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Revolution è un brano musicale dei Beatles, scritto da John Lennon, ma attribuito come da convenzione al duo compositivo Lennon-McCartney.

Revolution / Hey Jude
singolo discografico
Screenshot tratto dal filmato promozionale di Revolution
ArtistaThe Beatles
Pubblicazione28 agosto 1968
Durata3:21
Album di provenienzaHey Jude
Dischi1
Tracce2
GenereRock and roll
Hard rock
Noise rock
EtichettaApple Records
ProduttoreGeorge Martin
Formati7"
The Beatles - cronologia
Singolo precedente
(1968)
Singolo successivo
(1969)

Descrizione


La canzone è apparsa in due differenti versioni:

Nello stesso album è presente un altro celeberrimo brano composto da John Lennon, in collaborazione con Yoko Ono, ispirato alla musica colta e sperimentale di Karlheinz Stockhausen[1] dal titolo Revolution 9 che, a parte il titolo, non ha assolutamente nulla in comune con le altre due Revolution.


La versione nel singolo



Musica e arrangiamento

La versione in singolo si presenta effettivamente in una veste molto più graffiante e cattiva della sorella contenuta nel White Album e quindi molto più consona al titolo stesso della canzone, incominciando dal potente urlo introduttivo di Paul McCartney e proseguendo con un sottofondo costante di chitarra distorta di George Harrison, oltreché un piano elettrico suonato da Nicky Hopkins ed un tono vocale aggressivo da parte di John Lennon.

La prima versione della canzone viene ricordata come prototipo di "rock duro", preannunciante l'ondata heavy metal che strariperà negli anni successivi al 1968. La Seconda versione, pubblicata solo pochi mesi dopo nel White Album è caratterizzato da un arrangiamento di grande classe con influenze jazz-blues, aggiunta di fiati, un ritmo rallentato, sornione, quasi a spiazzare il pubblico in perfetto stile Beatles. Il pezzo è cantato da Lennon con una voce sommessa e tranquilla con aggiunta di coretti swing anni cinquanta che, proprio per le forti polemiche che il precedente singolo aveva causato ne enfatizzano e potenziano la sua ironica diversità.


Revolution - Testo e significato politico

Il testo del brano fu ispirato dagli importanti e decisivi fermenti giovanili, ma più in generale culturali, che ebbero il loro culmine in Europa e in America proprio nell'anno di pubblicazione dell'album (1968). John Lennon, ovvero il "Beatle intellettuale" più interessato ad esprimere anche attraverso le sue canzoni contenuti sociali e politici tali da poter rispettare il ruolo conferitogli di "faro" per le nuove generazioni[2], desiderava manifestare le sue opinioni e quelle dei Beatles sulla piega violenta che il movimento ispirato principalmente ad una ideologia marxista-maoista stava prendendo in quegli anni. Nella versione su 45 giri uscita il 30 agosto Lennon, senza distaccarsi dalle istanze massimaliste della frangia rivoluzionaria che per lo più appoggiava in quanto a tematiche, ne critica apertamente la deriva violenta, come si evince dal testo:

(EN)

«You say you want a revolution
Well, you know
we all want to change the world.
But when you talk about destruction,
Don't you know that you can count me out.»

(IT)

«Dici di volere una rivoluzione,
bene, tutti vogliamo cambiare il mondo.
Ma quando parli di distruzione,
sappi che non puoi contare su di me»

(Beatles)

Revolution 1 - Count me out, in!

Negli anni successivi e per tutti gli anni settanta sia Lennon che Yoko Ono diverranno icone e simbolo proprio di quella rivoluzione culturale, sebbene pacifica, ostentando in numerose occasioni pubbliche anche il pugno alzato simbolo dei valori culturali della sinistra mondiale indipendentemente da un singolo partito, luogo o politico di riferimento. Tuttavia il testo di Revolution e più in generale il contributo di Lennon all'Album bianco risentirono chiaramente della già massiccia e positiva influenza che l'incontro con l'artista e intellettuale Yoko Ono stava esercitando su John Lennon e questo causò un malinteso di fondo.

Nel 1968 Yoko Ono era dichiaratamente pacifista sebbene avant-garde e rivoluzionaria nell'animo, posizione che in linea di massima condivideva con Lennon, il quale era apparso con in mano il simbolico ramoscello di ulivo già sul retro della copertina di Rubber soul, nel 1965 quando i due non si conoscevano. La loro filosofia di vita nonché strategia di combattimento si ispirava chiaramente all'insegnamento del Mahatma Gandhi o di quanto aveva portato avanti proprio in quegli anni negli stati uniti d'America il reverendo Martin Luther King, da poco brutalmente assassinato, ovvero la teoria secondo cui rispondere alla violenza con la violenza non è la giusta strada per la vittoria finale. In questo senso sia Gandhi in India che il movimento per i diritti civili in America avevano dimostrato che era possibile raggiungere grandi risultati senza che le vittime si uniformassero ai comportamenti deviati di uno stato carnefice.

