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Hey Jude è un brano musicale dei Beatles, scritto da Paul McCartney, ma accreditato alla coppia Lennon-McCartney[2], originariamente per l'album The Beatles, meglio conosciuto come White Album, ma in seguito pubblicato come singolo nel 1968, e infine pubblicato nella raccolta Hey Jude. È stato il primo disco singolo dei Beatles ufficialmente pubblicato per la Apple Records[3] di loro proprietà.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Hey Jude (disambigua).
Hey Jude / Revolution
singolo discografico
Screenshot tratto dal filmato promozionale di Hey Jude
ArtistaThe Beatles
Pubblicazione1968 (UK)
26 agosto 1968 (USA)
Durata7:11
GenereSoft rock
Pop rock
EtichettaApple Records
ProduttoreGeorge Martin
RegistrazioneAbbey Road Studios
Trident Studios - luglio/agosto 1968
Formati7"
Certificazioni
Dischi di platino Regno Unito[1]
(vendite: 600 000+)
The Beatles - cronologia
Singolo precedente
(1968)
Singolo successivo
(1969)

La rivista Rolling Stone la colloca all'ottavo posto nella classifica delle 500 migliori canzoni di tutti i tempi.[4]


Descrizione



Origine e storia


Intitolata originariamente Hey Jules e rinominata in seguito Hey Jude per motivi fonetici, fu scritta da McCartney per confortare Julian, il figlio di Lennon, nel momento del divorzio tra il padre e Cynthia Powell. Nonostante questa versione ufficiale dei fatti, alcuni giornalisti, come per esempio Judith Simons del Daily Express, ritennero che potesse riferirsi o al momento sentimentale difficile di McCartney dopo il fallimento della relazione con Jane Asher oppure fosse dedicata ai Beatles stessi, impegnati in un periodo artistico e storico molto particolare.[5][6]

Julian Lennon scoprì che Hey Jude era stata scritta per lui oltre vent'anni dopo la composizione della canzone. Parlando del suo rapporto con McCartney disse: «Paul e io stavamo molto insieme – più di quanto io stessi con papà. Eravamo molto amici e sembrano esserci più fotografie di me e Paul che giochiamo piuttosto che di me insieme a mio padre».[7] Nel 1996, Julian pagò 25 000 sterline per aggiudicarsi a un'asta lo spartito originale di Hey Jude.[8]


Composizione


Schizzo con la struttura di Hey Jude
Schizzo con la struttura di Hey Jude
Julian Lennon, fotografato presso il John Lennon Peace Monument nel 2010
Julian Lennon, fotografato presso il John Lennon Peace Monument nel 2010

Nel maggio 1968,[9] John Lennon e la moglie Cynthia si separarono a causa della relazione extraconiugale di John con Yōko Ono.[10] Il mese seguente, Paul McCartney decise di andare a trovare il figlioletto di Cynthia e John, Julian,[11] che aveva cinque anni all'epoca, a Kenwood, presso la residenza della coppia a Weybridge.[12] Cynthia era stata parte integrante dell'entourage dei Beatles fin dall'inizio;[13] e Paul sentiva che non era giusto escluderla dalla cerchia in maniera così ingiusta. Cynthia Lennon ricordò di aver vissuto con sorpresa l'inaspettata visita di McCartney: «Rimasi profondamente toccata dalla sua evidente preoccupazione per il nostro benessere... Mentre era in viaggio in macchina[14] compose Hey Jude. Non dimenticherò mai il gesto gentile di Paul nel venire a trovarci».[15]

«Partii con l'idea "Hey Jules", che era Julian, "don't make it bad, take a sad song and make it better". Hey, prova ad affrontare questa cosa terribile. Sapevo che non sarebbe stato facile per lui. Mi dispiace sempre per i bambini di genitori divorziati...[16]»

(Paul McCartney, 1997)

Il 30 giugno, dopo aver curato la produzione della versione del suo brano strumentale Thingumybob da parte della Black Dyke Mills Band, nello Yorkshire, McCartney si fermò presso un villaggio nella contea di Bedfordshire ed eseguì la canzone in un pub locale per "testarla" dal vivo di fronte a un pubblico.[17]

Quando presentò la nuova composizione a Lennon, McCartney gli disse che il verso: The movement you need is on your shoulder era solo provvisorio e che lo avrebbe cambiato per la versione definitiva, poiché aveva già usato la parola shoulder nella strofa precedente; ma Lennon insistette affinché lo mantenesse, dicendo che era «il verso migliore di tutta la canzone».[18]

