Andrea Parodi (Porto Torres, 18 luglio 1955 – Quartu Sant'Elena, 17 ottobre 2006) è stato un cantautore e produttore discografico italiano.[1]
Andrea Parodi | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Musica etnica Folk rock Pop rock |
Periodo di attività musicale | 1977 – 2006 |
Etichetta | Storie di note |
Gruppi | Coro degli Angeli, Tazenda |
Album pubblicati | 20 |
Studio | 15 |
Live | 5 |
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Nato a Porto Torres in Sardegna da padre savonese e madre sarda, visse fino all'età di diciassette anni a Savona, nel quartiere Fornaci: nel 2017 è stata installata una targa commemorativa in via Zandonai, presso il palazzo dove risiedeva[2][3].
Dopo che partecipò all'occupazione dell'istituto nautico che frequentava, i genitori per punizione lo costrinsero a trasferirsi a Porto Torres: si diplomò così Allievo Capitano di Lungo Corso presso l'Istituto Tecnico Nautico della sua città natale, dove nei cinque anni successivi fu professore di navigazione ed astronomia nautica[4].
Nel 1977 fondò un gruppo chiamato Sole Nero, che nel 1982 cambiò il nome in Coro degli Angeli[5]. Il gruppo nei primi anni ottanta collabora in studio e dal vivo con Gianni Morandi e realizza tre album[6]: nel 1988 però Parodi, Gigi Camedda e Gino Marielli decisero di staccarsene dando origine ai Tazenda.
Coi Tazenda Parodi nel 1990 vinse il programma di Raiuno Gran Premio e collaborò alla realizzazione dell’album Le nuvole di Fabrizio De André[5]; nel 1991 vinse il Cantagiro in coppia con Paola Turci nella nuova edizione di Ezio Radaelli.
I Tazenda parteciparono due volte al Festival di Sanremo, nel 1991 cantando Spunta la luna dal monte in coppia con Pierangelo Bertoli, e l’anno successivo da soli con Pitzinnos in sa gherra, che vide la partecipazione di Fabrizio De André.
Si impegnò anche come regista, dirigendo i video dei Tazenda e alcuni documentari sulla Sardegna, oltre che come produttore di altri artisti sardi, come Marino de Rosas.[7]
Nel 1997 uscì dai Tazenda per intraprendere la carriera solista.[5] In un'intervista del 2006 a tal proposito disse[8]:
«Non ho più voluto andare in tv e cantare in playback, ho cominciato a girare per i più importanti festival del mondo... Io mi esprimo bene negli spettacoli dal vivo, sono un cantante emozionale, una mia canzone non è mai uguale da una sera all’altra: dipende da come mi sento.» |
Tuttavia, il suo primo album da solista Abacada non riscosse un grande successo.[9]
Nonostante questo, proprio negli ultimi anni di vita raggiunse l'apice del suo successo collaborando con Noa e con Al Di Meola, con il quale pubblicò un CD live. Con lo stesso Al Di Meola intraprese un tour europeo, segnando il tutto esaurito in quasi tutti i concerti.[5] Sulla nascita della collaborazione con Al Di Meola, disse[8]:
«Mi ha notato lui mentre facevo il check sound prima di un concerto a Seui, in Sardegna, contro le scorie radioattive. Durante il concerto era in prima fila e, alla fine, mi ha detto: "Hai la voce più incredibile che abbia mai sentito, voglio fare qualcosa con te" (da quell’esperienza è nato lo spettacolo "Armentos" e il disco "Midsummernight in Sardinia").» |
Il 24 novembre 2001 fu ospite di Giorgio Panariello su Rai 1 nel programma Torno Sabato, dove duettò con Anna Oxa in No potho reposare[10][11].
Il 28 giugno 2003 si esibì, insieme con il chitarrista Gianluca Corona, al Teatro Civico di Alghero in occasione del momento artistico-musicale all'interno della serata di cerimonia di premiazione del "Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo". Il 20 luglio 2005 partecipò al concerto-tributo a De André tenutosi all'anfiteatro di Cagliari cantando Hotel Supramonte.[12]
Nel 2005 ritornò con i Tazenda, con i quali nel 2006 pubblicò la raccolta live Reunion. Ottenne insieme alla band un nuovo successo di pubblico: 20.000 le presenze del concerto di Porto Torres (4 giugno 2006), più di 15.000 le presenze del concerto a La Maddalena il 20 agosto 2006.[5]
Tenne l'ultimo concerto il 22 settembre 2006, all'Anfiteatro Romano di Cagliari, con la partecipazione di molti artisti amici.[5]
Il suo ultimo lavoro è Rosa resolza, realizzato in collaborazione con Elena Ledda: il brano che chiude l'album, Gracias a la vida (di Violeta Parra), è un'esecuzione dal vivo tratta dal suo ultimo concerto.
Nel 2006 gli venne diagnosticato un tumore allo stomaco, giudicato inoperabile dai medici,[8] che si espanse rapidamente anche al fegato[5]. Nel gennaio dello stesso anno iniziò la chemioterapia che lo tenne lontano dal palco per diversi mesi. Tornò sulle scene il 4 giugno dello stesso anno per il concerto a Porto Torres[13]. Il 22 settembre ci fu il concerto all'Anfiteatro romano di Cagliari: fu la sua ultima apparizione pubblica.
Dopo alcuni giorni di coma a causa dell'aggravarsi della malattia, Parodi morì il 17 ottobre 2006 nel Policlinico di Quartu Sant'Elena all'età di 51 anni. Numerose furono le manifestazioni e i concerti dedicati all'artista dopo la sua scomparsa; oggi riposa nel Cimitero comunale di Quartu Sant’Elena.[14]
L'anno successivo venne creato, per ricordarlo, un Premio a lui dedicato, l'unico concorso italiano espressamente riservato alla world music[15] e che si svolge a Cagliari in autunno.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90360008 · ISNI (EN) 0000 0000 6262 9075 · SBN SBNV024302 · WorldCat Identities (EN) viaf-90360008 |
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