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I Tea Party sono una rock band canadese con influenze blues e progressive rock, musica indiana e mediorientale, conosciuta come musica Moroccan roll dai media. La band, attiva dal 1990 al 2005, anno in cui si sciolse, pubblicò otto album con la EMI Music Canada, vendendo 1,6 milioni di dischi in tutto il mondo e realizzando il primo singolo canadese Heaven Coming down nel 1999.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Tea Party.
The Tea Party
Paese d'origine Canada
GenereHard rock
Rock progressivo
Industrial rock
Rock sperimentale
World music
Periodo di attività musicale1990  2005
2011  in attività
EtichettaEMI
Album pubblicati9
Studio7
Live1
Raccolte1
Sito ufficiale

La band fece ben 21 tour in Canada e 12 in Australia. Nel novembre del 2002 i Tea Party portarono in tutto il Canada un tour speciale suonando con un'orchestra sinfonica e reinterpretando la produzione dei loro ultimi dieci anni di musica d'autore. Il gruppo si sciolse nel 2005, ma si riunì nel 2011 per alcune date del tour estivo canadese. Durante i concerti i componenti del gruppo decisero di riprendere la collaborazione, che dura fino ad oggi.


Storia del gruppo



Primi anni (1990-1995)


I Tea Party si formarono nel 1990 con Jeff Martin, Stuart Chatwood e Jeff Burrows dopo una jam session al Cherry Beach Studios Rehearsal di Toronto. Ogni membro aveva avuto, in età adolescenziale, la possibilità di suonare con diverse band a Windsor, Ontario, di dove sono originari. Decisero di chiamarsi The Tea Party in onore della famosa Beat Generation dei poeti americani Allen Ginsberg, Jack Kerouac e William Borroughs.[1]

I Tea Party presentarono il loro primo album eponimo nel 1991, distribuito dalla loro etichetta Eternal Disc. L'album ha chiari riferimenti al rock psichedelico e al blues, ed è stato prodotto dallo stesso Martin; stando a quanto rivelato da Chatwood, il padre di Martin era un grande appassionato di blues, e per questo motivo il genere ha avuto una grossa influenza sul giovane chitarrista negli anni della sua formazione musicale.[2] Anche gli album successivi furono prodotti dallo stesso Martin, intenzionato a mantenere un completo controllo artistico sull'attività della band, scevro da influenze e imposizioni esterne.

Nel 1993 il gruppo firmò per la EMI e pubblicarono per la major il primo album, Splendor Solis. La band utilizzò delle accordature aperte e il Dumbek (un tamburo caliciforme) per imitare la musica Indiana, che hanno in altre occasioni continuato ad impiegare, pur continuando a subire il fascino del blues.

Nel 1994 l'album che uscì in Australia con il singolo Save me, ne decretò il successo nel continente. La band ottenne l'appoggio della radio nazionale Triple J, da quel momento in poi ‘'Save me'’ divenne, in futuro, un punto fermo nella scaletta dei brani presentati dalla band.[3]


Il successo (1995-2000)


Nel 1995 si registrò un ulteriore sviluppo nel sound dei Tea Party, The Edges of Twilight, fu registrato con una vasta gamma di strumenti indiani e mediorientali. Sister awake, il terzo singolo estratto dall'album, riesce ad esprimere le intenzioni musicali della band, che integrò la musica rock con altre musiche dal mondo. Sister Awake è un arrangiamento acustico con chitarra a 12 corde, sitar, sarod, harmonium e doumbek.[3] The Edges of Twilight è l'album di maggior successo commerciale della band: vendette più di 270.000 pezzi, con tre album di platino (due in Canada e uno in Australia).

Al rientro dal tour mondiale di grande successo in Canada, Australia ed Europa, il gruppo registrò Alhambra, un EP che comprendeva delle ri-registrazioni acustiche di brani di The Edges of Twilight. Dopo la pubblicazione seguì un breve tour di lancio intitolato Alahambra Acoustic and Eclectic. Il musicista folk inglese Roy Harper ha partecipato a The Edges of Twilight recitando una poesia e in Alahambra cantando nel pezzo "Time".

Transmission pubblicato nel 1997 rappresenta la prima esperienza di musica elettronica e di world music. Transmission è caratterizzato da tracce particolarmente aggressive, influenzate dai notevoli cambiamenti intorno a tutta la band: i licenziamenti nel loro management e la sensazione del mancato supporto da parte della loro casa discografica. Questi sentimenti sono ben rappresentati nel singolo Temptation, title-track dell'album.[3]

Nel 1999 seguì Triptych, il cui singolo Heaven Coming Down salì al primo posto nella programmazioni delle radio Canadesi. La musica dei Tea Party assunse una connotazione più orchestrale, partendo dalla loro base di blues. L'unico album live della band, Live a the Enmore Theatre fu prodotto durante il tour australiano per il lancio di Triptych e programmato dalla radio nazionale australiana Triple J.


Gli anni successivi (2000-2005)


La band produsse un'unica compilation intitolata Tangents: The Tea Party Collection nel 2000, e successivamente, nel 2001, un DVD di video musicali, che Martin ha remixato in surround, intitolato Illuminations.[4] Più tardi, sempre nel 2001, pubblicarono The Interzone Mantras, e nel novembre del 2002 girarono il Canada in tour per il loro live con un'orchestra sinfonica.[5]

Seven Circles, l'ultimo album della band, fu pubblicato nel 2004. The Interzone Mantras e Seven Circles portarono il gruppo al loro sound iniziale, rivisitato con la maturità acquisita.

Nell'ottobre del 2005 i Tea Party annunciarono la loro separazione motivata da di divergenze di tipo "creativo"; in contemporanea Martin annunciò l'inizio della sua carriera da solista.

Successivamente, Chatwood scrisse sul forum della band [...]Jeff Burrows ed io siamo sinceramenti dispiaciuti di come siano andate le cose. A questo riguardo Jeff Burrows ed io, concordiamo che la band si prenda un lungo periodo di pausa[...]"[6]


Dopo lo scioglimento (2006-2011)


Nel 2006 Chatwood continuò a comporre la colonna sonora di Prince of Persia video game, per la Ubisoft Montreal.

Burrows riunì i Rush di Geddy Lee e Alex Lifeson, e altri musicisti canadesi in un progetto unico che chiamò Big Dirty Band e presentò a The Rock, una stazione radio di Windsor.

Nel 2008 Burrows annunciò che insieme ad altri musicisti canadesi (Edwin, Mike Turner e Amir Epstein) avrebbe formato un nuovo gruppo, i Crash Karna: la band pubblicò l'album di debutto agli inizi del 2009.[7][8]

Martin si trasferì in Irlanda e registrò il suo album di debutto da solista Exile and the Kingdom, che fu pubblicato in Canada e in Australia nel 2006.[9]

Girò in tour per l'Europa, il Canada e l'Australia, e pubblicò due album dal vivo, Live in Brisbane 2006 e Live in Dublin , nel novembre 2006 e maggio 2007, rispettivamente. Nell'agosto del 2008, Martin annunciò la formazione della sua nuova band, The Armada. Nel 2010, The Armada si sciolse. Jeff Martin fondò una nuova band chiamata Jeff Martin 777 con Jay Cortez al basso e Malcolm Clark alla batteria. Il loro album di debutto The Ground Cries Out fu pubblicato il 1º marzo in Canada e arrivò alla 51ª posizione nel Billboard Canadian Albums.


La reunion


Il 12 aprile del 2011 su Facebook annunciarono che la band aveva previsto un certo numero di concerti per l'anno in corso, senza specificare altro. Il giorno seguente, la radio locale K106.3 annunciò che al Sarnia Bayfest avrebbero partecipato anche i Tea Party, cosa che fu confermata poco dopo da Burrows nel suo programma radiofonico. Burrows inoltre anticipò che era in programma anche un tour estivo.[10]


Il nome del "Dominio"


Nel mese di settembre del 2011 Yahoo! riportò che i gruppi associati al movimento politico dei Tea Party (movimento) volevano acquistare il dominio della band.

Stuart Chatwood dichiarò di aver avuto molti problemi con il movimento politico, tanto da pensare di vendere il dominio.[11] È stato stimato che la band potrebbe vendere il diritto di proprietà per un milione di dollari.[12]

La band acquistò il dominio nel 1993 e sin da allora aggiunsero la frase "No politics... Just Rock and Roll" al loro sito per prendere le distanze dal movimento politico.[13] Il 15 ottobre del 2011, Sedo annunciò che le informazioni sulla vendita saranno pubblicate esclusivamente sul loro sito online.[14]


