music.wikisort.org - Composizione

Search / Calendar

Suspicious Minds è un brano musicale interpretato da Elvis Presley, scritto nel 1968 da Mark James (alias Francis Zambon) e registrato da Presley nel 1969.

Disambiguazione – Se stai cercando il romanzo di Gwenda Bond del 2019, vedi Suspicious Minds (romanzo).
Suspicious Minds
singolo discografico
Presley esegue Suspicious Minds durante lo speciale Elvis: That's the Way It Is del 1970
ArtistaElvis Presley
Pubblicazione1969
Durata4:22
Dischi1
GenereSoul
Rock and roll
EtichettaRCA
ProduttoreChips Moman,
Felton Jarvis
Registrazione23 gennaio 1969
Formati45 giri
Noten. 1
n. 1
Certificazioni originali
Dischi d'oro Danimarca[1]
(vendite: 45 000+)
 Messico[2]
(vendite: 30 000+)
Dischi di platino Regno Unito[3]
(vendite: 600 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oro Italia[4]
(vendite: 25 000+)
Elvis Presley - cronologia
Singolo precedente
(1969)
Singolo successivo
(1969)

Pubblicata su singolo, Suspicious Minds fu uno dei successi che rivitalizzarono la carriera di Presley, dopo il '68 Comeback Special. Fu il suo ultimo numero uno in classifica negli Stati Uniti. La rivista Rolling Stone ha classificato la canzone alla posizione numero 91 nella lista delle "500 migliori canzoni di sempre" da loro redatta.[5]


Il brano


Il brano è caratterizzato da un sound tipico degli anni sessanta; il testo parla di un amore che non riesce a spiccare il volo in quanto frenato da troppi sospetti ("suspicious minds" si potrebbe tradurre "se viviamo nel sospetto", sottolineandone così la natura bilaterale descritta nel testo).

Il singolo è l'ultimo della carriera di Elvis Presley ad aver raggiunto la prima posizione negli Stati Uniti (capeggiò la Billboard Hot 100 per una settimana, il 1º novembre del 1969), la RIAA certificò Suspicious Minds disco di platino per aver venduto 1 milione di copie negli Stati Uniti. In Canada arriva primo per due settimane, nel Regno Unito secondo, in Germania settimo ed in Norvegia decimo.

Nel 2003 la canzone è stata inserita alla posizione numero 91 nella Lista delle 500 migliori canzoni secondo Rolling Stone; nel 1983 è stata inserita nella colonna sonora del film di Jim McBride All'ultimo respiro, nel 2001 nel film Black Hawk Down - Black Hawk abbattuto di Ridley Scott e nel film Prima ti sposo, poi ti rovino dei fratelli Joel & Ethan Coen.


Composizione


Mark James raccontò di aver composto Suspicious Minds di notte, nell’appartamento in cui viveva all’epoca: «Pensai subito al titolo, mentre improvvisavo un riff con la mia Fender. Una volta messo assieme il grosso del pezzo, andai in studio e lo portai a termine su un pianoforte a coda».[6] Il testo tratta di una relazione messa a dura prova dalla mancanza di fiducia, in cui l’unica via d'uscita sembra essere quella di mettere da parte le proprie incertezze e guardare avanti. Quando scrisse la canzone, James era sposato con la sua prima moglie, una donna molto gelosa.


Registrazione


Presley registrò la sua versione di Suspicious Minds nelle stesse sessioni che diedero la luce ad altri due suoi singoli di successo come In the Ghetto e Kentucky Rain, durante le cosiddette "Memphis sessions" del gennaio/febbraio 1969 all'American Sound Studio.[7] Il brano rappresenta la miglior prova della collaborazione tra Presley e Chips Moman, rendendo la versione di Elvis notevolmente migliore della versione originale incisa da Mark James anni prima. Anche se l'arrangiamento dei due brani è molto simile, a fare la differenza sono principalmente la voce di Presley, i guizzi della chitarra con cui si apre il brano e l'interazione perfetta tra Elvis e il coro.[8] Ad accompagnare il cantante sono i celebri Memphis Boys[9], un gruppo di turnisti costituito da Reggie Young alla chitarra, Bobby Wood al piano, Bobby Emmons all'organo, Gene Chrisman alla batteria, Tommy Cogbill al basso, Mike Leech al basso e all'arrangiamento e Chips Moman alla produzione.[10] In particolare per registrare questo brano Young suonò una Gibson Super 400 in precedenza appartenuta a Scotty Moore, che l'aveva utilizzata in molte incisioni con Presley; Moman aveva acquistato lo strumento proprio dal celebre chitarrista barattandolo con un set di campane a tastiera.[9] La prima esecuzione in pubblico del brano risale al concerto tenutosi presso l'International Hotel di Las Vegas il 31 luglio 1969, e il singolo venne pubblicato nell'autunno seguente. Raggiunse la prima posizione in classifica negli Stati Uniti e la tenne per tre settimane consecutive. Ad oggi il singolo rimane uno dei più venduti nella storia, con oltre 7 milioni di copie vendute in tutto il mondo.


