Vento d'estate è un brano musicale dei cantautori italiani Max Gazzè e Niccolò Fabi, pubblicato nel 1998 e incluso nei rispettivi album in studio La favola di Adamo ed Eva e Niccolò Fabi.
Vento d'estate | |
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Artista | Max Gazzè Niccolò Fabi |
Autore/i | Max Gazzè e Riccardo Sinigallia |
Genere | Pop[1][2] |
Esecuzioni notevoli | Marvin, Musica Per Bambini e Etnosound |
Data | 1998 |
Etichetta | Virgin |
La canzone fu il risultato di un rimaneggiamento, con l'aiuto del produttore e arrangiatore Riccardo Sinigallia, di un abbozzo che Gazzè aveva composto nel 1992. Fabi fu contattato successivamente per prestare la sua voce a fianco dell'artista, suggellando così un'amicizia che li legava da tempo. Ebbe un importante riscontro radiofonico e vinse Un disco per l'estate, permettendo ai due musicisti di partecipare al Festivalbar 1998. Fu ben accolto dalla critica, che ne elogiò le sonorità e il modo inusuale con cui affrontava il tema dell'estate. È stato inoltre considerato un brano importante per l'ascesa della carriera di Gazzè e fu reinterpretato da artisti quali Marvin, Musica Per Bambini e Etnosound.
Il brano non uscì mai come singolo, sebbene circolarono copie promozionali su CD, oltre a un 45 giri per il circuito dei juke-box. Nel 2018 è stato inoltre certificato disco d'oro dalla Federazione Industria Musicale Italiana.[3]
Una prima bozza di Vento d'estate venne composta da Max Gazzè nel 1992; non essendo però convinto del risultato, egli la presentò soltanto nel 1998 all'amico Riccardo Sinigallia, con cui stava lavorando per la realizzazione dell'album La favola di Adamo ed Eva. Questi apportò numerosi cambiamenti al pezzo, tanto che fu accreditato come coautore e produttore.[4][5][6][7][8][9] I due scrissero il testo affrontando il concetto della «libertà di poter scegliere e di viaggiare senza vincoli».[7] Infine, Gazzè contattò Fabi con l'intenzione di fargli cantare da solo la canzone, «poi però nel riarrangiarla è nato il progetto di cantarla insieme», forte di «un’amicizia nata nei locali e nei pub romani che dura da anni»:[9][10][11]; come ebbe a dire in un'intervista dell'epoca[12]
«cantarla insieme con Niccolò è stata una bella idea perché il brano avrebbe acquistato un senso diverso rispetto ad una nostra eventuale interpretazione individuale. Vento d'estate insieme con Fabi penso rappresenti la comparsa sulla scena degli Stursky e Huctch [sic] del pop italiano.» |
Le sessioni di registrazione avvennero intorno all'aprile 1998 allo Studio Stemma di Roma, con Gianluca Vaccaro, responsabile anche del missaggio[N 1][4][5]. Il mastering fu curato da Paul Libson presso lo Studio Profile di Milano.[5]
Il brano fu pubblicato nel 1998 da Emi Music Publishing Italia e Quarantuno Edizioni Musicali unicamente in via promozionale.[4][5][13] La prima edizione è stata distribuita su CD mentre la seconda è un 45 giri per i jukebox con All I Have to Give dei Backstreet Boys sul lato B.[4][14] Nello stesso anno fu incluso sia nell'album omonimo di Fabi,[1] sia in La favola di Adamo ed Eva di Gazzè,[2] uscito il 26 giugno per Virgin.[5][15]
Vento d'estate venne eseguito in playback al Festivalbar 1998.[10] Durante poi le sue esibizioni dal vivo, Gazzè lo suonò accompagnato da artisti differenti che rivestivano il ruolo di seconda voce: ad esempio nel 2017, in seno ad una serie di quattro concerti all'Auditorium Parco della Musica di Roma, fu affiancato da Daniele Silvestri e Carmen Consoli;[16] due anni dopo invece all'Umbria Jazz 19 lo cantò con Alex Britti e Manu Katché, realizzando una versione che «ha soffiato un afflato fresco di Manica, quel poco che basta per spalmare un po' di Police tra le linee sinuose delle colline umbre».[17] Infine nel corso de La matematica dei rami tour del 2021, fu accompagnato dalla cantautrice Greta Zuccoli.[18][19][20]
Il supergruppo Fabi Silvestri Gazzè suonò la canzone a Radio Italia Live - Il concerto,[21] oltre ad inserirla nelle scalette del tour promozionale del 2014 per l'album Il padrone della festa, assieme ad altri singoli e pezzi presi dalle carriere soliste dei componenti.[22]
