Vola colomba/Papaveri e papere è un singolo di Nilla Pizzi.
Disambiguazione – "Papaveri e papere"rimanda qui.Se stai cercando il varietà trasmesso da Rai 1 nel 1995, vedi Papaveri e papere (programma televisivo).
Vola colomba è un brano musicale composto da Bixio Cherubini e da Carlo Concina, vincitore del Festival di Sanremo 1952 nell'interpretazione di Nilla Pizzi.
Il brano fu un successo anche sull'onda della questione del ritorno di Trieste all'Italia[2], e contiene numerosi riferimenti al capoluogo della Venezia Giulia, quali "inginocchiato a San Giusto", "lasciavamo il cantiere" (essendo Trieste sede di cantieri navali) e "il mio vecio" per indicare il padre nel dialetto triestino.
Nel corso degli anni la Pizzi ha reinciso più volte la canzone in vari album e singoli, con nuovi arrangiamenti.
Nel corso della sua apparizione al Festival di Sanremo 2010 la cantante ha eseguito il ritornello di Vola colomba[3] dimostrando di avere ancora un'intonazione perfetta e di aver mantenuto la sua caratteristica voce bruna e ferma[4].
Papaveri e papere
Papaveri e papere è un brano musicale composto da Mario Panzeri, Nino Rastelli e Vittorio Mascheroni, classificatosi al secondo posto del Festival di Sanremo 1952 nell'interpretazione di Nilla Pizzi.
Si tratta di un motivo allegro che sotto l'apparente demenzialità nasconde una satira politica verso i potenti, i "papaveri alti alti", mentre le papere sono coloro che subiscono il potere. La canzone riscosse un successo grandissimo, viene tradotta in quaranta lingue (addirittura in cinese, con il titolo Pappa piccolino) e fruttò agli autori la cifra di quaranta milioni di lire in diritti d'autore[5]. Venne incisa anche da Bing Crosby, Eddie Constantine, Yves Montand e Beniamino Gigli.
Per quanto riguarda l'esecuzione del festival è da ricordare la voce di Mario Bosi, che imitava quella di Paperino. Secondo Gigi Vesigna, «Le parole vennero lette come riferite alla classe politica e in particolare ad Amintore Fanfani, piccolo di statura, ma potentissimo esponente della Democrazia cristiana[6]»; l'immagine dei papaveri svettanti su un campo di grano e simboleggianti il Partito Comunista Italiano attraversati da un grande paio di forbici nell'atto di tagliarli venne usata dai Comitati Civici della Democrazia Cristiana per i manifesti elettorali di quell'anno[7].
Nel 1973 I Cugini di Campagna incidono la versione del brano per la compilation Piccola storia della Canzone Italiana (RAI Radiotelevisione Italiana, 0205-0206).
La canzone è stata reinterpretata anche da Cristina Paltrinieri nel secondo volume di Filastrocche canzoncine e ninne nanne perché questa versione era usata come sigla della trasmissione omonima andata in onda nel 1995 su Rai 1 con Pippo Baudo e Giancarlo Magalli.
Incisioni e interpretazioni
Nel 1953 Stuart Foster con l'orchestra di Xavier Cugat interpreta Vola colomba in inglese. Il brano è contenuto nell'album Dancetime with Cugat (RCA Victor, LPM-3170), pubblicato in Canada e Stati Uniti d'America.
Antonella Ruggiero interpreta Vola colomba, con l'accompagnamento di Renzo Ruggieri (fisarmonica), in occasione del concerto tenutosi il 17 dicembre 2017 in Piazza della Loggia a Brescia. Il brano è contenuto nell'album Quando facevo la cantante (2018) - CD1 "La canzone dialettale e popolare".
Papaveri e papere è riproposta insieme ad altre 6 canzoni dai Pinguini Tattici Nucleari nel brano cover Settanta volte, in onore della 70ª edizione del Festival di Sanremo.
Enzo Giannelli, Panzeri Mario, in Gino Castaldo (a cura di), Dizionario della canzone italiana, Armando Curcio, 1990, p.1279.
Gigi Vesigna, Sanremo è Sanremo, Sperling & Kupfer, 2000.
Luca Romano e Paolo Scabello, C'era una volta la DC: Breve storia del periodo degasperiano attraverso i manifesti elettorali della Democrazia cristiana, edizioni Savelli, 1975.
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