Paola Massari (Roma, 3 marzo 1955) è una cantautrice italiana.
Paola Massari | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Musica leggera |
Periodo di attività musicale | 1993 – 1994 |
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La sua carriera è legata a quella di Claudio Baglioni, che ha conosciuto e sposato quando il cantautore iniziava a farsi notare nel mondo della musica leggera, ed è stata definita la musa di Baglioni.[1]
Paola Massari nasce a Roma il 3 marzo 1955. Vive a Roma, dove si diploma all'Istituto Superiore di Cinematografia e Televisione.
Ha incontrato Claudio Baglioni nel 1971, alla Mostra Elettronica dell'EUR, dove lei si era recata in visita con la scuola.[2]
Nel 1972 esordisce come cantante nel brano Battibecco[3] che fa parte dell'album Questo piccolo grande amore, contenente il brano omonimo che fu premiato al Festival di Sanremo 1985[4] come "canzone del secolo"[5].
Paola Massari e Claudio Baglioni sono ritratti sulla copertina dell'album.[6]
Come ricorda lei stessa durante un'intervista[7], Claudio Baglioni scelse lei, la ragazza che aveva ispirato[8] la protagonista dalla “maglietta fina” di Questo piccolo grande amore[9] perché la persona che avrebbe dovuto cantare in duetto con lui non era necessario fosse una cantante professionista, ma solo una che sapesse cantare bene, senza stonare.[10] Da quel momento Paola Massari entra a far parte del mondo musicale e lavorativo di Claudio Baglioni.
Si sposa con Claudio Baglioni il 4 agosto 1973[11], con una cerimonia segreta[6] (per non deludere i fans) celebrata da un amico sacerdote, nella casa dei genitori, alla sola presenza dei parenti stretti. Il loro matrimonio viene reso pubblico solo cinque anni dopo, quando Claudio Baglioni era ormai diventato un cantante di successo.
Massari collabora con Baglioni nell'ideazione e realizzazione delle proposte grafiche delle copertine dei dischi, nella registrazione dei cori, nell'organizzazione dei concerti e sceglie personalmente i collaboratori. La si vede con Pasquale Minieri, con Luis Bacalov o con Celso Valli, ma anche alla guida di veicoli, alla sistemazione fonica, all'organizzazione artistica. È lei a scovare i "rifugi", i "ritiri" che siano in armonia con il bisogno di Claudio Baglioni di isolamento e raccoglimento.[12] Baglioni la inserisce nei credit discografici e nel 1985 si arriva a una legittimazione del suo ruolo, quando ne La vita è adesso si trova la dicitura semplice ed essenziale: “composto con Paola Massari” e nel 1986 la copertina di Assolo dichiara: “Assolo nasce da un'idea di Paola Massari, Claudio Baglioni e Pasquale Minieri”.[13]
Il 19 maggio 1982 la coppia ha un figlio[14], Giovanni (diventato poi un virtuoso della chitarra acustica contemporanea), cui il padre dedica la canzone Avrai[15]. La collaborazione con Claudio Baglioni arriva fino ad Oltre per il quale collabora a testi e musiche.
Nella primavera del 1993 viene pubblicata la sua prima produzione musicale personale, intitolata Il vento Matteo. Il titolo del disco si ispira al romanzo di Dino Buzzati Il segreto del Bosco Vecchio. L'album nasce proprio dal ricordo di quel vento che "ogni pomeriggio alzava le tende fino al soffitto" e che, nel libro dove il vento di montagna è il protagonista del racconto, è stato battezzato Matteo dallo stesso scrittore Dino Buzzati.
È Claudio Baglioni la prima persona che ascolta i pezzi e vuole che quei brani diventino un disco. Incoraggiata, Paola porta avanti il suo progetto, sceglie Fabio Liberatori e Fabio Pignatelli come arrangiatori, e poi insieme a loro gli altri musicisti del disco: Marco Rinalduzzi alle chitarre, Marcello Surace e Derek Wilson alla batteria, Amedeo Bianchi al sax, Demo Morselli alla tromba, Carlo Romano all'oboe, lei al pianoforte, Liberatori al piano e alle tastiere, Fabio Pignatelli al basso.
Dopo il lancio dell'album, partecipa come ospite a qualche trasmissione televisiva e viene intervistata da Red Ronnie al "Roxy Bar"[16] e da Pippo Baudo in una trasmissione della Rai[7]
Nel 1994 la Massari è autrice del testo di La pelle e il cuore, nell'album di Paolo Vallesi Non mi tradire.
Nel 2011 idea, progetta e cura la pubblicazione de L'invenzione del naso e altre storie, edito da Kowalski, una raccolta di racconti dedicata da Baglioni al figlio Giovanni, scritte dal cantante durante le tournée e inviate a casa via fax.[17] Le fiabe sono state illustrate da Spartaco Ripa, fumettista e già illustratore per Stefano Benni.[18]
Paola Massari, in un'intervista rilasciata a Gianluca Iovine[19], spiega la genesi del libro: cinque storie inedite, tre racconti e due componimenti, scritti su fax da Claudio Baglioni al figlio Giovanni, che a distanza di anni lei ha riunito, dopo avere ripassato a mano i fogli che il tempo aveva sbiadito. Paola ha voluto far rivivere quei ricordi, "per amore, per nostalgia, per sempre", e renderli parte attiva della sua esistenza, fermandoli su carta perché questo era l'unico modo per tenerli in vita e non lasciare che cadessero nell'oblio o finissero sommersi in un cassetto.[17]
Il titolo dell'opera rende omaggio alla favola principale in esso contenuta, quella relativa all'origine del naso. Altre due storie sono dedicate rispettivamente al primo e ultimo giorno di scuola.[senza fonte]
Il vento Matteo - (1993)
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