In seguito alla diffidenza che il testo di Revolution provocò in vari movimenti della controcultura giovanile, e a più o meno velate accuse secondo cui Lennon e più in generale i Beatles volessero clamorosamente prendere le distanze da quel cambiamento che proprio loro in qualche modo avevano cominciato o quantomeno fatto esplodere, attestandosi quindi su posizioni più conservatrici, Lennon si rese conto che il messaggio di quel testo era stato male interpretato e decise di porre rimedio a questa situazione. In seguito dichiarò espressamente in diverse interviste di essersi pentito non tanto del contenuto di quel testo ma della sua forma non abbastanza chiara nella sua semplicità, e che non avrebbe dovuto citare in maniera troppo superficiale i dimostranti con l'effigie di Mao. Solo pochi mesi dopo la pubblicazione del singolo, con l'uscita imminente dell'attesissimo doppio album, i tempi erano maturi per una precisazione, e la risposta che molti attendevano arrivò puntuale nella maniera più inattesa, simpatica e gioiosa, in perfetto stile pacifista.

La nuova ironica ma combattiva versione di Revolution, chiamata questa volta Revolution 1, tesa a smorzare le polemiche ma anche a rispondere alla chiamata, era ormai pronta.


Reincisione nel White Album


Revolution 1
ArtistaThe Beatles
Autore/iLennon-McCartney
GenereBlues rock
Soft rock
Edito daApple Records
Pubblicazione originale
IncisioneThe Beatles
Data11 novembre 1968
Negli USA l'album è uscito il 25 novembre 1968
Data seconda pubblicazione22 novembre 1968
Durata4:17
Noteè la versione soft del singolo Revolution

Testo e significato


Rispetto alla versione uscita tre mesi prima su singolo, oltre ai geniali stravolgimenti nell'arrangiamento, chiari segnali di voler abbassare i toni ma anche una simpatica ostentazione di calma e sicurezza di sé, John Lennon aggiunse la decisiva parola "in", sussurrata quasi sottovoce alla fine del verso "don't you know that you can count me out". Come a dire: se mi tirate la giacca (il testo faceva un chiaro riferimento anche a richieste di aiuti economici) posso starne fuori o essere in prima fila con voi ma non basta fare proclami e scatenare rabbia. Vediamo i programmi ("we'd all love to see the plans") quali sono le persone, le situazioni e le strategie scelte. Solo allora "you can count me out, in".


Formazione



Note


  1. Revolution 9 | The Beatles, su thebeatles.com. URL consultato il 1º marzo 2022.
  2. Roy Carr e Tony Tyler, I favolosi Beatles, ed. Euroclub, 1979; alla pag. 68; voce "All You Need Is Love"

Bibliografia



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Revolution (The-Beatles-Lied)

Revolution (auch: Revolution 1) ist ein Lied der britischen Band The Beatles aus dem Jahr 1968. Geschrieben wurde es von John Lennon, allerdings unter der Autorenangabe Lennon/McCartney veröffentlicht. Das Lied erschien zuerst als B-Seite der Single Hey Jude und wurde später in einer anderen Version auf dem Doppelalbum The Beatles (auch als das Weiße Album bekannt) veröffentlicht.

[en] Revolution (Beatles song)

"Revolution" is a song by the English rock band the Beatles, written by John Lennon and credited to the Lennon–McCartney partnership. Three versions of the song were recorded and released in 1968, all during sessions for the Beatles' self-titled double album, also known as "the White Album": a slow, bluesy arrangement (titled "Revolution 1") that would make the final cut for the LP; an abstract sound collage (titled "Revolution 9") that originated as the latter part of "Revolution 1" and appears on the same album; and the faster, hard rock version similar to "Revolution 1", released as the B-side of "Hey Jude". Although the single version was issued first, it was recorded several weeks after "Revolution 1", as a remake specifically intended for release as a single. In addition, a promotional video for the song was shot, using the musical backing track from the hard rock version, along with live-sung lyrics that more closely resemble the "Revolution 1" version.

[es] Revolution (canción)

«Revolution» es una canción de la banda británica de rock The Beatles, compuesta por John Lennon y publicada en dos diferentes versiones en 1968. La primera versión se grabó en las sesiones del álbum The Beatles, el 30 de mayo de 1968. Era una canción lenta de blues, armonizada y arreglada con instrumentos de viento-metal, esta canción no se consideró lo suficientemente comercial para ser publicada como sencillo. Liderada por Lennon, otra versión de la canción fue grabada en julio del mismo año, esta vez era más rápida, sonando como hard rock y con guitarras distorsionadas. "Revolution" se lanzó como el lado B de "Hey Jude" el 26 de agosto de 1968 en los Estados Unidos y el 30 de agosto en el Reino Unido, mientras que la versión lenta, llamada "Revolution 1", apareció tres meses después en el álbum The Beatles, popularmente conocido como el White Album —Álbum Blanco—.
- [it] Revolution (The Beatles)

[ru] Revolution (песня The Beatles)

«Revolution» (с англ. — «Революция») — песня английской рок-группы The Beatles, написанная Джоном Ленноном в 1968 году. Авторство песни приписано дуэту Леннон/Маккартни.



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