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Julio Numhauser (Santiago del Cile, 4 luglio 1940[1]) è un musicista cileno.

Julio Numhauser
Nazionalità Cile
GenereFolk[1]
Nueva Canción Chilena[1]
Musica latina[1]
Periodo di attività musicale1965  in attività
Strumentovoce, chitarra, charango
EtichettaDICAP
GruppiQuilapayún, Amerindios, Somos

Numhauser è uno dei tre fondatori, assieme ai fratelli Julio ed Eduardo Carrasco, del celebre gruppo cileno Quilapayún. Abbandonata la formazione in seguito fonda prima gli Amerindios e poi i Somos.[1] Proseguita infine la carriera come solista, ha ottenuto celebrità con il brano Todo cambia nel 1983.[1]


Biografia


Mentre frequenta la facoltà di filosofia dell'Università del Cile, nel 1965 fonda, assieme ai fratelli Julio ed Eduardo Carrasco il gruppo dei Quilapayún (che in lingua mapuche significa tre barbe, appunto a indicare i tre fondatori che allora portavano tutti la barba).[2] Numhauser fornisce un sostanziale apporto alla formazione anche grazie alla propria collezione di strumenti musicali tradizionali che egli conserva nella propria casa e che divengono la prima strumentazione del gruppo.[2]

In questo periodo direttore artistico del gruppo è Ángel Parra,[2] figlio dell'importante cantautrice cilena Violeta e fratello di Isabel, con la quale negli stessi anni fonda la Peña de los Parra a Santiago, nella casa di Juan Capra, movimento e luogo di ritrovo che diviene il principale fulcro da cui si svilupperà il movimento della Nueva Canción Chilena.

Nel 1967 il gruppo registra il primo album, Quilapayún, successivamente all'uscita del quale Numhauser abbandona il gruppo.[1][2] Dopo l'uscita dai Quilapayún, inizia una lunga attività musicale con diversi gruppi, nei quali Numhauser è invariabilmente il compositore principale.[1] Nello stesso anno della sua uscita dai Quilapayún fonda, assieme a Mario Salazar, gli Amerindios, gruppo con il quale lavorerà fino al 1979, quando la nascità del progetto parallelo Somos, metterà in crisi la formazione che si scioglierà.[3]

Negli anni di Unidad Popular e del governo Allende, Numhauser dirige l'etichetta Machitún, una divisione della IRT dedicata ai gruppi rock, con cui incideranno il proprio debutto anche gruppi come Los Jaivas.[1] Nel 1973 la sua canzone Mi río cantata da Charo Cofré vince il premio per la musica popolare del Festival di Viña del Mar.[1]

L'11 settembre 1973, il giorno del colpo di stato, Numhauser si trova assieme a Los Jaivas a bordo dell'autobus diretto a Mendoza, in Argentina, dove il gruppo e i loro familiari sono diretti per suonare.[1] La casa di Numhauser a Isla de Maipo, dove si trovano la moglie e la figlia, viene immediatamente perquisita dai militari, cosa che spinge Numhauser, conscio dell'impossibilità di far ritorno in Cile, a decidere di vivere in esilio in Italia e Svezia, stabilendo la sua dimora definitiva nel secondo paese nel quale rimarrà anche in seguito alla fine della dittatura di Pinochet.[1]

Negli anni successivi, oltre al lavoro con gli Amerindios e i Somos, Numhauser intraprende anche una carriera solista, la cui produzione più importante è l'album Todo cambia del 1983, il cui tema omonimo, presentato l'anno seguente al Festival de Cosquín, viene sentito da Mercedes Sosa, che decide di cantarne una versione all'interno del suo album del 1984 Será posible el sur, facendone un inno continentale, che verrà reinterpretato da molti artisti nel corso degli anni in Sudamerica e Spagna.[1] La versione cantata da Mercedes Sosa, nel 2011 viene utilizzata da Nanni Moretti nella colonna sonora del suo film Habemus Papam. Nel 2016 Julio Numhauser registra una nuova versione della canzone con il figlio Maciel, per la quale viene realizzato anche un videoclip che ripercorre la sua carriera musicale.[1]

Numhauser nel 2000 è stato nominato addetto culturale presso l'Ambasciata cilena in Svezia dal Presidente Ricardo Lagos.[senza fonte]


Discografia



Discografia con i Quilapayún



Album


Discografia con gli Amerindios



Album


Discografia con i Somos



Album


Discografia solista



Album in studio


Raccolte


Singoli


Partecipazioni


Note


  1. (ES) Julio Numhauser, su MusicaPopular.cl. URL consultato il 23 ottobre 2018.
  2. (ES) Jorge Leiva, Quilapayún, su MusicaPopular.cl. URL consultato il 23 ottobre 2018.
  3. (ES) Marisol García, Amerindios, su MusicaPopular.cl. URL consultato il 23 ottobre 2018.

Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 39145970171132251403 · Europeana agent/base/120323 · WorldCat Identities (EN) viaf-39145970171132251403
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[en] Julio Numhauser

Julio Numhauser is a Chilean musician of the Nueva Canción-movement. He founded the folk music group Quilapayún in 1965 together with the brothers, Julio Carrasco and Eduardo Carrasco, where he stayed until 1967. 1968 he founded the folk music group, Amerindios, together with Mario Salazar. In 1980 he founded the group Somos with Francisco Ibarra and Oscar Salazar.[1][2]

[es] Julio Numhauser

Julio Numhauser Navarro (1940) es un músico, cantante y compositor chileno[2]destacado en la ejecución y composición de música folclórica de Chile, especialmente como fundador del grupo Quilapayún, en el que permaneció hasta 1967. En 1973, la Dictadura militar del General Augusto Pinochet lo obligó a exiliarse en Suecia donde permanece desde entonces. Integró también el dúo Amerindios y el grupo Somos.
- [it] Julio Numhauser



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