Sebbene McCartney originariamente avesse composto Hey Jude per Julian, John Lennon pensava che l'avesse scritta per lui. Nel corso di un'intervista del 1980, Lennon dichiarò di "averla sempre considerata una canzone su di lui" e di percepirla, in qualche modo, come una sorta di benedizione della "parte buona" di McCartney verso la relazione Lennon-Ono, anche se così Paul sapeva che avrebbe perso il suo amico.[19]

«Se ci pensi ... Yoko era appena arrivata. Lui mi stava dicendo: "Hey, Jude – Hey, John". So di sembrare uno di quei nostri fan che vuole interpretare il significato nascosto dei nostri testi, ma è possibile sentirla come una canzone dedicata a me ... Inconsciamente, stava dicendo: Vai avanti per la tua strada, lasciami. Razionalmente, invece non voleva lasciarmi andare.[19]»

(John Lennon, 1980)

Registrazione


Buona parte di Hey Jude fu registrata negli studi di Abbey Road, mentre il lavoro di rifinitura si tenne negli studi Trident, all'epoca considerati i più attrezzati per eseguire registrazioni con un alto numero di tracce. La registrazione fu fruttuosa di aneddoti come ad esempio le volgarità scappate a John Lennon intorno al terzo minuto dell'esecuzione[20][21], il litigio fra Paul McCartney e George Harrison per divergenze sull'arrangiamento e sull'atteggiamento da tenere in studio[22], il rifiuto di un orchestrale a battere le mani ed a unirsi al coro[23] e il disaccordo fra Lennon, che chiedeva per la sua Revolution l'onore del lato A del singolo poiché affrontava tematiche di attualità stringente, e gli altri tre che la pensarono diversamente[24].

Alla registrazione prese parte anche il gruppo musicale Badfinger, sotto contratto con la Apple.[20]

Dopo 2 minuti e 59 secondi[25], fra i versi: «Remember, to let her under your skin / Oh, then you'll begin...», si può udire appena, in sottofondo e coperta dalla strumentazione, l'imprecazione di Paul: «Fucking hell!», lasciata nel missaggio definitivo per espressa volontà di Lennon[26].


Musica e arrangiamento


Hey Jude inizia con la voce solista di McCartney accompagnata dal pianoforte, suonato sempre da lui. Nella seconda strofa l'accompagnamento è arricchito con l'inserimento della chitarra, del basso elettrico e delle percussioni.

Una delle caratteristiche peculiari della canzone è il coro finale, lungo quattro minuti circa, "Naaa-naaa-naaa-na-na-na-naaaaa-na-na-na-naaaaa Hey Jude". Questa coda della canzone richiese la presenza di un'orchestra formata da dieci violini, tre viole, tre violoncelli, due flauti, due contrabbassi, un clarinetto basso, un fagotto, un controfagotto, due clarinetti, quattro tromboni, quattro trombe, due corni, una percussione.[27] La rivista TIME ha descritto la coda come "un fade out che falsifica simpaticamente la dissolvenza come un espediente per porre fine ai dischi pop".


Promozione


Un primo fallito tentativo di pubblicizzare il singolo ebbe luogo all'inizio dell'agosto 1968.[28] Con la Apple Boutique che aveva chiuso i battenti una settimana prima, McCartney e una sua "fiamma" di allora, Francie Schwartz, scrissero con della vernice sulle vetrate del negozio chiuso le parole Hey Jude/Revolution.[29] Tale trovata venne scambiata per un graffito antisemita (poiché Jude significa "Ebreo" in tedesco),[29] scandalizzando la comunità ebraica locale,[30][31] e provocando la rottura della vetrata da parte di un passante infuriato.[32] Discutendo dell'episodio nel libro The Beatles Anthology, McCartney spiegò che l'idea gli era venuta solo per sfruttare il grande via vai di gente che passava di lì ogni giorno, e come non fosse assolutamente intenzionale il presunto riferimento antisemita.[18]

Allora i Beatles assunsero il regista Michael Lindsay-Hogg per girare un filmato promozionale per Hey Jude, essendosi lui già occupato in precedenza del video per Paperback Writer nel 1966. Decisero di eseguire il brano dal vivo davanti a un pubblico selezionato. Nel video, si vedono prima i Beatles che iniziano a suonare la canzone, per poi essere raggiunti nel finale dagli spettatori per il coro finale. Hogg girò il filmato ai Twickenham Film Studios il 4 settembre 1968, con McCartney stesso che disegnò il set.

