in Off the Wall sembra essere sentita ed espressa per la prima volta. Quando la voce di Jackson si spezza sulla ballata centrale She's Out of My Life, il disco è già un trionfo». Concludendo che, con questo disco, Jackson e il suo mentore Jones «hanno realizzato il grande album coming-of-age del pop».[32]

In una retrospettiva del 2019, per celebrare i 40 anni dell'album, il critico musicale Andy Healy dichiara che con questo album, e attraverso le registrazioni successive, Michael Jackson «ha cambiato per sempre il panorama musicale» concludendo che «ascoltando Off The Wall ora, 40 anni dopo, è facile dimenticare gli ostacoli che Jackson ha dovuto affrontare. Il successo sembra un fatto compiuto. Ma è un raro momento della sua carriera in cui ha cercato di mettersi alla prova piuttosto che superare se stesso. C'è un vero senso di gioia evidente nella registrazione e in ogni interpretazione. Era al posto dove doveva essere, facendo ciò che doveva fare e amando ogni momento di ritrovata libertà creativa. È il suo album "niente da perdere ma qualcosa da dimostrare". Il suo album di maturità. È il suo primo passo verso un successo senza precedenti».[49]


Premi e riconoscimenti


Nel 1980 l'album ricevette un Grammy Award alla Migliore interpretazione vocale rhythm and blues di un artista maschile per Don’t Stop ‘til You Get Enough. Lo stesso anno ricevette un premio dalla rivista Billboard come Miglior album di musica black[50] e tre premi agli American Music Awards come Album soul preferito, Artista maschile soul preferito, a Jackson, e Singolo soul preferito, sempre per Don't Stop 'til You Get Enough[36]. Nel 1981, per due anni consecutivi e per una delle rare volte nella storia degli American Music Awards, lo stesso disco fu premiato ancora come Album soul preferito e Jackson come Artista maschile soul preferito.[36] Nel 2008 l'album venne invece inserito nella Grammy Hall of Fame.[23] Nel 2020, l'album è stato inserito alla posizione numero 36 della classifica de I 500 migliori album secondo Rolling Stone.[26]


Tracce


  1. Don't Stop 'Til You Get Enough – 6:05 (Michael Jackson)
  2. Rock with You – 3:40 (Rod Temperton)
  3. Workin' Day and Night – 5:14 (Michael Jackson)
  4. Get on the Floor – 4:39 (Michael Jackson, Louis Johnson)
  5. Off the Wall – 4:05 (Rod Temperton)
  6. Girlfriend – 3:05 (Paul McCartney)
  7. She's out of My Life – 3:37 (Tom Bahler)
  8. I Can't Help It – 4:29 (Stevie Wonder, Susaye Greene)
  9. It's the Falling in Love (feat. Patti Austin) – 3:48 (Carole Bayer Sager, David Foster)
  10. Burn This Disco out – 3:41 (Rod Temperton)
Tracce extra nella Special Edition del 2001
  1. Intervista n°1 a Quincy Jones – 0:37
  2. Introduzione a Don't Stop 'Til You Get Enough (Demo originale del 1978) – 0:13
  3. Don't Stop 'Til You Get Enough (Demo originale del 1978) – 4:48 (Michael Jackson)
  4. Intervista n°2 a Quincy Jones – 0:30
  5. Introduzione a Workin' Day and Night (Demo originale del 1978) – 0:10
  6. Workin' Day and Night (Demo originale del 1978) – 4:20 (Michael Jackson)
  7. Intervista n°3 a Quincy Jones – 0:49
  8. Intervista n°1 a Rod Temperton – 4:57
  9. Intervista n°4 a Quincy Jones – 1:33

Brani scartati


Alcuni brani dalle sessioni di Off the Wall non inclusi nell'album[51]:


Successo commerciale


L'album ha venduto 9 milioni copie nei soli Stati Uniti[52], e fu l'album che segnò la consacrazione dell'artista come solista ottenendo buoni risultati. Il suo successo fu poi battuto dal successivo Thriller, che darà il via a una lunga e fruttuosa carriera individuale, imponendo il cantante nel panorama musicale mondiale come "Re del Pop".[53] A seguito della morte dell'artista, il 25 giugno 2009 Off the Wall rientrò ai primi posti nelle classifiche internazionali, in particolare negli Stati Uniti, dove vendette 250 000 copie nella prima settimana dopo il decesso. Il 21 agosto dello stesso anno ricevette l'ottavo Disco di platino dalla RIAA.[54] Il 2 febbraio 2021 l'album è stato certificato 9 volte disco di platino.[52]


