Carpenter Brut viene considerato uno dei nomi di punta del darksynth, una variante più cupa della synthwave ispirata all’heavy metal e al cinema dell'orrore.[1][2]
Biografia
Benché molti pensino che lo pseudonimo dell’artista alluda a quello del regista John Carpenter, egli dichiara che si tratta invece di un riferimento allo champagne Charpentier.[3] L’artista esordì durante la prima metà degli anni 2010 con una trilogia di extended play che verrà poi raccolta su Trilogy (2015). Alcune tracce di Carpenter Brut sono presenti nella colonna sonora del videogioco Hotline Miami 2: Wrong Number (2015). Nel 2016, Carpenter Brut collaborò assieme ai Seth Ickerman (Raphaël Hernandez e Savitri Joli-Gonfard) al videoclip di Turbo Killer. Nel 2020, il musicista francese pubblicò la colonna sonora di Blood Machines (2019).
L’artista ha partecipato a diversi concerti e tournée in tutta Europa che hanno toccato Germania, Francia, Ucraina, Finlandia e Russia; il 27 maggio del 2016 egli si esibì a La Cigale, mentre il 24 marzo del 2018 tenne un concerto presso l’Olympia parigino. Fu anche ospite di diversi festival come Printemps de Bourges,[4] Terra Incognita,[5] Coachella, SXSW, Roadburn, Motocultor, Rock En Seine, ed Hellfes. Quando si esibisce dal vivo, Carpenter Brut viene supportato dal chitarrista degli Hacride Adrien Grousset e dal batterista dei Klone Florent Marcadet.[6] Nonostante la sua vivace attività dal vivo, Carpenter Brut non ama rilasciare interviste.[3][7]
Discografia
Album in studio
2018 – Leather Teeth
2021 – Leather Terror
Album dal vivo
2017 – Carpenterbrutlive
Extended play
2012 – EP I
2013 – EP II
2015 – EP III
Antologie
2015 – Trilogy
Note
(EN) Carpenter Brut Synthwave, su retro-synthwave.com. URL consultato il 10 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2017).
(EN) Synthwave Sunday, su metalsucks.net. URL consultato il 10 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2021).
(FR) Carpenter Brut Aux Bars En Trans, su rennesmusique.com. URL consultato il 10 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2017).
(FR) Carpenter Brut, su printemps-bourges.com. URL consultato il 10 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2017).
Terra Incognita, su terraincognita.me. URL consultato il 10 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2015).
(EN) Interview: Carpenter Brut, su sensationrock.net. URL consultato il 10 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2016).
(FR) Carpenter Brut, su tap-poitiers.com. URL consultato il 10 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2017).
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