La versione finale fu un montaggio di varie take differenti ed incluse una "introduzione" da parte del presentatore David Frost.[33] Il filmato venne trasmesso in Gran Bretagna durante il Frost on Sunday dell'8 settembre 1968,[34] e negli Stati Uniti nel programma The Smothers Brothers Comedy Hour il 6 ottobre.[35]


Accoglienza e successo commerciale


Hey Jude venne pubblicata su singolo il 26 agosto 1968 negli Stati Uniti ed il 30 agosto nel Regno Unito,[36] insieme a Revolution come lato B, nel formato 7".[37] Fu uno dei quattro singoli pubblicati in simultanea per il lancio dell'etichetta Apple Records (gli altri furono Those Were the Days di Mary Hopkin, Sour Milk Sea di Jackie Lomax, e Thingumybob della Black Dyke Mills Band[30]). La pubblicazione venne presentata da Derek Taylor, che, magnificò Hey Jude/Revolution come "primo singolo della Apple records".[38]

Il singolo riscosse enorme successo e fu un'ottima pubblicità per la Apple Records,[39] facendo da contraltare al recente fallimento della Apple Boutique.[40] Hey Jude iniziò la sua permanenza di sedici settimane nella Official Singles Chart il 7 settembre 1968, raggiungendo la vetta una settimana dopo. Restò al numero 1 per due settimane prima di cedere il posto a Those Were the Days della Hopkin, brano prodotto da Paul McCartney.[41]

Il 30 novembre 1968, NME riportò che le vendite del singolo avevano raggiunto le oltre sei milioni di copie in tutto il mondo.[42][43] Hey Jude divenne il singolo di debutto dal maggior successo di sempre, vendendo circa otto milioni di copie e raggiungendo la vetta della classifica in undici nazioni differenti.[41]


Classifiche


Nonostante la durata eccezionale per un singolo (7 minuti e 11 secondi) rimase nelle classifiche britanniche e statunitensi per ben 16 settimane.[44]

Il disco vendette in sei mesi oltre cinque milioni di copie in tutto il mondo, e dopo quattro anni il numero complessivo salì a sette milioni e mezzo.[45] Fece ingresso nelle classifiche inglesi il 7 settembre 1968, e vi rimase per 16 settimane; l'11 settembre raggiunse la prima posizione che mantenne per due settimane, prima di essere spodestato dal singolo di Mary Hopkin Those Were the Days, disco prodotto da Paul McCartney per l'etichetta Apple.[44] Negli Stati Uniti ebbe ancor maggiore successo, approdando in classifica il 14 settembre e restando nella hit parade per 19 settimane, delle quali 9 consecutive – dal 28 settembre al 23 novembre – occupando il primo posto.[44]
In Canada arriva al primo posto per tre settimane, in Australia per 13 settimane ed in Olanda e Norvegia per sei settimane. Il brano arriva primo anche in Germania, Svizzera, Austria; Danimarca, Francia per tre settimane, Irlanda, Nuova Zelanda, Spagna, Svezia e Jugoslavia. Anche gli appassionati italiani accolsero con entusiasmo il brano che soggiornò per quindici settimane nelle Hit Parade raggiungendone la quarta posizione.[46]


