Third è il terzo album del gruppo progressive dei Soft Machine. Viene considerato uno dei lavori più rappresentativi del sottogenere del rock progressivo noto come scena di Canterbury.
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Third album in studio | |
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Artista | Soft Machine |
Pubblicazione | 1970 |
Durata | 75:15 |
Dischi | 2 (vinile) 1 (CD) |
Tracce | 4 |
Genere | Rock progressivo Fusion |
Etichetta | Columbia Records |
Produttore | Soft Machine |
Registrazione | 1970 |
Soft Machine - cronologia | |
Album precedente (1969) Album successivo
(1971) |
Recensioni professionali | |
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Recensione | Giudizio |
AllMusic[1] | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Piero Scaruffi[2] | 9/10 |
OndaRock[3] | Pietra miliare |
Third fu pubblicato su vinile come doppio album e consiste in quattro brani, uno per facciata.[1]
Tre dei brani sono strumentali; l'unico cantato, Moon in June, prelude chiaramente allo stile unico e indefinibile che Robert Wyatt, autore del brano, avrebbe elaborato nella sua successiva carriera solista.[2]
L'album rappresenta l'apice della prima fase del gruppo, che in quest'opera iniziò a combinare il rock psichedelico dei due album precedenti con elementi fusion e minimalisti, ispirati rispettivamente a Miles Davis e a Terry Riley.[2]
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