Cover


La canzone è stata in seguito reinterpretata da molti artisti, tra i tanti: Ben E. King, Dee Dee Warwick, Dwight Yoakam, Pete Yorn, Robbie Williams, Ronan Keating, Will Young, Gareth Gates, Fine Young Cannibals (nella cui versione partecipa ai cori Jimmy Somerville), Bruce Springsteen, Waylon Jennings, Gianni Morandi (tradotta in italiano con il titolo Che cosa dirò), Johnny Hallyday (tradotta in francese con il titolo Soupçons), e Luciano Ligabue con il titolo Ultimo tango a Memphis.[11]


Curiosità



Note


  1. (DA) Suspicious Minds, su IFPI Danmark. URL consultato l'8 marzo 2022.
  2. (ES) Certificaciones, su Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 6 ottobre 2022. Digitare "Suspicious Mind" in "Título".
  3. (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  4. Suspicious Minds (certificazione), su FIMI. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  5. The RS 500 Greatest Songs of All Time, su rollingstone.com, 7 aprile 2011. URL consultato il 25 ottobre 2017.
  6. Elvis Presley, storia e curiosità di «Suspicious Minds», su gqitalia.it. URL consultato il 12 luglio 2022.
  7. Introducing Elvis – IT Chapter 1 page 21 – media.wiley –
  8. Simpson, Paul. Guida completa a Elvis Presley, Antonio Vallardi Editore, 2004, Milano, pag.296, ISBN 88-7887-015-3
  9. sito (EN) .
  10. sito (EN) [collegamento interrotto].
  11. Discogs: Search for "Suspicious Minds"
  12. Simpson, Paul. Guida completa a Elvis Presley, Antonio Vallardi Editore, 2004, Milano, pag.297, ISBN 88-7887-015-3

Collegamenti esterni


Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock

На других языках


[de] Suspicious Minds

Suspicious Minds ist ein 1969 durch Elvis Presley bekannt gewordener Song, der zum Millionenseller wurde.

[en] Suspicious Minds

"Suspicious Minds" is a 1968 song written and first recorded by American songwriter Mark James. After this recording failed commercially, it was cut by Elvis Presley with producer Chips Moman, becoming a No. 1 song in 1969, and one of the most memorable hits of Presley's career.

[es] Suspicious Minds

«Suspicious Minds» es una canción escrita y grabada por primera vez en 1968 por el compositor estadounidense Mark James. Después de que fracasara comercialmente fue entregada a Elvis Presley por el productor Chips Moman, convirtiéndose en número 1 en 1969, y uno de los éxitos más notables de su carrera. "Suspicious Minds" fue ampliamente considerado como el sencillo que le devolvió el éxito profesional, después de su especial regreso en 1968 conocido como Elvis 68 come back special. Fue su 18º y último sencillo número uno en los Estados Unidos. [1][2] La revista Rolling Stone la clasificó 91ª en su lista de las 500 mejores canciones de todos los tiempos y Q Magazine la incluyó entre las primeras posiciones de una lista de 112 canciones publicada en abril de 2020 y que incluía temas desde los 60s a esa fecha. [3]
- [it] Suspicious Minds

[ru] Suspicious Minds

«Suspicious Minds» (с англ. — «Подозрения») — песня Элвиса Пресли. Выпущенная в качестве сингла в 1969 году, эта запись стала последним из семнадцати хитов Элвиса, которые возглавляли Billboard Hot 100 — национальный хит-парад США.



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2024
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии