Massimo Volume/Bachi da pietra è uno split EP condiviso tra i Massimo Volume e i Bachi da pietra pubblicato il 15 aprile 2011 in CD, digitale e vinile 12" da La Tempesta Dischi con la collaborazione del Bronson di Ravenna e del Circolo degli Artisti di Roma. La distribuzione è stata invece affidata a Venus Dischi.[3]
Massimo Volume/Bachi da pietra EP | |
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Artista | Massimo Volume, Bachi da pietra |
Pubblicazione | 15 aprile 2011 |
Dischi | 1 |
Tracce | 4 |
Genere | Rock sperimentale[1] Post-rock[2] |
Etichetta | La Tempesta Dischi, Circolo degli Artisti, Bronson Produzioni, Venus Dischi |
Formati | CD, digitale, vinile 12" |
Massimo Volume - cronologia | |
Album precedente (2010) Album successivo
(2013) | |
Bachi da pietra - cronologia | |
Album precedente Quarzo (2010)Album successivo
Quintale (2013) |
La partecipazione tra i due gruppi nasce durante tour condiviso svoltosi a partire da novembre del 2010 dopo l'uscita di Cattive abitudini dei Massimo Volume in occasione della loro riunione dopo 4 anni di inattività.[4] Nel comunicato stampa Emidio Clementi afferma che l'idea di dividere l'EP con i Bachi da pietra è stata ispirata da Christopher Angiolini, titolare del locale Bronson di Ravenna e della relativa casa di produzione.[5][6]
«Ci è sembrata la maniera migliore per testimoniare il tempo passato insieme, così come la stima e l'affetto che ci legano e poi perché a entrambi stuzzicava la possibilità di mettere mano al materiale dell'altro, verificarne la malleabilità e vedere fino a che punto fosse possibile renderlo proprio.» |
(Emidio Clementi.[5][6]) |
Il disco viene quindi registrato tra febbraio e marzo del 2011.[4] Il disco è stato presentato in anteprima l'8 aprile 2011 durante un'esibizione al "Covo" di Bologna.[4]
L'album è composto da due inediti Un altro domani e Stige 11 e da due reinterpretazioni ciascuno di un brano dell'altro gruppo: Litio proveniente da Cattive abitudini dei Massimo Volume resa «aspra e inquietante»; e Morse estratto da Quarzo dei Bachi da pietra, la cui atmosfera secondo Emidio Clementi evoca «certe orchestrazioni di Gil Evans».[5][6]
Il video di Un altro domani diretto e montato da Annapaola Martin viene presentato in esclusiva sul sito di Rolling Stone Italia.[7]
Recensioni professionali | |
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Recensione | Giudizio |
Il Mucchio Selvaggio[8] | positivo |
Onda Rock[2] | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Rockit[1] | positivo |
Sentire Ascoltare[9] | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Indie-eye[10] | positivo |
La pubblicazione ha ricevuto un'accoglienza molto positiva da parte di Alessandro Besselva Averame sulla storica rivista italiana Il Mucchio Selvaggio.[8] Anche dalle recensioni di webzine musicali come Onda Rock (dove Litio viene definito un «classico intramontabile [...] irraggiungibile» ben interpretato dai Bachi da pietra)[2] Rockit,[1] SentireAscoltare[9] e Indie-eye («Giovanni Succi e Bruno Dorella [sono] i loro degni eredi, gli unici in grado di portare avanti quella fusione di rock non convenzionale e poesia in lingua madre che per lungo tempo è rimasta una prerogativa esclusiva dei bolognesi»)[10] emerge un'accoglienza tendenzialmente positiva.
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