Il gruppo si è formato a Perth nel 1999, quando il cantante Daniel Estrin, ha incontrato il tastierista Mark Baker e il batterista Adam Lovkis durante il periodo di studi all'Università dell'Australia Occidentale.
Dopo varie esibizioni locali, il gruppo ha ottenuto un contratto discografico con l'etichetta V Music. Con l'etichetta il gruppo, con una nuova formazione a cinque e con il solo Estrin come unico membro originale, hanno pubblicato l'album di debutto Element V nel 2003. L'anno successivo l'album è stato pubblicato anche per il mercato europeo attraverso l'etichetta olandese DVS Records, e per quello giapponese con la Woodbell/Experience. La popolarità dei Voyager è aumentata rapidamente dopo l'uscita europea di Element V, permettendo alla band di esibirsi come gruppo di supporto per Steve Vai durante il suo tour in Australia nel 2004.
Nel 2006 è stato pubblicato il secondo album della band, uniVers. Nello stesso anno il gruppo ha preso parte al ProgPower Europe Festival nei Paesi Bassi, riscuotendo un ottimo successo dalla critica.[1] Nel 2007, dopo la chiusura del contratto con la DVS Records, la band ha firmato un contratto con l'etichetta tedesca Dockyard 1 Records che ha permesso la pubblicazione dell'album uniVers su scala mondiale.[2] L'album ha ricevuto il plauso della critica ed è stato scelto come album del mese dalla rivista belga Mindview e come album della settimana dalla rivista finlandese Imperiumi,[3] oltre a fruttare al gruppo una menzione tra le dieci migliori band al mondo ai MusicOz Awards.[4]
Nel settembre 2009 è uscito I Am the ReVolution che, nonostante il plauso della critica,[5][6] ha ricevuto critiche sulla scelta di inserire un sound molto più pop rispetto ai lavori precedenti.[7] L'uscita dell'album è stata accompagnata dall'uscita dei singoli Lost e The Devil in Me.
Nel 2011 la band ha firmato un contratto con la Sensory, che ha portato alla pubblicazione dell'album The Meaning of I negli Stati Uniti. L'album presenta collaborazioni con D. C. Cooper, frontman del gruppo danese Royal Hunt, e con Daniel Tompkins, ex membro dei TesseracT. Dopo essere tornati dagli Stati Uniti, i Voyager sono andati in tournée con la band finlandese Children of Bodom.
Alla fine del 2013 i Voyager hanno presentato una campagna di crowdfunding per il la realizzazione del quinto album V. L'obiettivo della campagna è stato raggiunto dopo tre giorni dal lancio e, nello stesso periodo, è stato pubblicato il singolo Breaking Down come primo estratto.
Il gruppo è stato confermato fra gli undici artisti partecipanti a Eurovision - Australia Decides 2022, il processo di selezione del rappresentante australiano per l'annuale Eurovision Song Contest.[8]
Formazione
Attuale
Daniel Estrin – voce e tastiere (dal 1999)
Simone Dow – chitarra (dal 2006)
Scott Kay – chitarra (dal 2010)
Alex Canion – basso, voce (dal 2007)
Ashley Doodkorte – batteria (dal 2011)
Precedente
Adam Lovkis – batteria (1999-2000)
Mark Baker – tastiere (1999-2000)
Jennah Greaig – basso (2001-2003)
Emanuel Rudnicki – chitarra (2000-2006)
Geoff Callaghan – batteria (2000-2006)
Melissa Fiocco – basso (2003-2007)
Mark De Vattimo – chitarra (1999-2008)
Chris Hanssen – chitarra (2009-2010)
Mark Boeijen – batteria (2005-2011)
Discografia
Album in studio
2003 – Element V
2007 – uniVers
2009 – I Am the ReVolution
2011 – The Meaning of I
2013 – V
2017 – Ghost Mile
2019 – Colours in the Sun
Singoli
2006 – Sober
2009 – Lost
2009 – The Devil in Me
2013 – Breaking Down
2016 – Misery Is Only Company
2017 – Ascension
2019 – Brightstar
2019 – Colours
2019 – Water over the Bridge
2019 – Entropy
2021 – The Boy's in Love
2022 – Dreamer
Note
(EN) John Tucker, ProgPower Europe review, su johntuckeronline.com. URL consultato il 7 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2011).
(FI) Voyager - uniVers, su impe.fi, Imperiumi. URL consultato il 13 gennaio 2022.
(EN) Musicoz Top 10 Finalists for 2007..., su musicoz.org, MusicOz. URL consultato il 13 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2009).
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