Nonostante i genitori brasiliani di nascita, il cognome di Toquinho lascia intravedere origini italiane. Il nonno paterno era infatti nativo di Toro, in Molise[1], e la nonna paterna era nata in Calabria; i nonni materni venivano invece da Mantova[2].
Da piccolo era chiamato da tutti Toninho, diminutivo di Antonio. Fu sua madre a trasformare il nomignolo nel vezzeggiativo Toquinho, dopo avergli visto accennare lievi passi di danza. L'artista crebbe nel clima musicale degli anni cinquanta in cui fiorivano le sperimentazioni del pianista Johnny Alf e dei cantanti Dick Farney e Lúcio Alves. Al loro fianco si sviluppavano i germi della bossa nova, grazie ai contributi, fra gli altri, di João Gilberto, Tom Jobim, Vinícius de Moraes, Ronaldo Bôscoli, Roberto Menescal, Carlos Lyra, Baden Powell[3].
Dopo avere imparato a suonare la chitarra sotto la guida del virtuoso strumentista e compositore Paulinho Nogueira, non ancora ventenne decise di intraprendere la carriera musicale dopo aver conosciuto Chico Buarque de Hollanda. A metà degli anni sessanta, Toquinho esordì come compositore scrivendo Lua Cheia e venne a contatto con l'ambiente artistico e intellettuale che si era radunato a Rio de Janeiro, e lì ebbe occasione di crescere culturalmente e musicalmente grazie alle collaborazioni con gli artisti che qualche anno prima avevano dato vita al sound innovativo. L'incontro che segnò la sua carriera avvenne nel 1969; Toquinho strinse amicizia con il poeta Vinicius de Moraes e si legò a lui in un sodalizio artistico di lunga durata[4][5].
Gli anni settanta lo videro allontanarsi dal Brasile per sfuggire alle pesanti conseguenze del colpo di Stato militare che limitava la libertà di espressione. Assieme a Chico Buarque approdò in Italia che divenne la sua seconda patria. Dopo un breve rientro nel paese natale, ritornò in Italia dove fu raggiunto da Vinicius e dove lavorò anche con Sergio Endrigo e Sergio Bardotti, oltre a registrare le popolari incisioni con il poeta brasiliano e Ornella Vanoni[2].
Attività artistica
Vinicius de Moraes e Toquinho, 1973
Ha inciso sedici album con Vinícius de Moraes e altri dischi collaborando in particolare con Ornella Vanoni (La voglia, la pazzia, l'incoscienza, l'allegria).
«Non conosco cantante italiana che abbia cantato meglio di Ornella Vanoni in La voglia, la pazzia, l'incoscienza, l'allegria»
(Toquinho)
È diventato popolare in Italia nel 1969 suonando nel disco La vita, amico, è l'arte dell'incontro, realizzato da Sergio Endrigo, Vinícius de Moraes e Giuseppe Ungaretti, e che è la sua prima incisione in Italia; l'anno successivo ha collaborato con Ennio Morricone nella realizzazione del disco Per un pugno di samba di Chico Buarque de Hollanda.
Nel 1983 ha ottenuto un notevole successo con l'album Acquarello, scritto insieme a Maurizio Fabrizio e Guido Morra e acclamato sia in Italia sia in Sudamerica dove venne pubblicato col titolo Aquarela[6] nel quale ha inserito una cover in portoghese del brano "Tutta 'n'ata storia"[7] di Pino Daniele.
Nel 1990 ha partecipato al Festival di Sanremo cantando in portoghese la canzone di Paola TurciRingrazio Dio. Il titolo della canzone era Nas asas de um violão (Sulle ali di una chitarra)
È stato protagonista di due tournée con Fred Bongusto, nel 1993 in Italia e nel 1996 in Brasile; nel 2003 il tour con Grazia Di Michele.
Discografia
1966 – O Violão de Toquinho
1969 – La vita, amico, è l'arte dell'incontro
1970 – Toquinho
1970 – Vinícius de Moraes en "La Fusa" con Maria Creuza y Toquinho
1999 – Vivendo Vinícius - Ao Vivo - con Baden Powell, Carlos Lyra, Miúcha e Toquinho
1999 – Sinal Aberto - Toquinho e Paulinho da Viola
2001 – Coleção Toquinho e Orquestra
2001 – Canciones de los derechos de los niños
Sempre Toquinho durante lo stesso concerto di Piacenza, 27 luglio 2022
2001 – DVD - Toquinho
2002 – Toquinho - Amigos e canções
2002 – Herdeiros do Futuro - con Projeto Guri
2002 – Ensinando a Viver
2002 – Toquinho e Orquestra Jazz Sinfônica
2003 – Só tenho tempo pra ser feliz
2003 – Toquinho - Le canzoni della mia vita
2004 – Toquinho - Bossa Nova Forever
2004 – DVD Toquinho - Tributo alla Bossa Nova
2005 – CD / DVD - Toquinho no mundo da criança
2005 – DVD - Só tenho tempo pra ser feliz - Dal vivo
2005 – Mosaico
2005 – Passatempo - Retrato de uma época
2007 – DVD - Passatempo - Retrato de uma época
Onorificenze
Grande Ufficiale dell'Ordine della Stella d'Italia
«Per il particolare merito nel promuovere i rapporti di amicizia e collaborazione tra l'Italia e il Brasile[senzafonte]» —10 maggio 2017[8].
Note
A Toro si organizza da qualche anno il Toquinho Toro Festival che, nel 2010, è stato patrocinato dal Ministero per i Beni Culturali e dall'Ambasciata del Brasile a Roma
Ana Paula Torres, Toquinho, gli amici e l'Italia, su musibrasilnet.it, musibrasilnet.it. URL consultato l'11 giugno 2014.
João Carlo Pecci, booklet allegato al DVD Tributo alla Bossa Nova, Hobby & Work Publishing, Bresso, 2004, pagg. 4-6.
(EN) Drago Bonanich, Toquinho - Artist biography, su allmusic.com, allmusic. URL consultato l'11 giugno 2014.
Nei suoi concerti dal vivo, Toquinho parlava di Vinícius in questi termini: «Io vorrei ringraziare la presenza delle persone che sono qui sul palco con me.... e una persona, una persona speciale, è vicino a me più di tutte le altre. Lui che fu mio figlio e padre, fratello e amico...»
(PT) Pino Daniele, Outra História, su youtube.com, galleriadellacanzone.it. URL consultato l'11 giugno 2014.
Acquarello, su galleriadellacanzone.it, galleriadellacanzone.it. URL consultato l'11 giugno 2014.
Giancarlo Mei, Canto Latino. Origine, evoluzione e protagonisti della musica popolare del Brasile, Prefazione di Sergio Bardotti, Postfazione di Milton Nascimento, Nuovi Equilibri, 2004, ISBN 88-7226-801-X
Gildo De Stefano, Il popolo del samba. La vicenda e i protagonisti della storia della musica popolare brasiliana, Prefazione di Chico Buarque de Hollanda, Introduzione di Gianni Minà, RAI-ERI, Roma 2005, ISBN 88-397-1348-4
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