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Oh! You Pretty Things è un brano musicale scritto dall'artista inglese David Bowie, seconda traccia dell'album Hunky Dory del 1971.

Oh! You Pretty Things
David Bowie durante Oh! You Pretty Things
a The Old Grey Whistle Test l'8 febbraio 1972.
ArtistaDavid Bowie
Autore/iDavid Bowie
GenereGlam rock
Edito daKen Scott, David Bowie
Pubblicazione originale
IncisioneHunky Dory
Data17 dicembre 1971[1]
EtichettaRCA Records
Durata3:12
(EN)

«Look out at your children
See their faces in golden rays
Don't kid yourself they belong to you
They're the start of a coming race»

(IT)

«Date un'occhiata ai vostri figli
Guardate i loro visi raggianti
Non illudetevi che appartengano a voi
Sono l'inizio di una nuova razza»

Ancor prima di essere registrata per l'album ne venne realizzata una cover da Peter Noone, ex cantante degli Herman's Hermits, che raggiunse il 12º posto nella Official Singles Chart.[2]


Il brano


«Penso che in un certo senso abbiamo creato un nuovo genere di persone. Abbiamo creato un bambino che sarà talmente esposto al bombardamento dei media da estraniarsi dall'ambito familiare prima di aver compiuto dodici anni.»

(David Bowie, Melody Maker, gennaio 1972[3])

Oh! You Pretty Things fu una delle prime tracce di Hunky Dory ad essere composte e inizialmente venne scritta con l'idea di farla registrare al cantautore statunitense Leon Russell.[4] Fu probabilmente anche la prima canzone composta da Bowie al pianoforte piuttosto che alla chitarra dal momento che ne fu realizzato un demo negli studi di Radio Luxembourg verso la fine del 1970.[5]

«Non riuscivo a dormire», disse in seguito il cantante, «erano circa le quattro del mattino. Mi ero svegliato con questa canzone che mi ronzava in testa. Mi sono dovuto alzare dal letto e suonarla, per liberarmene e tornare a dormire».[6]

Bowie torna su un territorio già esplorato l'anno precedente in The Supermen, nel quale aveva immaginato l'avvento imminente di una razza di uomini superiori con spiccati richiami alla filosofia di Friedrich Nietzsche. Il concetto viene ribadito in Oh! You Pretty Things, in cui le "cose graziose" del titolo rappresentano una specie più evoluta che alla fine stabilirà il proprio dominio soppiantando l'homo sapiens, secondo alcune fonti un possibile riferimento al periodo nazista e al desiderio di una razza pura su cui Bowie tornerà pochi anni dopo.[7]

(EN)

«Oh! You pretty things
Don't you know you're driving your mamas and papas insane
Let me make it plain, you gotta make way for the Homo Superior»

(IT)

«Oh! Voi cose graziose
Non sapete che state facendo impazzire le vostre mamme e i vostri papà
Fatemi essere più chiaro, dovete trovare la strada per l'Homo Superior»

Negli "Homo Superior" si ritrovano riferimenti all'occultismo di Aleister Crowley e al racconto di fantascienza The Coming Race, scritto nel 1871 da Edward Bulwer-Lytton, nel quale viene descritta una specie molto progredita di quasi-umani che vivono nelle profondità della Terra e la cui civiltà superiore ha bandito le guerre, il crimine e le disuguaglianze. Durante la sua prima intervista per Melody Maker, rilasciata a Michael Watts nel gennaio 1972, Bowie disse che l'imminente razza di superuomini doveva essere guardata con ottimismo: «Saranno in grado di realizzare tutte le cose che noi non riusciamo a fare».[6] Tenendo presente la sua passione per la fantascienza di serie B, è curioso notare che The Homo Superior in seguito divenne il nome della generazione di giovani telepatici protagonisti della serie The Tomorrow People, trasmessa dal 1973 al 1979 dal network ITV.

Il riferimento principale sembra essere tuttavia diretto al romanzo Le guide del tramonto di Arthur C. Clarke, in cui una razza superiore di extraterrestri giunge sulla Terra e pone fine ad ogni ostilità. Mentre i bambini evolvono in esseri superiori con facoltà paranormarli e si fondono con la suprema mente aliena per intraprendere un nuovo viaggio galattico, la generazione adulta rimane confinata nella propria normalità e si autoelimina.[8]

Anche il nuovo ruolo paterno di Bowie potrebbe aver giocato un ruolo nella stesura del brano (il figlio Duncan sarebbe nato pochi mesi prima dell'uscita di Hunky Dory) interpretabile come una raffigurazione di ansia paterna e agitazione generazionale, una specie di coming out di un uomo che guarda di nascosto i bambini felici che giocano in strada, consolandosi del fatto che saranno condannati a loro volta.[5] Il cantante rivelò durante la campagna promozionale dell'album: «La mia reazione all'annuncio che mia moglie era incinta rientrava negli archetipi del comportamento "da papà". Oh, diventerà un altro Elvis. La canzone contiene tutto questo più una spruzzata di fantascienza».[6]

Nel 1976, nel corso di un'altra intervista accennò anche all'aspetto più oscuro della canzone: «Moltissime canzoni in realtà hanno a che fare con qualche forma di schizofrenia, o con problemi di Id intermittente, e "Pretty" era una di esse».[6]


Formazione



Oh! You Pretty Things dal vivo


Dopo la partecipazione alla puntata di Top of the Pops del 27 maggio 1971 in cui Bowie accompagnò al pianoforte Peter Noone, Oh! You Pretty Things fu eseguita nelle sessioni BBC registrate il 3 giugno, anche se la performance non venne trasmessa, il 21 settembre in un medley con Eight Line Poem e il 22 maggio 1972.