Vento d'estate si rivelò un grande successo radiofonico, divenendo, secondo Music Control, uno dei singoli più suonati e richiesti dell'estate del 1998[6][10][23][24]. Vinse Un disco per l'estate[11][25][26] e fu «la canzone più in vista al Festivalbar 1998»[10][27][28]. Enzo Gentile e Alberto Tonti, nel loro Dizionario del Pop-Rock 2014, reputarono la composizione uno dei momenti più convincenti dell'omonimo album di Niccolò Fabi[26]. Federico Guglielmi de Il mucchio selvaggio la definì un capitolo «mesmerico e sognante» de La favola di Adamo ed Eva[29]. Carlo Moretti di Musica! Rock & altro scrisse che rivela la «freschezza del disco [...] per il passo indolente in corto circuito con il soggetto estivo: un paradosso che ha contribuito non poco al suo successo. Vento d'estate è inoltre il brano più "à la Police" del disco (riff di chitarra, giro di basso, cori), ma Gazzè ha ben metabolizzato, e non da ieri»[30]. Venne inserita in Festivalbar '98 - Compilation Rossa[31] ed è presente inoltre nelle principali raccolte di Gazzè Raduni 1995-2005 (2005), The Best of Platinum (2007), Una musica può fare (2008) e The Platinum Collection (2013) nonché in Dischi volanti 1996-2006 (2006) di Fabi.
Il pezzo rappresentò, secondo Cristiano Orlando di Ondarock, «il decisivo abbrivio per l'ascesa delle [...] sorti artistiche» di Gazzè;[6] con il passare del tempo è stato inoltre considerato «una delle canzoni "diverse" dell'estate».[24] Valerio Lombardi di GiornaleNews scrisse che è «la canzone più bella e poetica dedicata all'estate», grazie al «ritmo incalzante» e al testo, «semplice ma che resta nel cuore e nella testa di chi lo ascolta per il suo significato intrinseco».[24] Gli stessi versi vennero apprezzati anche da Benedetta Picariello, la quale puntualizzò come invogliassero «l’ascoltatore a stare lontano dalle ansie e dalle preoccupazioni perché tutto “cambia come cambia il vento“» e come comunicassero un senso di libertà, simboleggiata anche dal mare in passaggi quali «Io vado al mare e voi che fate?»[32]
Alex Infascelli diresse il video:[N 2] in esso Fabi e Gazzè cantano la canzone viaggiando in un tandem, con cui attraversano numerosi paesaggi, sia naturali (come campi di girasoli e strade in collina) sia urbani (ad esempio sottopassaggi, ponti e vie cittadine, tra cui quella che costeggia piazza del Colosseo), fino ad arrivare a un segnale di pericolo su cui è scritto "End", posto in mezzo ad una strada di montagna innevata; tutte le riprese di queste ambientazioni o sono proiettate su alcuni teli trasparenti posti dietro i due artisti o si alternano direttamente alle sequenze che li vedono in bici.[10][33]
Musica, testo e arrangiamenti di Max Gazzè e Riccardo Sinigallia[4][5].
Nel 2014 il cantante del gruppo di musica techno Prezioso feat. Marvin Alessandro Moschini incise una cover dance di Vento d'estate, collaborando con i produttori Paolo Sandrini e Rudeejay[34]. Fu poi pubblicata digitalmente il 20 giugno dalla Bang Record, dopo un annuncio tramite video teaser sul canale ufficiale YouTube dell'etichetta del 13 giugno .
Il cantautore di musica sperimentale Musica Per Bambini fu uno della ventina di artisti che la Garrincha Dischi contattò per realizzare il progetto Il cantanovanta 1990-2000, un album costituito da rifacimenti di successi e tormentoni italiani degli anni novanta e distribuito il 4 giugno 2011 in un'edizione limitata a 500 copie.[36][37]
Egli quindi realizzò una versione «ottovolante» di Vento d'estate, modificata nella struttura e ritmo:[36] Federico Fragasso di Indie-eye la definì «massacrante»,[38] mentre Fabrizio Zampighi di Sentireascoltare spiegò che la cover risulta «deframmentata in un delirio schizoide».[39]
Il complesso etno-folk Etnosound inserì una cover di Vento d'estate come nona traccia del terzo album in studio omonimo, pubblicato il 2 giugno 2014 da Elca Sound[40][41]. Ne venne girato anche un video promozionale, caricato sul canale YouTube della band il 29 giugno 2015 e che mostra i singoli membri salire su un automobile, ognuno con degli strumenti giocattolo, mentre il leader Leonardo Bonavita, seduto accanto al guidatore, canta il pezzo[42].
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