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Born Again è l'undicesimo album del gruppo heavy metal britannico Black Sabbath, pubblicato nell'estate del 1983.

Born Again
album in studio
ArtistaBlack Sabbath
Pubblicazione7 agosto 1983
Durata41:04
Dischi1
Tracce9
GenereHeavy metal
EtichettaVertigo
Warner Bros.
Castle
Sanctuary
ProduttoreRobin Black
Black Sabbath
Registrazioneestate 1983 al "Manor Studio" di Shipton-on-Cherwell, Oxfordshire (Inghilterra)
FormatiCD, 2 CD, LP, MC, download digitale
Note
  1. 4 [1]
Certificazioni
Dischi di platino1 in Gran Bretagna
Black Sabbath - cronologia
Album precedente
(1982)
Album successivo
(1986)

Il disco


Dopo l'uscita, per disaccordi personali e musicali, di Ronnie James Dio e Vinny Appice, i rimanenti Tony Iommi e Geezer Butler chiamano il cantante Ian Gillan (uscito per diverbi dai Deep Purple nel 1973 e che nel frattempo aveva messo in piedi una carriera solista) e il batterista originario Bill Ward, ripresosi dai problemi con l'alcool che lo avevano costretto a ritirarsi durante il tour dell'album Heaven and Hell.

L'album fu pubblicato nell'agosto del 1983 e, inizialmente, non fu accolto calorosamente dalla critica a causa delle sonorità di produzione ritenute mediocri. Tuttavia in seguito si rivelò un buon successo, raggiungendo il quarto posto nelle classifiche inglesi[1] e venendo inserito nella classifica Top 40 statunitense. L'album venne in seguito certificato con il disco di platino.

Musicalmente è un album dal sound più massiccio rispetto agli album precedenti, che vede un inasprimento nello stile dei Black Sabbath. Il brano Zero the Hero è stato oggetto di una cover da parte dei Cannibal Corpse (presente nell'album EP Hammer Smashed Face).


La copertina


La copertina dell'album, disegnata da Steve Joule in stato di ebbrezza (pensò addirittura di cancellarla, una volta ripresosi, ma incontrò l'opposizione di Iommi e Butler che invece la gradirono), rappresenta un neonato dalle sembianze demoniache. Al momento della pubblicazione dell'album, l'aspetto particolare della copertina fu oggetto di controversie. Ciò non ha impedito comunque che la copertina sia la preferita di alcuni musicisti metal tra cui Glen Benton (Deicide) e Max Cavalera (Soulfly)[2]. La stessa foto fu utilizzata due anni prima dai Depeche Mode per il loro singolo New Life, i quali coprirono solamente gli occhi del bimbo con una barra nera.


Tracce


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Tutti i brani sono stati composti dalla band intera, tranne dove indicato.

  1. Trashed - 4:18
  2. Stonehenge - 1:58
  3. Disturbing the Priest - 5:48
  4. The Dark - 0:45
  5. Zero the Hero - 7:34
  6. Digital Bitch - 3:40
  7. Born Again - 6:35
  8. Hot Line - 4:54 - (Gillan, Iommi, Butler)
  9. Keep It Warm - 5:34 - (Gillan, Iommi, Butler)

Descrizione dei brani



Trashed


La prima traccia dell'album, Trashed deve la sua fama a causa dell'inserimento da parte dell'associazione statunitense P.M.R.C. nella Filthy Fifteen ritenuta istigante all'abuso di droga e alcool. Tuttavia il testo parla di quando Gillan, in stato di ebbrezza, distrusse l'automobile di Bill Ward durante una folle corsa intorno allo studio, andando a finire dentro un canale[3][4].


Disturbing the Priest


Secondo quanto riferisce Gillan nel suo sito[5], il brano nacque dopo che il gruppo fu ripreso da un prete della chiesa adiacente allo studio dove i Black Sabbath stavano registrando. Il religioso si era effettivamente lamentato che, pur piacendogli, la musica lo infastidiva nelle prove del coro della chiesa[5].


