Come suggerisce il nome del gruppo (traducibile come "decapitazione del bestiame"), i temi delle loro canzoni riguardano il maltrattamento degli animali, il consumo di essi e l'inquinamento ambientale che ne deriva. Alcuni testi si focalizzano anche su temi ricorrenti alla misantropia e all'utopico genocidio della razza umana. La maggior parte dei testi è comunque basata sullo scambio dei ruoli tra il mondo animale e quello umano, laddove vengono compiute violenze di vario tipo (vivisezione, carneficine, decapitazioni etc).
La pubblicazione del loro album, To Serve Man (2002), scatena controversie in Germania, dove le compagnie SPV furono contro la distribuzione dell'album a causa della copertina molto esplicita[5]. La copertina di Humanure (2004) fu censurata in diversi rivenditori senza il permesso dell'etichetta discografica, poiché mostrava una mucca in una deiezione di resti umani[6].
Josh Elmore e Travis Ryan in concerto nel 2016
I membri fondatori sono Gabe Serbian e Dave Astor, entrambi appartenenti alla band dei The Locust[7].
Garry Sharpe-Young, giornalista della scena metal, considera i Cattle Decapitation "una delle poche band metal per la quale i loro messaggi sono forti quanto la loro musica".[4]
Nell'agosto del 2009, Troy Oftedal diventa il bassista turnista della band a causa delle differenze musicali e personali del precedente bassista.[9] Viene sostituito da Derek Engemann.
L'8 maggio 2012 è uscito il nuovo album Monolith of Inhumanity, per la Metal Blade Records. Con questo lavoro compiono un salto di qualità notevole, grazie ad un songwriting fresco e innovativo, che unisce grindcore, brutal death e black metal: ciò si traduce in canzoni violente e tecniche ma con una vena melodica che le rende più "accessibili" e che diventa il marchio di fabbrica della band californiana.
Nel 2015 pubblicano, sempre attraverso la Metal Blade Records, il nuovo lavoro in studio, The Anthropocene Extinction. Viene ampliato lo spazio che il gruppo concede ai passaggi più melodici, ma senza per questo diminuire la carica brutale o rinunciare ai passaggi ipertecnici che caratterizzavano Monolith of Inhumanity.
Nel gennaio del 2018 il bassista Derek Engemann si separa amichevolmente dalla band per dedicare più tempo agli Scour, gruppo black metal di Phil Anselmo nel quale Engemann è chitarrista. L'anno successivo esce l'ottavo album in studio Death Atlas, realizzato con il nuovo bassista Olivier Pinard.
Stile musicale
Fin dagli esordi la band ha adottato una forma di death metal fortemente influenzata dal grindcore, detta anche deathgrind; con The Harvest Floor nel 2009 e soprattutto con Monolith of Inhumanity nel 2012, la band mostra uno stile molto più personale, che mescola il tipico sound deathgrind a passaggi black metal più melodici dal gusto epico e decadente, unendo anche parti puramente death. A partire da quest'ultimo album il cantante Travis Ryan inizia ad utilizzare uno stile di canto più pulito, accostandolo sempre a scream e growl. Tuttavia, non si possono definire propriamente clean vocals, come lo stesso Ryan afferma: "Non si tratta di voce pulita. Suona pulita a causa del bombardamento d'intensità che vi sta dietro, o che la accompagna, ma non è voce pulita". Ryan definisce questo timbro vocale come "clean-ish" (lett. vagamente pulito).[10][11]
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