Tracce


  1. Hey Jude – 7:11 (Lennon, McCartney)
  2. Revolution – 3:21 (Lennon, McCartney)

Formazione


The Beatles
Altri musicisti

Classifiche



Classifiche di tutti i tempi


Classifica (1958-2021) Posizione
Stati Uniti[47] 13

Note


  1. (EN) Hey Jude, su British Phonographic Industry. URL consultato il 5 maggio 2021.
  2. Intervista riportata in Mio marito John Lennon di Giuseppe Videtti, pubblicato su La Repubblica del 9 ottobre 2005, pag. 1
  3. (EN) Tony Bramwell, Magical Mystery Tours - My Life with the Beatles, St. Martin's Press, New York 2006, pag. 280.
  4. (EN) The Beatles, ‘Hey Jude’, su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 13 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2012).
  5. David Sheff, All We Are Saying: The Last Major Interview with John Lennon and Yoko Ono, New York, St. Martin's Press, 2000, pp. 186, ISBN 0-312-25464-4.
  6. Bill Harry, The Beatles Encyclopedia: Revised and Updated, London, Virgin Publishing, 2000, pp. 517, ISBN 0-7535-0481-2.
  7. Cross, 2005, pag. 367
  8. The Sunday Times, 29 settembre 1996.
  9. Riley, 2011, pag. 397
  10. Womack, 2014, pag. 389
  11. The Beatles, Hey Jude, Rolling Stone, 7 aprile 2011
  12. Sounes, 2010, pp. 208, 221
  13. Sounes, 2010, pag. 221
  14. Una Aston Martin DB5
  15. Cross, 2005, pag. 366
  16. Miles, 1997, pag. 465
  17. Miles, 2001, pag. 302
  18. The Beatles, 2000, pag. 297
  19. Sheff, 2000, pag. 186
  20. Chris Hunt, The Story Of Hey Jude, su Beatles Special, Mojo, 2003.
  21. Craig Cross, The Beatles, 2005, pp. 368.
  22. Barry Miles, Paul McCartney: Many Years From Now, 1997, pp. 466.
  23. Mark Lewisohn, The Beatles Recording Sessions, 1988, pp. 146.
  24. Jann S. Wenner, Lennon Remembers, Rolling Stone, 1970, London, Verso, 2000, ISBN 1-85984-600-9.
  25. Mark Lewisohn, Beatles - Otto anni ad Abbey Road, Arcana Editrice, Milano, 1990, pag. 314.
  26. (EN) Geoff Emerick, Here, There and Everywhere, Gotham Books, New York, 2007, pagg. 262-3
  27. Ian MacDonald, The Beatles. L'opera completa, Mondadori, Milano 1994, pag. 291.
  28. Miles, 2001, pag. 305–06
  29. Sounes, 2010, pag. 222
  30. Miles, 2001, pag. 306
  31. Womack, 2014, pp. 391–92
  32. The Apple Boutique, su lifeofthebeatles.blogspot.fr, In The Life Of... The Beatles, 2 giugno 2006. URL consultato il 31 luglio 2013.
  33. Cross, 2005, pag. 368
  34. Miles, 2001, pag. 309
  35. Schultheiss, 1980, pag. 222
  36. Castleman, Podrazik, 1976, pag. 67–68
  37. Lewisohn, 1988, pag. 200
  38. Doggett, 2011, pag. 49
  39. Doggett, 2011, pag. 52
  40. Riley, 2011, pag. 408
  41. Cross, 2005, pag. 481
  42. Schultheiss, 1980, pag. 226
  43. Miles, 2001, pag. 321
  44. (EN) UK sigle release: Hey Jude, su beatlesbible.com, beatlesbible.com. URL consultato il 13 febbraio 2013.
  45. Barry Miles, Paul McCartney - Many Years From Now, Rizzoli, Milano 1997, pag. 370.
  46. "I favolosi Beatles" di Mario Pezzolla, ed. VideoRai-Eri (alla voce "I Beatles in Hit-Parade" pag.14)
  47. (EN) Greatest of All Time Hot 100 Songs, su Billboard. URL consultato il 23 novembre 2021.

Bibliografia



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Collegamenti esterni


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[de] Hey Jude

Hey Jude ist ein von Paul McCartney verfasstes Lied der Band The Beatles, das am 26. August 1968 als Single veröffentlicht wurde. Der Song wurde, wie zu Beatles-Zeiten üblich, dem Komponistenduo Lennon/McCartney zugeschrieben, obwohl er fast ausschließlich von Paul McCartney komponiert wurde. Hey Jude gilt mit etwa 7,5 Millionen verkauften Exemplaren als erfolgreichste Single der Band.[2]

[en] Hey Jude

"Hey Jude" is a song by the English rock band the Beatles that was released as a non-album single in August 1968. It was written by Paul McCartney and credited to the Lennon–McCartney partnership. The single was the Beatles' first release on their Apple record label and one of the "First Four" singles by Apple's roster of artists, marking the label's public launch. "Hey Jude" was a number-one hit in many countries around the world and became the year's top-selling single in the UK, the US, Australia and Canada. Its nine-week run at number one on the Billboard Hot 100 tied the all-time record in 1968 for the longest run at the top of the US charts, a record it held for nine years. It has sold approximately eight million copies and is frequently included on music critics' lists of the greatest songs of all time.

[es] Hey Jude

«Hey Jude» es una canción de la banda británica de rock The Beatles, lanzada en agosto de 1968 como primer sencillo del sello discográfico de la formación, Apple Records. Acreditada a Lennon/McCartney, el tema es una balada que evolucionó a partir de «Hey Jules», canción que Paul McCartney escribió para consolar a Julian, el hijo de John Lennon, después del divorcio de sus padres. La canción arranca con una estructura de verso-puente basada en la interpretación vocal y el acompañamiento al piano de McCartney, a los cuales, según progresa la canción, se van añadiendo detalles complementarios que distinguen sus distintas secciones. Después de la cuarta estrofa, cambia a un final o coda que se desarrolla durante más de cuatro minutos, hasta terminar con un fade out.
- [it] Hey Jude

[ru] Hey Jude

«Hey Jude» (с англ. — «Эй, Джуд») — песня британской рок-группы The Beatles, написанная Полом Маккартни (авторство песни приписано дуэту Леннон/Маккартни). Записана 31 июля, 1 августа 1968 года. По результатам голосования песня признана самой любимой среди британцев из песен The Beatles[1]. Песню сочинил Пол Маккартни, чтобы утешить Джулиана, сына Джона Леннона, во время развода его родителей.



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