Gran Bazar è il secondo album dei Matia Bazar, pubblicato su LP e cassetta dalla Ariston (catalogo AR LP 12320 e AR 20320) nel 1977 e, nuovamente in vinile, dalla Oxford (catalogo OX 3091) nel 1978; anticipato dai singoli La strada del perdono/Io, Matia (1974), Che male fa/Un domani sempre pieno di te (1976) e, l'ultimo, Ma perché?/Se... (1977)[3][4].
Gran Bazar album in studio e dal vivo | |
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Artista | Matia Bazar |
Pubblicazione | 1977 |
Dischi | 1 |
Tracce | 8 |
Genere | Musica leggera Pop Pop rock |
Etichetta | Ariston, Oxford, Virgin Dischi, EMI Italiana |
Produttore |
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Arrangiamenti | Matia Bazar |
Formati | LP, cassetta, CD, download digitale |
Matia Bazar - cronologia | |
Album precedente (1976) Album successivo
(1977) | |
Matia Bazar dal vivo - cronologia | |
Album precedente — Album successivo
(2002) | |
Matia Bazar in studio - cronologia | |
Album precedente (1976) Album successivo
(1978) | |
Singoli | |
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Raggiunge la 8ª posizione nella classifica italiana degli album più venduti del 1977[5].
Tutte le canzoni sono delle Edizioni musicali Ariston, eccetto Yesterday (edita dalle Edizioni musicali Ritmi e Canzoni). Solo quelle presenti sul lato B del disco, sono state incluse in singoli pubblicati tra il 1974 e il 1977 (vedi box a lato).
Nel 1991 è stato ristampato su CD e rimasterizzato dalla Virgin Dischi (catalogo MPICD 1010 - 777 7 88072 2), dopo il fallimento della Ariston nel 1989.
Reso disponibile per il download digitale, nel 2011, dalla EMI Italiana.
Esiste anche un singolo promozionale che contiene questo brano dal vivo diviso in due parti.
Su una base strumentale si inseriscono i vocalizzi di Matia; entrambi richiamano le melodie e i ritornelli di Stasera che sera, Per un'ora d'amore, Cavallo bianco e Che male fa quasi in un medley.
Cover dal vivo dell'omonimo brano dei Beatles.
Da non confondere con l'omonimo brano dall'album Melò (1987), è la versione dal vivo della strumentale Io, Matia (1974)[6].
Originariamente lato A del singolo d'esordio come solista di Antonella Ruggiero (lato B: Io, Matia), inciso dalla cantante nel 1974 con lo pseudonimo "Matia". L'incisione include ancora la collaborazione, in veste di turnista, del batterista Paolo Siani (da non essere confuso con l'omonimo politico) proveniente dai Nuova Idea.
Tutti i brani sono scritti e composti da Salvatore Stellita, Carlo Marrale (tranne B4) e Piero Cassano; eccetto dove indicato.
Co-compositori: Giancarlo Golzi e Antonella Ruggiero (entrambi, A3).
Lato A dal vivo, registrato negli studi: Picchio Rosso (Formigine, MO), Picchio (Carpi, MO) e Caravel (MN)[4].
Durata totale: 19:23
Lato B in studio, registrato negli studi Ariston[4].
Durata totale: 20:57
Classifica (1977) |
Posizione raggiunta |
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20 |
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