Formazione



Discografia



Note


  1. Beat Generation
  2. Simone Calloni, Intervista - THE TEA PARTY - Dai Beatles all'Oriente e ritorno, su Metallized.it, 16 dicembre 2021. URL consultato il 17 febbraio 2022.
  3. Stuart Chatwood, In Tangents The Tea Party Collection 2000, CD, EMI Music Canada, Mississauga.
  4. Band biography: Illuminations The Tea Party Collection 2001, DVD, EMI Music Canada, Mississauga.
  5. The Tea Party 2004, Band biography. The Tea Party official website Consultato il 10 marzo 2012.
  6. Chatwood, S. 2005, Stuart Chatwood statement. The Tea Party official forum Consultato il 10 marzo 2012.
  7. Morano, J 2008, Edwin Forms Band With Ex-Members Of The Tea Party And Our Lady Peace, Chartattack. Chartattack Archiviato il 18 agosto 2009 in Internet Archive. Consultato 15 marzo 2012.
  8. Harper, K 2009, Edwin/Tea Party/OLP Band Is For Real, Chartattack. Chartattack Archiviato il 7 febbraio 2009 in Internet Archive. Consultato 10 marzo 2012.
  9. Bliss, K 2006, Jeff Martin in-studio session, Jam! Music. Copia archiviata, su jam.canoe.ca. URL consultato il 5 aprile 2006 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2006). Consultato il 15 marzo 2012.
  10. INXS to close the show for Big Music Fest Consultato il 15 marzo 2012.
  11. http://www.guardian.co.uk/music/2011/sep/19/tea-party-domain-name Band to sell Teaparty.com domain name?
  12. http://www.businessweek.com/magazine/teapartycom-could-make-a-rock-band-rich-09152011.html?chan=magazine+channel_news+-+politics+%26amp;+policy Teaparty.com domain could be sold for $1M U.S.
  13. Canadian rock band The Tea Party may make millions selling domain name | Daily Brew - Yahoo! News Canada
  14. Article citing Sedo's press release Archiviato il 17 ottobre 2011 in Internet Archive.

Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 139736571 · ISNI (EN) 0000 0001 2314 9076 · LCCN (EN) no2005096975 · GND (DE) 10303598-9 · BNF (FR) cb13965445n (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-no2005096975

На других языках


[de] The Tea Party

The Tea Party ist eine kanadische Rockband mit Blues-, Prog Rock- und orientalisch-indischen Einflüssen. Der Stil wurde in der Öffentlichkeit und von den Medien oft als „Moroccan roll“ bezeichnet und die Musik als eine Mischung aus The Doors und Led Zeppelin beschrieben. The Tea Party haben acht Alben bei EMI Music Canada veröffentlicht und etwa 1,6 Millionen Alben verkauft. Heaven Coming Down war 1999 sogar auf Platz eins in den kanadischen Single-Charts. 2005 endete die gemeinsame Karriere von The Tea Party vorübergehend, ehe sich die Band im Sommer 2011 wiedervereinte.

[en] The Tea Party

The Tea Party is a Canadian rock band with industrial rock, blues, progressive rock, and Middle Eastern music influences, dubbed "Moroccan roll" by the media. Active throughout the 1990s and up until 2005, the band re-formed in 2011. The Tea Party released eight albums on EMI Music Canada, selling over three million records worldwide, including four double-platinum awards, one platinum and four gold albums in Canada.[1] Between 1996 and 2016, The Tea Party was the 35th best-selling Canadian artist in Canada.[2]

[fr] The Tea Party

The Tea Party est un groupe de rock canadien, originaire de Windsor, en Ontario. Formé au début des années 1990, The Tea Party est un power trio qui pratique un rock influencé par Led Zeppelin et The Doors ; son leader est Jeff Martin qui donne une identité musicale au groupe. Les albums Transmission, The Edge of Twilight et Triptych représentent bien les différentes facettes du groupe. Après la sortie de l'album Seven Circles, le groupe se sépare. Jeff Martin continue l'aventure en solo en revenant à ce que le groupe faisait à ses débuts. The Tea Party compte huit albums chez EMI Music Canada, dont deux millions d'exemplaires vendus à l'international ; quatre sont certifiés double–disque de platine, un disque de platine et quatre disques d'or au Canada[1].
- [it] The Tea Party

[ru] The Tea Party

«The Tea Party» (с англ. — «чаепитие») — канадская рок-группа, играющая в стилях блюз и прогрессивный рок с индийским и ближневосточным влиянием в звучании, смесь которых СМИ прозвали «марокканский рок».



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