Classifiche


Classifica (1979/1980) Posizione
massima
Australia[55] 17
Francia[56] 27
Germania[57] 25
Italia[58] 9
Norvegia[59] 4
Nuova Zelanda[60] 2
Regno Unito[61] 5
Paesi Bassi[62] 8
Spagna[63] 11
Classifica generale di Billboard (USA)[64] 3
Classifica hip hop/rhythm and blues (USA)[65] 1
Classifica (2009-21) Posizione
massima
Grecia[66] 2
Italia[67] 15
Regno Unito[68] 17
Classifica generale di Billboard (USA)[69] 4

Note


  1. (EN) Adam Blyweiss, A.T. Bossenger, Paul Pearson, Jeff Terich, Alex Zaragoza, 10 Essential Disco Albums, su treblezine.com, Tremble, 21 agosto 2014. URL consultato il 13 settembre 2018.
    «Michael Jackson was crowned the King of Pop in 1989, but ten years earlier, he released what may very well be the greatest album of the disco era»
  2. (EN) Bernadette McNulty, Michael Jackson's music: the solo albums, su telegraph.co.uk, The Telegraph, 26 giugno 2009. URL consultato il 31 ottobre 2019.
    «Key sound: Sunshine disco»
  3. (EN) Stephen Holder, Michael Jackson: 'Off the Wall' : Music Reviews, su rollingstone.com, Rolling Stone, 1º novembre 1979. URL consultato il 13 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2009).
    «A slick, sophisticated R&B-pop»
  4. Michele Boroni, Off the Wall - Michael Jackson, su rockol.it, Rockol, 16 marzo 2016. URL consultato il 13 settembre 2018.
    «tutte le dieci tracce sono piccoli gioielli che mettono insieme l'r'n'b e il funk con la forma canzone del pop bianco»
  5. (DA) Off the Wall, su IFPI Danmark. URL consultato il 29 giugno 2021.
  6. International Gold Disc, su ifpihk.org, IFPI Hong Kong, 6 gennaio 2012. URL consultato il 31 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2012).
  7. (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2009 Albums, su aria.com.au, ARIA. URL consultato il 14 aprile 2012.
  8. (DE) Michael Jackson - Off the Wall – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 7 dicembre 2021.
  9. (EN) Off the Wall – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 22 giugno 2016.
  10. IFPI Platinum Europe Awards - 2009, su ifpi.org, International Federation of the Phonographic (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).
  11. (FR) Michael Jackson - Off the Wall – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 23 novembre 2022.
  12. (DE) Michael Jackson - Off the Wall – Gold-/Platin-Datenbank, su Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 7 dicembre 2021.
  13. Japanase album certifications - Michael Jackson - Off the Wall, su riaj.or.jp, RIAJ.
  14. (EN) Latest Gold/Platinum Albums, su radioscope.net.nz, Recording Industry Association of New Zealand. URL consultato il 14 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).
  15. (EN) Off the Wall, su British Phonographic Industry. URL consultato il 7 dicembre 2021.
  16. (EN) Michael Jackson - Off the Wall – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 2 febbraio 2021.
  17. (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 7 dicembre 2021.
  18. Off the Wall (certificazione), su FIMI. URL consultato il 7 dicembre 2021.
  19. (EN) Michael Jackson - Discography, su AllMusic, All Media Network.
  20. (EN) Tom Ewing, Michael Jackson Starts Work on 'Off the Wall', su The Guardian, 10 giugno 2011.
  21. Kenneth Partridge, Michael Jackson’s ‘Off the Wall’ at 35: Classic Track-by-Track Album Review, in Billboard, 8 agosto 2014.
  22. Michael Jackson: il capolavoro "Off The Wall" compie 40 anni, su Panorama, 9 agosto 2019.
    «Il 10 agosto 1979 veniva pubblicato il primo vero album solista del Re del Pop. Perché è probabilmente il suo album migliore dal punto di vista musicale»
  23. (EN) Michael Jackson, su GRAMMY.com, 4 giugno 2019.
  24. Michael Jackson broke down racial barriers - CNN.com, su CNN, 28 giugno 2009.
  25. Michael Jackson: il capolavoro "Off The Wall" compie 40 anni, su Panorama, 9 agosto 2019.
  26. (EN) Rolling Stone updated its Top 500 Albums of All Time list so it's no longer just white dudes, su Consequence of Sound, 22 settembre 2020.
  27. (EN) Ken Simmons, Nine Reasons Why Michael Jackson's 'Off The Wall' Album Was Epic, su LiveAbout, 19 febbraio 2016.
  28. Rockol com s.r.l, Michael Jackson, in arrivo una riedizione (con documentario inedito di Spike Lee) di 'Off the wall', su Rockol, 7 gennaio 2016.