Nei tour ufficiali Oh! You Pretty Things non ha mai rappresentato un classico e venne inclusa solo nella scaletta di alcune serate dell'Aladdin Sane Tour a partire dal maggio 1973, in un medley con Wild Eyed Boy from Freecloud e All the Young Dudes.

Tra le altre occasioni in cui è stata eseguita dal vivo da ricordare il Glastonbury Fayre del 23 giugno 1971, il festival al Friars Club di Aylesbury del successivo 25 settembre e il programma televisivo The Old Grey Whistle Test di BBC Two, registrato l'8 febbraio 1972 e trasmesso solo nell'estate 1982, nel quale Bowie cantò in playback con i futuri Spiders from Mars accompagnandosi al pianoforte.


Pubblicazioni


Il brano si trova in alcune raccolte di greatest hits e album live:


Cover



Cover di Peter Noone


Oh! You Pretty Things
ArtistaPeter Noone
Tipo albumSingolo
Pubblicazione30 aprile 1971
Durata3:04
GenerePop rock
EtichettaRak Records
ProduttoreMickie Most
ArrangiamentiJohnny Arthey
Registrazione1971
Formati7"
NoteLato B: Together Forever
Peter Noone - cronologia
Singolo precedente
Walnut Whirl
(1971)
Singolo successivo
Should I
(1972)

«Uno degli esempi più notevoli di un cantante rock che non raggiunge nessun tipo di empatia con lo stato d'animo e il contenuto di un testo.»

(Roy Carr e Charles Shaar Murray a proposito della cover di Peter Noone[10])

La cover realizzata da Peter Noone, alla quale David contribuì col pianoforte e la voce di accompagnamento, venne pubblicata il 30 aprile 1971 e raggiunse il 12º posto in classifica nel Regno Unito, diventando di fatto il brano di Bowie di maggior successo dopo Space Oddity nonché la sua prima canzone ad entrare nelle classifiche australiane.[11]

Noone si mise anche al sicuro da eventuali censure radiofoniche cambiando il verso «the Earth is a bitch» («la Terra è una puttana») in «the Earth is a beast» («la Terra è una bestia»), tanto che lo stesso Bowie commentò: «Non so se Peter si rende conto del vero significato della canzone. Riguarda il concetto di Homo Superior».[6]


Tracce

  1. Oh! You Pretty Things (Bowie) - 3:04
  2. Together Forever (Peter Noone) - 2:35

Altre cover



Note


  1. 2ª traccia dell'album Hunky Dory
  2. Official Singles Chart, su officialcharts.com, www.officialcharts.com. URL consultato il 13 settembre 2016.
  3. Oh, You Pretty Thing - by Michael Watts - Melody Maker (22 January 1972), su 5years.com, www.5years.com. URL consultato il 13 settembre 2016.
  4. Oh! You Pretty Things, su 5years.com, www.5years.com. URL consultato il 13 settembre 2016.
  5. Oh! You Pretty Things, su bowiesongs.wordpress.com, www.bowiesongs.wordpress.com. URL consultato il 13 settembre 2016.
  6. Pegg (2002), pp. 147-148.
  7. Perone (2007), p. 21.
  8. David Bowie. Fantastic voyage. Testi commentati, Francesco Donadio, Arcana Editore, EAN 9788862315159
  9. Chi ha suonato il piano in "Oh! You Pretty Things" di David Bowie?
  10. Carr e Shaar Murray (1981), p. 117.
  11. Peter Noone, su bowiedownunder.com, www.bowiedownunder.com. URL consultato il 13 settembre 2016.
  12. (EN) Music from Legion S1E06, su Tunefind. URL consultato il 26 ottobre 2017.

Bibliografia



Voci correlate



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] Oh! You Pretty Things

"Oh! You Pretty Things" is a song written by English singer-songwriter David Bowie, released on his 1971 album Hunky Dory. It was the first song he wrote for the album. Bowie recorded the song as a demo before giving it to singer Peter Noone, lead singer of Herman's Hermits, who decided to release it as his debut solo single. Featuring Bowie on piano, Noone's recording was produced by Mickie Most and featured structural and lyrical differences from Bowie's later version. Released by RAK Records in April 1971 under the title "Oh! You Pretty Thing", the single peaked at number 12 in the UK, becoming Bowie's biggest success as a songwriter since his own single "Space Oddity" two years earlier.

[es] Oh! You Pretty Things

"Oh! You Pretty Things" es una canción escrita por el músico británico David Bowie, publicada en el álbum de 1971, Hunky Dory. El estilo de piano simple ha sido comparada con "Martha My Dear" de the Beatles.[3] Temáticamente, la canción ha reflejado la influencia del ocultista Aleister Crowley,[4] el filósofo Friedrich Nietzsche,[5] y la novela de 1987 de Edward Bulwer-Lytton, Vril, the Power of the Coming Race.[6]
- [it] Oh! You Pretty Things

[ru] Oh! You Pretty Things

Oh! You Pretty Things — песня Дэвида Боуи, написанная им в 1971 году для альбома Hunky Dory.



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