In cauda semper stat venenum è il secondo album in studio del gruppo rock progressivo italiano Jacula.
In cauda semper stat venenum album in studio | |
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Artista | Jacula |
Pubblicazione | 2001 |
Durata | 37:26 |
Tracce | 6 |
Genere | Rock progressivo Heavy metal Rock gotico |
Etichetta | Black Widow Records |
Produttore | Jacula (gruppo musicale) |
Registrazione | 1969 |
Formati | LP, CD |
Jacula - cronologia | |
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Pre Viam (2011) |
Il disco, datato 1969 venne pubblicato a Londra, dove era stato registrato, in tiratura limitata[senza fonte]; tutte le canzoni però risultano edite dalla Red Music Edizioni Musicali Srl con sede a Milano e risultano scritte da Bartoccetti con Rexanthony, il figlio nato nel 1977[1].
Inoltre Valerio Mattioli ha dimostrato in Superonda: Storia segreta della musica italiana, che i testi del disco ripetono parola per parola quelli di Pawn Hearts dei Van Der Graaf Generator due anni prima della sua pubblicazione[2].
Solo nel 2001 la casa discografica nostrana Black Widow Records ha ristampato l'album.[3]
Il disco è caratterizzato da atmosfere cupe e grazie a quest'album la band viene considerata oggi tra le più dark del rock progressivo in grado, tra l'altro di aver dato innovazione al genere, diversificandosi da quelli che erano i gruppi dell'epoca, ad esempio Pink Floyd, Genesis e Gentle Giant[senza fonte].