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Aldo Salvatore Stellita (Campobello di Mazara, 2 agosto 1947 – Udine, 9 luglio 1998) è stato un bassista, cantante e paroliere italiano, membro fondatore dei Jet e dei Matia Bazar.

Aldo Stellita
Aldo Stellita (secondo da sinistra) con i Matia Bazar nel 1983
Nazionalità Italia
GenereSynth pop
Pop
Rock progressivo
Periodo di attività musicale1971  1998
StrumentoBasso
Gruppi
Festival di Sanremo 1978 Campioni

Biografia


Nasce in Sicilia ma si trasferisce a Bolzano con la famiglia. A Genova, Stellita, arrivato alla soglia della laurea in Chimica, decide che la musica sarà la sua strada. Fonda con Piero Cassano e Carlo Marrale il complesso progressive/melodico dei Jet, col quale incide l'album Fede, speranza, carità e partecipa al Festival di Sanremo 1973 con Anika-na-o. Nel 1975, con l'inserimento di Antonella Ruggiero e di Giancarlo Golzi, i Jet diventano Matia Bazar.

I Matia Bazar nella loro prima formazione arrivano al successo con brani come "Solo tu" , "Stasera che sera" e "Cavallo bianco". Nel 1981 Piero Cassano, organista e pianista, si dimette e viene sostituito da Mauro Sabbione. Si ha la svolta elettronica del gruppo che porterà all'album Berlino, Parigi, Londra e alla famosa Vacanze romane. Nel 1984 Sabbione lascia la formazione e viene sostituito da Sergio Cossu; il complesso scala la vette delle classifiche internazionali dei dischi più venduti piazzando il brano Ti sento. I testi sono sempre firmati da Aldo Stellita, indiscusso leader, l'anima del gruppo.

Il sodalizio tra Stellita e la Ruggiero sarà anche sentimentale (come testimoniarono gli stessi protagonisti durante una puntata del Raffaella Carrà Show del 1988) e durerà dal 1981 fino al 1989 quando la cantante lascerà il gruppo per iniziare la carriera solista e sposando, in seguito, Roberto Colombo, il produttore storico del complesso.

Nel 1990, al posto di Antonella Ruggiero, entra nella formazione Laura Valente; anche nel periodo con Laura, Stellita continua a curare la stesura di tutti i testi del complesso. Con la voce di Laura Valente il complesso dei Matia Bazar continua ad ottenere un grande successo con brani come Piccoli giganti (che partecipa al Festival di Sanremo 1992) e Dedicato a te (che partecipa al Festival di Sanremo 1993). Dopo la defezione di Carlo Marrale (che non verrà sostituito) la band si riduce a quattro elementi. Nel 1997 esce "Benvenuti a Sausalito" l'ultimo lavoro discografico con la presenza di Aldo Stellita all'interno del quartetto, ma non sarà sufficientemente sponsorizzato perché Aldo, a partire dall'estate 1997, comincerà ad accusare i sintomi di un tumore ai polmoni in stadio avanzato, che nel giro di un anno lo porterà alla morte. Nel Sausalito tour quando non poteva essere presente, il suo posto di bassista veniva preso da Nello Giudice. L'ultima apparizione pubblica di Stellita con i Matia Bazar è del dicembre 1997 in occasione del Premio Rino Gaetano, trasmesso su Rai Due.

Il suo ruolo di bassista nei Matia Bazar non è stato più rilevato da altri musicisti fino al 2018, quando arriva nella band Paola Zadra.[1]


La morte prematura


Muore dopo un anno e mezzo di malattia, la mattina del 9 luglio 1998[2], poco meno che cinquantunenne. Lascia la moglie Simonetta Carri e il figlio Jodi, nato nel 1994. Viene sepolto a San Giorgio di Nogaro.


Discografia



Con i Jet


Album
Singoli

Con i Matia Bazar


Album

Singoli

Raccolte


Partecipazioni



Note


  1. AristocraticaOfficial, C'è tutto un mondo intorno. Omaggio ad ALDO STELLITA, su YouTube, 9 luglio 2018. URL consultato il 15 maggio 2019.
  2. Matia Bazar, morto Stellita: Claudio gli dedica lo show, in archivio storico, Corriere della Sera, 10 luglio 1998, p. 35. URL consultato l'11 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  3. Non accreditata nella discografia delle compilation, su matiabazar.com, Matia Bazar, sito ufficiale. URL consultato il 2 aprile 2014.
  4. Biografia, su matiabazar.com, Matia Bazar, sito ufficiale. URL consultato il 7 febbraio 2014.

Voci correlate



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 86760070 · ISNI (EN) 0000 0000 6084 4038 · BNE (ES) XX1096549 (data) · WorldCat Identities (EN) viaf-86760070
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