Per una lira è una canzone scritta nel 1966 da Lucio Battisti e Mogol, interpretata originariamente da I Ribelli e poi dallo stesso Battisti.
Per una lira | |
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Artista | I Ribelli Lucio Battisti |
Autore/i | Lucio Battisti, Mogol |
Genere | Musica leggera Soul |
Edito da | Les Copains |
Pubblicazione originale | |
Incisione | Per una lira/Ehi...voi! |
Data | 1966 |
Etichetta | Clan Celentano |
Il testo, scritto da Mogol, ha come protagonista un ragazzo deluso nell'amore e nei suoi ideali, tanto da affermare di volerli vendere per una lira (cioè per una cifra irrisoria), come se non valessero nulla.[1] Al potenziale compratore, che dovrebbe quindi appropriarsene, il protagonista suggerisce che «basta ricordare / di non amare», come se la disillusione e il cinismo fosse l'unico modo di vivere sentimenti e ideali.[1]
Anche se oggi potrebbe sembrare ingenuo e minimale,[2] il testo era in realtà rivoluzionario per l'Italia dell'epoca, dove affermare che nulla valeva la pena era mal visto tanto dalle istituzioni musicali e politiche in auge, quanto dalla controcultura musicale e politica.[1] Il testo, quindi, non è una semplice canzone sull'amore perduto, ma esprime una vera e propria protesta generazionale.[1]
Il tema è simile a quello che sarà trattato dieci anni più tardi in Io ti venderei, anche se quest'ultima pone l'accento sulla sfera personale e non tanto sul mondo intero.[1]
Lucio Battisti originariamente compose la canzone nel 1965, con i testi di Roberto Matano, ed aveva per titolo Sei ancora mia o Sei stata mia.[3] Si può avere un'idea di questa prima versione grazie all'interpretazione offerta dallo stesso Matano nello speciale televisivo L'altro Battisti del 1999.[3]
Dopo l'incontro tra Battisti e Mogol, nel 1966 quest'ultimo riscrisse il testo della canzone, che prese il titolo di Per una lira.[3]
All'epoca, Battisti doveva ancora scoprirsi cantante, ed era appena agli inizi anche come autore; per tale ragione, la canzone rimase per diverso tempo all'interno di un repertorio che Battisti presentava ad altri gruppi e cantanti, in cerca di qualcuno che le interpretasse.
Grazie all'intercessione di Mogol, Per una lira fu presentata a Mariano Detto, arrangiatore di fiducia del Clan Celentano, che apprezzò molto la canzone e procurò a Battisti un appuntamento con Adriano Celentano.[4] Celentano apprezzò il brano, ma ritenne che non fosse adatto a lui, suggerendo invece di proporlo al suo gruppo di supporto, I Ribelli.[4]
Questi ultimi incontrarono Battisti su segnalazione della editrice musicale Christine Leroux; Battisti propose loro Per una lira insieme ad altri brani, e la canzone piacque subito al gruppo.[5]
Così i Ribelli incisero il brano, con arrangiamento curato da Natale Massara e Mariano Detto.[5] Fu pubblicato su 45 giri nel maggio del 1966, come lato A del singolo Per una lira/Ehi... voi!.[5] La canzone ebbe un discreto successo.
Quasi contemporaneamente a quella dei Ribelli, Battisti realizzò una propria versione del brano, che fu pubblicata come lato B nel 45 giri Dolce di giorno/Per una lira.
L'interpretazione di Battisti ebbe scarsissimo successo commerciale: del 45 giri vennero vendute appena 520 copie.
Ciononostante, il brano si fece conoscere tra i colleghi e gli addetti ai lavori come fortemente innovativo. Massimo Ranieri ha dichiarato:
«Assolutamente era un genio. Io la prima volta che ho ascoltato Battisti, mi ricordo che abitavo a Napoli a Sant'Anna di palazzo, avevo cambiato casa da poco, 1966, ho ascoltato Per una lira. E questa cosa che rompeva qualsiasi canone e qualsiasi metodo, in quel momento, di cantare la grande melodia italiana, la grande canzone italiana… Io rimasi stecchito, non sapevo se odiarlo o amarlo: l'ho amato. L'ho amato perché lui era quello che io avrei voluto essere! E come me, tanti come me!» |
(Massimo Ranieri, 2003[6]) |
Nel 1969 Battisti iniziava ormai ad affermarsi anche come cantante, e si stava preparando la pubblicazione di un primo album a 33 giri (l'eponimo Lucio Battisti), che facesse da summa delle canzoni da lui interpretate finora. Per l'occasione Battisti decise di includervi anche Per una lira, ma decise di inciderne una nuova versione anziché utilizzare quella del 1966.
La registrazione avvenne negli studi "Sax Records" di Milano.[7] Le sessioni ebbero luogo il 13 gennaio 1969 dalle 9:00 alle 14:30; il 17 gennaio 1969 dalle 15:00 alle 18:30; il 22 gennaio 1969 dalle 9:00 alle 13:00; il 23 gennaio 1969 dalle 9:00 alle 13:30 furono registrate le basi ritmiche; l'ultima settimana di gennaio del 1969 furono registrate sovraincisioni e voci.[7]
Inoltre, le sovraincisioni di archi e fiati furono registrate negli studi Ricordi di Milano nel febbraio del 1969.[7]
Nella versione del 1969, Battisti cambia completamente l'arrangiamento folk della versione precedente, e adotta uno stile vicino al R'n'B e al soul. Le chitarre vengono completamente eliminate e il principale strumento diventa l'organo hammond, che compare sin dall'introduzione,[2] e gli ottoni.
Battisti ha cantato dal vivo un accenno della canzone, accompagnandosi al pianoforte, nella puntata del 2 giugno 1970 del programma televisivo Speciale per voi, andato in onda sul secondo canale Rai.[8] Il video dell'esibizione è stato inserito nel VHS Le immagini più belle di un mito intramontabile pubblicato nel 1992[9] e nel DVD Il nostro canto libero pubblicato nel 2007.[10]
Nel 2009 Giuliano Palma & the Bluebeaters realizza una reinterpretazione di Per una lira, pubblicata come primo singolo estratto dall'album Combo, edito il 6 novembre 2009 per la Universal.
Nel corso del tempo, il brano è stato reinterpretato da molti altri artisti, tra cui:
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