  29. David Fear, Spike Lee racconta il Michael Jackson di "Off the Wall", su Rolling Stone Italia, 5 febbraio 2016.
  30. Marco Fullone, “Off The Wall”: esce in tutto il mondo il 26 febbraio, su Radio Monte Carlo, 23 febbraio 2016. URL consultato il 13 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2019).
  31. Michael Jackson, Moonwalk (autobiografia), Doubleday, 1º febbraio 1988, ISBN 978-0099547952.
  32. (EN) Tom Ewing, Michael Jackson Starts Work on 'Off the Wall', in The Guardian, 10 giugno 2011.
  33. Joseph Vogel, Man in the music. La vita creativa di Michael Jackson, Arcana, 2012 [2011], pp. 31-42, ISBN 978-88-6231-239-4.
  34. (EN) Ryan Dombal, Michael Jackson: Off the Wall, su Pitchfork, 24 febbraio 2016.
  35. (EN) Barbie Bertisch, The Story of Michael Jackson 'Off the Wall', su Classic Album Sundays, 11 agosto 2017.
  36. Ken Simmons, Nine Reasons Why Michael Jackson's 'Off The Wall' Album Was Epic, in ThoughtCo, 19 febbraio 2016.
  37. Stanley Foss, 'Off the Wall' Album Cover Location, 31 luglio 2017.
  38. (EN) MJ's "manifesto," penned in 1979, su CBS News, 8 settembre 2013.
  39. (EN) Michael Jackson: Off the Wall, su Pitchfork, 24 febbraio 2016.
    «On November 6, 1979, just as the album was starting to take off, Michael wrote a note to himself on the back of a tour itinerary, a proclamation of self so ambitious it could make Kanye blush. "MJ will be my new name, no more Michael Jackson. I want a whole new character, a whole new look, I should be a totally different person. People should never think of me as the kid who sang ‘ABC’ [and] ‘I Want You Back,’" he jotted down. "I should be a new incredible actor singer dancer that will shock the world. I will do no interviews. I will be magic. I will be a perfectionist, a researcher, a trainer, a masterer… I will study and look back on the whole world of entertainment and perfect it. Take it steps further from where the greats left off."»
  40. (EN) Stephen Thomas Erlewine, "Michael Jackson – Off the Wall", su allmusic.com, AllMusic.
  41. {{editore = Rolling Stone|numero = 59|data = 1 febbraio 2001}}
  42. (EN) Robert Christgau, "Michael Jackson: Consumer Guide Reviews", su robertchristgau.com, The Village Voice. URL consultato il 20 marzo 2022.
  43. (EN) Tom Ewing, Michael Jackson starts work on Off the Wall, su The Guardian, 10 giugno 2011.
    «[...] Thriller will keep its position as the highest-selling LP ever – but it's Off the Wall that critics routinely hail as Jackson's masterpiece.»
  44. (EN) Troy L. Smith, 'Off the Wall' reissue spotlights Michael Jackson's first masterpiece, su Cleveland.com, 24 febbraio 2016.
  45. Michael Jackson: Off The Wall, su Rolling Stone, 1º novembre 1979. URL consultato il 13 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2009).
  46. (EN) Off The Wall: Michael Jackson's Original Album And The Documentary "Michael Jackson's Journey From Motown To Off The Wall" Set For Release As A CD/DVD Bundle On February 26, 2016, su Prnewswire.com, 7 gennaio 2016.
    «It's the record that "invented modern pop as we know it," wrote Rolling Stone.»
  47. Robert Christgau: Consumer Guide Reviews: Michael Jackson, su robertchristgau.com. URL consultato il 19 marzo 2022.
  48. Stephen Thomas Erlewine, Michael Jackson Off the Wall, su allmusic.com.
  49. (EN) Revisiting Michael Jackson’s ‘Off The Wall’ (1979) | Retrospective Tribute, su Albumism, 6 agosto 2019.
  50. (EN) Jel D. Lewis Jones, Michael Jackson, the King of Pop: The Big Picture : the Music! the Man! the Legend! the Interviews : an Anthology, Amber Books Publishing, 2005, ISBN 978-0-9749779-0-4. URL consultato il 9 dicembre 2020.
  51. Chris Cadman e Craig Halstead, Michael Jackson For The Record, New Generation Publishing, 18 settembre 2009, ISBN 978-0755204786.
  52. (EN) Gold & Platinum, su RIAA. URL consultato il 2 febbraio 2021.
  53. Gianluca Mezzofiore for Mailonline, Revealing Letter Shows How Michael Jackson Plotted to Re-invent Himself as King of Pop After Leaving the Jackson Five, in Mail Online, 21 febbraio 2016.
  54. (EN) Gold & Platinum, in RIAA. URL consultato il 5 febbraio 2018.
  55. Michael Jackson - Off the Wall, su australian-charts.com.
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[de] Off the Wall