Digital Bitch


Nonostante voci sostengano che il brano sia riferito a Sharon Arden (figlia di Don, ex manager del gruppo e moglie di Ozzy), Gillan non ha voluto rivelare l'identità della persona che ha dato loro l'ispirazione per questa canzone, limitandosi ad affermare che sia lei che il padre sono estranei al mondo dei computer[6].


Formazione



Note


  1. Sito Archiviato il 18 ottobre 2009 in Internet Archive. dedicato all'album
  2. Pagina dedicata all'album, su black-sabbath.com (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 1997).
  3. Dichiarazioni di Gillan su Trashed, dal suo sito ufficiale
  4. Intervista Archiviato l'11 dicembre 2005 in Internet Archive. a Ian Gillan su rockdetector.com
  5. Dichiarazioni di Gillan su Disturbing the Priest, dal suo sito ufficiale
  6. Dichiarazioni di Gillan su Digital Bitch, dal suo sito ufficiale
  7. Accreditato come membro esterno

Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Born Again (Black-Sabbath-Album)

Born Again ist ein Musikalbum der britischen Heavy-Metal-Band Black Sabbath aus dem Jahr 1983. Es ist das einzige Album der Band mit Ian Gillan als Sänger.

[en] Born Again (Black Sabbath album)

Born Again is the eleventh studio album by English heavy metal band Black Sabbath. Released in September 1983, it is the only album the group recorded with lead vocalist Ian Gillan, best known for his work with Deep Purple. It was also the last Black Sabbath album for nine years to feature original bassist Geezer Butler and the last to feature original drummer Bill Ward, though Ward did record a studio track with the band fifteen years later on their 1998 live album Reunion. The album has received mixed reviews from critics,[2] but was a commercial success upon its 1983 release, reaching No. 4 in the UK charts.[3] The album also hit the top 40 in the United States.[4] In July 2021, guitarist and founding member Tony Iommi confirmed that the long lost original master tapes of the album had been finally located, and that he was considering remixing the album for a future re-release.[5]

[es] Born Again (álbum de Black Sabbath)

Born Again es el undécimo álbum de estudio de la banda británica de heavy metal Black Sabbath. Se publicó el 7 de agosto de 1983 en Europa a través de la discográfica Vertigo y el 4 de octubre de 1983 en Norteamérica, por Warner Bros. Este trabajo es el único con el vocalista de Deep Purple Ian Gillan y el último con el batería original Bill Ward. Aunque el álbum recibió principalmente críticas negativas, fue un éxito comercial, especialmente en el Reino Unido, donde llegó al top 5; la mejor posición del grupo desde Sabbath Bloody Sabbath (1973). La portada y la mezcla a menudo recibieron críticas por ser de mala calidad. Para promocionar el álbum, la banda realizó una gira con el batería de Electric Light Orchestra Bev Bevan, que reemplazó a Ward. El mánager del grupo, Don Arden, ordenó la creación de una réplica del monumento de Stonehenge como parte de la escenografía, pero un error en las medidas provocó que fuera tres veces más grande que el original.

[fr] Born Again (album de Black Sabbath)

Born Again est le 11e album studio du groupe britannique heavy metal Black Sabbath. Il est sorti le 7 août 1983 sur le label Vertigo Records en Europe et Warner Bros. Records en Amérique du Nord et fut produit par le groupe et Robin Black. Ian Gillan, anciennement de Deep Purple, a succédé à Ronnie James Dio, qui lui-même avait remplacé le chanteur originel de Black Sabbath, Ozzy Osbourne.
- [it] Born Again (Black Sabbath)

[ru] Born Again (альбом Black Sabbath)

Born Again (рус. Рождённый заново) — одиннадцатый студийный альбом группы Black Sabbath, вышедший в 1983 году. Единственный альбом группы, который был записан при участии Иэна Гиллана. Born Again подвергся резкой критике[1], но стал культовым и пользовался большим успехом у публики, что позволило занять четвёртое место в чартах Великобритании и сороковое в США.[2]



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