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I Franti sono stati un progetto musicale italiano originario di Torino, autodefinitosi un gruppo di "hardcore folk".[1]

Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo rapper, vedi Michael Franti.
Franti
Paese d'origine Italia
GenerePost-punk
Hardcore punk
New wave
Free jazz
Folk rock
Periodo di attività musicale1982  1987
EtichettaBlu Bus
Album pubblicati5
Studio3
Raccolte2

Progetto unico nel suo genere, hanno sostenuto sin dalla formazione e per tutta la durata della loro attività musicale l'idea dell'indipendenza totale dalle logiche e dai canali classici del mercato discografico[1]. Consideravano il copyright una forma di fascismo e non sono mai stati iscritti alla SIAE[2]. Hanno fondato una loro etichetta, la Blu Bus, con la quale hanno pubblicato anche i lavori dei valdostani Kina[1]. Secondo alcuni critici sono stati una delle poche band italiane a poter rivaleggiare, per rilevanza storica e originalità della proposta, con i CCCP Fedeli alla Linea[3].


Storia



Inizi


Formatisi a Torino come Guerrilla's Band nella seconda metà degli anni settanta all'inizio suonavano free jazz e rock progressivo di stampo canterburiano. Il nucleo iniziale era composto dai compagni di scuola Stefano Giaccone al sax (occasionalmente anche cantante e chitarrista), Massimo D'Ambrosio al basso, Marco Ciari alla batteria e Vanni Picciuolo alla chitarra con l'ausilio di Lux, cantante dei Deafear. Così formati pubblicano un singolo su cassetta con due brani No future e Last Blues nel 1981.


Franti


Non soddisfatti del risultato convincono Lalli già cantante dei Luna Nera ad entrare nel gruppo.[2] Diventano i Franti nel 1982, prendendo il nome dall'omonimo personaggio di Cuore di Edmondo De Amicis[1]: quello che tira i sassi ai vetri e ride quando muore il re (Uno solo poteva ridere mentre Derossi diceva dei funerali del Re. E Franti rise).

Fulcro della band sono stati Stefano Giaccone (sax, chitarra, voce), Vanni Picciuolo (chitarra) e Lalli (voce) anche se più che un gruppo si è trattato di un collettivo aperto a molti musicisti.[1]

Fin dall'inizio adottano una politica di autogestione e autoproduzione quando in Italia non erano in molti a farlo. Dopo il primo tape esce un'altra cassetta, Luna Nera, in 500 copie, ristampata successivamente in vinile.[4]

Nella primavera del 1984 fondano assieme al gruppo Kina l'etichetta Blu Bus, il cui motto era "L'autoproduzione e l'autogestione come strumenti per la comunicazione e le esperienze antagoniste", con la quale pubblicano lo split album a metà con i concittadini Contrazione, gruppo hardcore punk. Nel lavoro il gruppo unisce elementi punk, folk, jazz e blues sostenuti dalla sofferta voce della cantante Lalli.[1]

L'anno successivo dopo la cassetta Schizzi di sangue il gruppo pubblica su vinile Luna nera. Il 1986 è l'anno del loro lavoro più significativo Il giardino delle quindici pietre, dove vengono amalgamati elementi rock, folk, jazz e i testi rimandano alle lotte degli anni sessanta e settanta.[1]

Nel 1987, viste anche le mutate condizioni politiche e sociali, i componenti del gruppo decidono di cambiare e considerano il progetto terminato, dando inizio a nuovi progetti separati e pubblicano un cofanetto antologico Non classificato.


Dopo lo scioglimento


Nascono vari gruppi: gli Environs più sperimentali che pubblicano 2 album, gli Orsi Lucille più legati al folk anch'essi con due album, gli psichedelici Howth Castle con testi in inglese e tre album e i Panico più punk.

Dalla seconda metà anni novanta i due principali componenti del gruppo Stefano Giaccone e Lalli proseguono per importanti carriere autonome e in collaborazione.[1]


Componenti



Discografia



Album in studio



Raccolte



Singoli



Discografia dei gruppi correlati



Environs


Album in studio
Album dal vivo
Raccolte
Singoli

Orsi Lucille


Album in studio
Album dal vivo

Howth Castle


Album in studio
EP
Partecipazioni in compilation

La banda di Tirofisso


EP

Ishi


Album in studio

- 1992 - Troppo silenzio (cassetta autoprodotta)


Album tributo



Note


  1. Gianluca Testani.
  2. Alessandro Cauli, Franti. Il rock non classificato, su ondarock.it, Ondarock.
  3. (EN) Piero Scaruffi, A brief summary of Italian rock music, su scaruffi.com.
  4. Franti - Luna Nera :: Le Pietre Miliari di OndaRock, su OndaRock. URL consultato il 23 settembre 2019.
  5. Luca Sanna, AA.VV. - Franti - Solo uno poteva ridere..., su distorsioni.net, Distorsioni, 5 febbraio 2012.

Bibliografia



Documentari



Voci correlate



Collegamenti esterni


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