Off the Wall (engl. für: „Unorthodox“) ist das fünfte Studioalbum des US-amerikanischen Sängers Michael Jackson. Es erschien am 10. August 1979 bei Epic Records und wurde von Quincy Jones produziert. An den Songs Don’t Stop ’Til You Get Enough, Workin’ Day and Night und Get on the Floor wirkte Jackson als Co-Produzent mit. Er schrieb drei der zehn Songs selbst, u. a. auch die Grammy-prämierte Single Don’t Stop ’Til You Get Enough. Es war seine erste Soloveröffentlichung bei Epic Records, dem Plattenlabel, auf dem er bis zu seinem Tod 30 Jahre später noch seine Tonträger veröffentlichte.

[en] Off the Wall

Off the Wall is the fifth studio album by American singer Michael Jackson, released on August 10, 1979, by Epic Records. It was Jackson's first album released through Epic Records, the label he recorded under until his death in 2009, and the first produced by Quincy Jones, whom he met while working on the 1978 film The Wiz. Several critics observed that Off the Wall was crafted from disco, pop, funk, R&B, soft rock and Broadway ballads. Its lyrical themes include escapism, liberation, loneliness, hedonism and romance. The album features songwriting contributions from Stevie Wonder, Paul McCartney, Rod Temperton, Tom Bahler, and David Foster, alongside three tracks penned by Jackson himself.

[es] Off the Wall

Off the Wall es el quinto álbum de estudio solista de Michael Jackson editado en 1979. Con alrededor de 20 millones de copias vendidas en todo el mundo,[1] es uno de los 100 discos más vendidos de la historia y un hito imprescindible de la música disco.[2][3] Producido por Quincy Jones, supone para Jackson el haber alcanzado ese cierto grado de madurez que permite ciertas extravagancias. Off the Wall fue lanzado a la venta el mes en que Jackson cumplió 21 años, y no mucho tiempo más tarde, la revista Rolling Stone lo incluyó entre los 100 discos más vendidos de la década de los años 1970.
- [it] Off the Wall (album Michael Jackson)

[ru] Off the Wall

Off the Wall (с англ. — «Чуждый условностям»[3]) — пятый студийный альбом Майкла Джексона, и первый, принёсший музыканту всемирную известность. Релиз альбома состоялся 10 августа 1979 года на Epic Records. Незадолго до издания альбома Джексон был удостоен положительных отзывов кинокритиков за роль в фильме «Виз». Участвуя в съёмках фильма, Майкл Джексон и Куинси Джонс стали друзьями, и Джонс согласился работать с Джексоном над его следующим студийным альбомом. Запись альбома велась между декабрём 1978 года и июнем 1979 года в студиях Allen Zentz Recording, Westlake Recording Studios и Cherokee Studios в Лос-Анджелесе (штат Калифорния). Джексон во время работы над этим альбомом сотрудничал со многими другими авторами и исполнителями, такими как Пол Маккартни, Стиви Уандер и Род Темпертон. Майкл сам написал несколько песен, включая сингл «Don’t Stop ’Til You Get Enough».



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